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Autore: SeryChan    19/04/2009    0 recensioni
Fortificati dalle spighe d'oro di campi persi in un mondo fantastico.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shining creature




Per te Amore Mio.
Perché un giorno prenderemo per  “la seconda stella a destra”.
Ringraziandoti di tutti i meravigliosi momenti che mi doni e che mi donerai.
Sei la mia creatura splendente.
Perché, tu emani più luce di qualunque stella.
Perché un giorno lo urlerò al vento che ti amo da morire.








Forse abbiamo guardato troppo in là.

Ricerco ancora quegli occhi, quelli segnati da una vita che non sarebbe dovuta essere la mia.
E mi sono ostinata a guardare e limitarmi alla loro conoscenza, sapendo che io, so di più di quando vorrei.
Ho tentano inconsciamente di togliermi questa sapienza.
Ma no, non la voglio abbandonare realmente. A volte vorrei metterla da parte per non capire.
Ma la mia è forza è capire ciò che gli altri, coetanei, non capiscono.

Così ti rialzi. ti guardi intorno.

Versi lacrime tue. Non quelle false, quello lacrime che non hanno un vero senso.
Questa sera, per la seconda volta mi sono resa conto di piangere lacrime consistenti, che pesano.
Lacrime che non sentivo da tempo.
Lacrime per qualcosa che vuoi non succeda.
Le guance rosse di pianto, i singhiozzi che rimbombano nella stanza, e tu che tenti di sorridere, di guardare e cambiare le cose. Ma non puoi.
Sei forte.
Se solo tu vuoi puoi essere forte.
Lo devi essere. Per te, per il bene di chi ti sta accanto.
Così mi riprendo tutta la mia forza,
quella di cui mi ero spogliata sapendo che c'era qualcuno più forte di me a sostenermi.
Mi riprendo il mio sguardo da potente, lo sguardo divertito della gente e lo rimonto sulla mia pelle.
Pezzo per pezzo arriverò alla fine.

E se quel pozzo di cui mi hai parlato è ancora tanto alto per te, per me non lo è.
Io mi riprendo, lo faccio per te, per lui, e per chiunque ne abbia bisogno.
Credo d'essere a buon punto.
Vedo, e forse posso impugnare la tua corda.
Arrivato in cima, ti osserverò incuriosito.
Ti butterò le braccia al collo.
Ti bacerò.
Piano, dolcemente.
Sotto una pioggia felice e nuvole sorridenti.
Ci stringeremo in un abbraccio,
Fortificati dalle spighe d'oro di campi persi in un mondo fantastico.
Una stretta mortale che ci porterà via.
Ci ritroveremo sulla cima di una montagna in bilico, mano nella mano,
a piedi nudi nella neve ghiacciata.
Le nuvole intorno,
la nebbiolina che non permette la vista e l'apparente paradiso.
Un leggero languido soffio di vento per sbilanciarci e rendersi conto delle nuove, nere ali.  
Usciamo da quella coltre di nebbia, volando senza metà. Ove ci guida l'istinto.
Si perde il conto delle ore, o forse dei giorni o dei mesi.
Le ali scompaiono in volo lasciandoci cadere in mare, vicino alla sabbia brillante.
I nostri visi puliti, i vestiti asciutti.





E solo noi.







Dispersi su un isola deserta.

Immacolata.
Perfetta.




Colma di tranquillità.









L’isola…


…Che non c’è.
 







Ore, giorni, mesi, anni di felicità, tra un litigio e una malinconica carezza.


Quanto tu, ci devi dare per averci negato l'amore.









-    Kira  -

















Dedicata a Nonna Yaya e Nonna Caciottosa.
  
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