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Autore: Lonely Tales    04/07/2016    1 recensioni
Giorno per giorno illustrerò questo viaggio.
Chi incontrerò?
Cosa imparerò?
Non vedo l'ora di scoprirlo.
"Tu ne parles pas beaucoup toi. Il paraît que les gens tristes sont comme ça."
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Namjoon/ RapMonster, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Day 1: Nice to meet you.
 
La confusione dell’aereoporto mi investe completamente appena entro. E’ una sensazione confortante.
Guardo indietro per fare un ultimo cenno a mia madre prima di unirmi al mio gruppo. Lei alza la mano per salutarmi e io faccio lo stesso.
“Okay ragazzi, tutti intorno a me forza.” Dice una voce non molto lontano.
“Io sono Charles e sarò il vostro tutore durante il vostro soggiorno di un mese nella capitale parigina.”
Prendo un bel respiro. E’ il mio primo viaggio completamente da sola ed in più non conosco nessuno.
Ci sono tantissimi ragazzi della mia età, forse dovrei farmi avanti ed iniziare a parlare con qualcuno. Intanto Charles continua il suo discorso sulle regole del campus.
Una volta finito tutto ciò, ci inoltriamo verso il check-in che sembra non finire mai. E’ davvero presto quindi continuo a sbadigliare. Sento una risatina.
Mi giro e vedo una ragazza bassina con i capelli a caschetto.
“Scusa, non volevo ridere.” Mi dice.
“Tranquilla. Far ridere è una cosa buona.”
“Ehi, ma quanti anni hai? Solo mio nonno parla così.”
E quindi faccio la mia prima conoscenza.
“Io sono Sooji, e tu?”
“Io mi chiamo Stacy.” Rispondo.
 
“ Va bene ragazzi, adesso aspettiamo qui finchè non chiamano il nostro volo.”
Ci sediamo tutti sulle sedie e guardiamo l’orologio. Non vediamo l’ora di salire su quell’aereo. Sono tutti molto esuberanti e anche simpatici.
Ad un tratto sento qualcosa toccarmi leggermente la spalla. E’ Sooji.
“Stacy, devo andare un attimo in bagno. Mi tieni la valigia per favore?” dice quasi pregando.
“Certo che te la tengo. Perché non dovrei scusa?” rispondo ridendo.
Quando si dirige verso il bagno avvicino le nostre valige e mi metto a sedere.
Allora prendo la mia borsa e tiro fuori l’agenda e la penna.
Scrivo cosa sto facendo. La gente con cui mi trovo. Le sensazioni che provo.
Ad un certo punto una ragazza di nome Katie mi chiede il numero di telefono perché sta creando la group chat per questo viaggio. Scrivo anche questo.
Quasi non mi accordo che il tempo passa. Però vengo interrotta.
“Scrivi tanto, eh?” dice una voce maschile dal posto dietro di me. Mi limito a sorridere debolmente. Non mi piace essere interrotta quando sto svolgendo qualcosa di importante.
“Cosa è? Una specie un diario di viaggio?” ride la voce nel disperato intento di iniziare una conversazione con me. Decido di assecondarlo, fare nuove conoscenze non è poi tanto male… credo.
“Una specie, sì. Però è più una agenda in verità.” Dico mentre mi giro.
Questo ragazzo ha capelli neri ed indossa una maglietta rossa.
“E cosa scrivi?” a quella domando chiudo la mia agenda con un gesto veloce.
“Di certo non lo dico a te.” Dico scherzando. Anche lui comincia a ridere. Poi allunga la mano verso di me.
“Piacere, Hoseok.” Gli stringo la mano senza esitazione.
“Io sono Stacy.”
“Oh! Come la canzone?” risponde lui davvero vivacemente, così tanto che mi prende alla sprovvista.
“C-cosa?”
“Dai quella lì… I know I might be wrong but, I’m in love with Stacy’s mom!”
Inizio a ridere per le facce strane che fa quando canta.
“Sì, sì la conosco.”
 
Dopo qualche chiacchera sentiamo qualcuno che chiama il suo nome.
“Oh sono i miei amici.” Dice lui voltandosi. Vedo un gruppo di sei ragazzi non molto lontano da noi. A primo impatto, sembrano persone di cui non mi fiderei.
Credo anche che mi stiano squadrando da cima a fondo. Abbasso lo sguardo imbarazzata.
“E’ meglio se vai allora..” dico ancora con la testa bassa e le guance rosse.
“Vieni con me!” esclama Hoseok “Così conosci i miei amici!”
Io mi paralizzo. Quei ragazzi più li guardo e più non mi piacciono e comincio ad avere paura. Basta solo guardarli! Uno di loro porta dei pantaloni esageratamente strappati.
“N-non posso! Sto aspettando la mia amica..” confesso pensando di essermela scampata.
“Ah, se è così allora…” un sospiro minaccia di lasciare le mie labbra ma mi trattengo quando vedo Hoseok fare cenno ai suoi amici di avvicinarsi a noi.
Quasi mi congelo. Perché, perché.
La mia nuova conoscenza è così esuberante e socievole. Forse la sua influenza non potrà farmi che bene.
 
