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Autore: Caroline94    07/07/2016    1 recensioni
“Natsu!” esplose rialzandosi di scatto. Il ragazzo era steso a pancia in su sul suo letto e la osservava rivolta sottosopra, pensieroso “Che cavolo ci fai nel mio letto?!” strillò “Anzi, cosa ci fai in casa mia!” si corresse, irata.
“Non sei venuta alla gilda negli ultimi due giorni” rispose lui con nonchalance girandosi, poggiando le braccia sotto il suo petto “Siamo venuti a vedere come stavi”
“Aye!” esclamò Happy apparso accanto al ragazzo.
“Potevate bussare invece di infilarvi nel mio letto… sono anche in mutande!” sbraitò avvolgendosi completamente nella coperta rendendosi conto solo allora di avere solo una canottiera e l’intimo… anche se più di una volta, per un motivo o per un altro, Natsu l’aveva vista completamente nuda. Non facendo una grinza, ovviamente. La rabbia scemò in un lampo dal corpo della ragazza che s’inginocchiò sul pavimento ad occhi semichiusi, era troppo stanca per picchiarlo.
“Che hai?” chiese Happy volando sulla sua testa.
“La febbre” rispose lei “Sono stanchissima” spiegò con un sospiro.
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Primo esperimento con Fairy Tail, spero vi piaccia ^^
Giusto per chiarire, non è una NaLu... forse.
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Enjoy❤
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Erza Scarlet, Lucy Heartphilia, Mirajane, Natsu, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lucy tossì per poi rigirarsi tra le coperte: la gola le prudeva, le faceva male la testa e aveva il naso tappato. I brividi di freddo si alternavano ad un caldo insopportabile, tuttavia rimase sotto il piumone: scoprirsi avrebbe solo peggiorato la situazione.

Aveva una semplice influenza, ecco tutto, riposare era l’unica cosa che doveva fare. Chiuse gli occhi e si raggomitolò su sé stessa pronta ad assopirsi quando sentì un respiro vicino al suo viso. Aprì un occhio e si ritrovò a fissare due grandi iridi castane che la guardavano concentrate, le narici dilatate e le labbra crucciate. Fu un solo attimo: la ragazza urlò e si gettò dal letto finendo in un groviglio di lenzuola sul pavimento.

“Natsu!” esplose rialzandosi di scatto. Il ragazzo era steso a pancia in su sul suo letto e la osservava rivolta sottosopra, pensieroso “Che cavolo ci fai nel mio letto?!” strillò “Anzi, cosa ci fai in casa mia!” si corresse, irata.

“Non sei venuta alla gilda negli ultimi due giorni” rispose lui con nonchalance girandosi, poggiando le braccia sotto il suo petto “Siamo venuti a vedere come stavi”

“Aye!” esclamò Happy apparso accanto al ragazzo.

“Potevate bussare invece di infilarvi nel mio letto… sono anche in mutande!” sbraitò avvolgendosi completamente nella coperta rendendosi conto solo allora di avere solo una canottiera e l’intimo… anche se più di una volta, per un motivo o per un altro, Natsu l’aveva vista completamente nuda. Non facendo una grinza, ovviamente. La rabbia scemò in un lampo dal corpo della ragazza che s’inginocchiò sul pavimento ad occhi semichiusi, era troppo stanca per picchiarlo.

“Che hai?” chiese Happy volando sulla sua testa.

“La febbre” rispose lei “Sono stanchissima” spiegò con un sospiro.

“Qualcuno ha detto febbre?!” Mirajane spalancò la finestra e vi si affacciò, seria in volto, restando in ginocchio sul cornicione con alle spalle Cana e Lisanna, che ancora non capiva come aveva fatto a farsi trascinare lì sopra.

“E voi che ci fate qui?!” quasi urlò la ragazza, spaventata dall’improvvisa apparizione.

“Natsu non veniva ad aprirci, pensavamo fosse successo qualcosa” spiegò Lisanna.

“Non abbiamo interrotto nulla, vero?” domandò Cana maliziosa.

“Non fatevi venire strane idee!” sbottò la bionda. Mira saltò dentro atterrando elegantemente sul pavimento della camera.

“E così hai la febbre…” la ragazza si portò una mano sotto il mento, con sguardo pensieroso “Qui ci vuole un intervento drastico” aggiunse sorridendo “Date il benvenuto al Meraviglioso Corpo Medico di Fairy Tail!” annunciò. Dei vestiti volarono per aria e in un attimo apparvero Mira, Cana, Lisanna, Erza, Juvia e Wendy vestite da infermiere.

“E voi da dove siete saltate fuori?!” domandò la ragazza.

“Nessuno apriva, così ho sfondato la porta. Nessuno problema, vero?” domandò Gray sulla soglia completamente congelata accompagnato da Levy, Gajeel e Makarov.

Cana sorrise: “Tranquilla, Lucy, con il nostro aiuto ti rimetterai in un lampo!” esclamò alzando il pugno, decisa.

“Juvia si sente a disagio con questo completo” mormorò la ragazza “Juvia rivuole il suo cappotto”

“Suvvia, ti sta benissimo!” esclamò Erza aggiustandosi il cappellino rosa, perfettamente coordinato con i suoi capelli rossi.