I ragazzi ci hanno raggiunto e io non mi azzardo a soffermarmi su uno in particolare.
Tutti e sette notano il mio disagio e l’atmosfera diventa abbastanza pesante.
“Allora Hoseok, non ci presenti la tua nuova amica?” esclama uno di loro con un tono estremamente dolce. Così tanto che mi sorprendo. Il ragazzo che ha parlato ha i capelli biondi ed un sorriso gentile.
Evito che il ragazzo che mi è accanto rispondi per me. Non voglio sembrare una deficiente che non sa parlare per se al primo incontro con qualcuno.
“Piacere, io sono Stacy.” Dico sfoderando un sorriso che spero sia convincente.
“Io sono Jin!” mi risponde il ragazzo di prima. Ecco, per ora siete voi due i più simpatici.
Dopo di lui c’è un ragazzo con i capelli grigi ed un cappellino bianco che sembra molto assonnato a dir la verità.
“Yoongi, ciao.” Dice solamente. E così inizia una catena.
“Jimin!” dice alzando la mano e facendo un sorriso grande come il sole, il ragazzo dai pantaloni strappati.
“Io sono Jungkook, piacere di conoscerti.” Lui invece indossa una maglietta bianca semplice.
“Taehyung.” Dice il ragazzo appoggiandosi alla spalla di Jungkook ed utilizzando un tono che mi fa scappare una risata.
Ed infine si presenta l’ultimo.
“Namjoon, molto piacere.” Lui è il più alto ed indossa degli occhiali molto grandi.
 
Una volta finite le presentazioni mi accorgo di essere completamente circondata da sei ragazzi quindi decido di alzarmi per sentirmi meno in soggezione.
Okay, non sembrano tutti completamente antipatici penso tra me.
Iniziamo a discutere sul perché abbiano scelto la Francia come meta per le vacanze studio.
“Volevo imparare una nuova lingua. L’unica cosa che so dire per adesso è ‘Merci beoucoup’” mi risponde Jungkook ridendo.
“ E voi invece?” chiedo agli altri.
“Credo che tutti noi abbiamo deciso di partire semplicemente per stare tutti insieme. Ma anche per aiutare Junkook perché da solo non sopravvivrebbe un giorno.” Mi risponde Yoongi guardando l’altro con un’aria di sfida.
“Hyung! E basta!” tutti ridono.
“Ammetilo Kookie, non sai cucinare nemmeno i cibi già pronti!” dice Jimin.
“Dettagli!”
Va bene, sono simpatici.
La nostra conversazione continua fino all’arrivo di Sooji, che si presenta agli altri ragazzi.
 
“Okay, ragazzi. E’ ora di imbarcarsi, forza.” Esclama Charles.
Raccogliamo tutti le nostra valige e ci dirigiamo dove  controlleranno il nostro biglietto e poi ci faranno salire sull’autobus per l’aereo.
Spero di essere capitata vicino a Sooji. Appena Charles ci da il biglietto mi giro subito verso la mia amica per controllare.
“Io sono A12, e tu?”
“C18…” ci guardiamo entrambe sconsolate. E se mi capitasse vicino una ragazza antipatica? O peggio ancora.. qualcuno che russa? Non ci voglio pensare.
Poi mi ricordo dei ragazzi che abbiamo appena incontrato.
Forse sono capitata vicino a uno di loro. Mi giro per guardarli.
Credo proprio che Yoongi stia dormendo in piedi e gli altri continuano a punzecchiarlo. Rido guardando tutto ciò.
Hoseok lo nota e mi sorride.
 
Ci stiamo imbarcando, non mi sembra vero. Le hostess mi salutano e mi invitano a sedermi una volta salita. Appena trovo il mio posto metto la valigia nello scompartimento sopra di me e mi siedo.
L’aereo è abbastanza grande.
Vedo tutti quanti prendere posto uno ad uno, anche Sooji e la guardo in modo triste.
Sono davvero curiosa di sapere chi si siederà anche a me. Passa il tempo, ma nessuno si siede accanto a me. Forse è avanzato un posto.
La mia mente comincia a vagare, magari qualcuno lo ha fatto apposta.
Rido tra me e me. Non può essere.
Nell’attesa comincio a tirare fuori le cuffiette e prepararmi al lungo viaggio.
All’improvviso sento qualcuno sedersi accanto a me.
“Cosa ascolti?”
Mi giro subito. E’ Namjoon.
“Stavo pensando che… per il viaggio un po’ di jazz sarebbe la cosa migliore.”
Lui rimane sorpreso dalla mia risposta precisa.
“Lo credo anche io.” Dice sorridendo.
   
 
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