“Perché mi sono dovuta vestire anche io così?” chiese Wendy “È imbarazzante”

“Perché non ti sei vestita anche tu, Levy?” Cana sgridò la ragazza che sobbalzò sentendosi interpellata.

“Oh, no, preferisco evitare…!” ma non finì la frase che Erza, Mira e Cana le furono addosso. La prima le stava letteralmente togliendo di dosso i vestiti ignorando le deboli proteste della giovane sotto lo sguardo allibito e perplesso di Gray, Makarov e Gajeel.

“La stanno torturando” commentò Gray prima di veder volare fuori dal groviglio un paio di mutandine bianche, lo strillo di Levy che supplicava Erza di fargli tenere almeno quelle sovrastò il mugolio dei tre, imbarazzati e sempre più scioccati. Con mano agile Erza le recuperò prima che toccassero terra e si rigettò di nuovo nella mischia: pochi secondi dopo una Levy infilata nel minuscolo abitino rosa fece la sua apparizione, stanca e imbarazzata per la tortura fisica-psicologica appena infertale dalle compagne.

“Siete completamente pazze…” mormorò inginocchiata a terra, un velo di depressione che la sovrastava.

“Bene, ora che il Meraviglioso Corpo Medico di Fairy Tail è al completo possiamo iniziare!” esclamò Erza, un’aura di fiammante decisione che l’avvolgeva.

“Posso avere paura, ora?” piagnucolò la povera Lucy che già vedeva sfumate tutte le sue speranze di riposare.

“Per prima cosa devi metterti a letto” esclamò Mira afferrando Lucy per un braccio a mettendola a forza sul letto, dopo aver scacciato in malo modo Natsu che sembrava essercisi messo di casa su quel materasso. La ragazza si affrettò a coprirsi imbarazzata, così da non mostrare il proprio intimo ai ragazzi presenti “Adesso vediamo quant’è questa febbre” disse tirando fuori un termometro dal cappellino che le ficcò in bocca senza darle il tempo di protestare.

“Uhm… le servirà qualcosa di caldo da mangiare o bere” rifletté Cana.

“Juvia va a preparare una minestra” si offrì l’azzurra “Juvia è brava in cucina”

“E io preparerò una tazza di tè” aggiunse Lisanna per poi sparire in cucina insieme alla ragazza.

“Ma non ce n’è bisogno…” provò a dire Lucy prima che Mira le togliesse il termometro di bocca, zittendola.

“Stai calma e lascia fare a noi” disse controllando la temperatura “39’5” annunciò “La situazione è più grave di quello che pensassi: servirà anche un’aspirina” esclamò.

“Aspirina?” Levy sembrò riprendersi e s’infilò una mano nel collo della divisa, i ragazzi la guardarono stralunati quando ne tirò fuori tre pacchi di medicinali “Queste bastano?” domandò innocentemente alle amiche.

“Perfetto!” esclamò Cana “Le prenderai dopo aver mangiato” illustrò a Lucy che oramai aveva rinunciato a controbattere, tanto sarebbero state semplici parole al vento, mentre alle loro spalle Levy mostrava ai ragazzi la tasca cucita all’interno del vestito nel quale ci stava comodamente un intero armadietto di medicinali: ma chi le aveva confezionate quelle divise?!

In quell’istante Juvia e Lisanna rientrarono in camera trasportando entrambe un vassoio: chi con la minestra chi col tè e i biscotti.

“Juvia ha preparato la minestra alle patate” esclamò mostrando il vassoio “Grey-sama, la vuoi assaggiare?” domandò amorevolmente direzionando un cucchiaio (tirato fuori da non si sa dove) verso di lui.

“Non è per me che devi farla, ma per Lucy!” le ricordò lui.

“Oh, è vero” Juvia si sedette sul bordo del letto poggiando il vassoio sulle gambe della ragazza, il cucchiaio colmo di minestra in mano “Lucy-san, apri la bocca” ordinò con quello sguardo impassibile che non si toglieva mai dal viso (tranne quando c’era di mezzo Grey, ovvio).

“Guarda che so mangiare da sola” tentò di protestare la ragazza “E poi non ho mai sentito di una zuppa alle patate” aggiunse leggermente scettica verso il cucchiaio, anche il profumo che ne deriva non era dei migliori a dirla tutta. Ma Juvia la ignorò deliberatamente e le ficcò il cucchiaio in bocca senza aspettare. Lucy si portò una mano a tappare le labbra e deglutì a forza, viola in viso… poi si bloccò, il suo viso assunse una leggera tonalità rossa mentre il sapore della minestra le invadeva la bocca: era… era…

“…deliziosa. È deliziosa!” esclamò quasi non credendoci lei stessa.

“Juvia ha preparato la zuppa solo per Lucy-san” informò la ragazza mentre un contrariato Grey esclamava “Ma se volevi rifilarla a me!” venendo però ignorato “Adesso Lucy-san è un’amica di Juvia e Juvia vuole che Lucy-san si senta meglio il prima possibile, ecco perché le ha preparato la minestra con le patate: la madre di Juvia gliela faceva sempre quando Juvia non stava bene, l’aiutava a rimettersi subito e…” gli occhi privi di espressione della ragazza si riempirono di lacrime, tutti i presenti la guardarono addolciti e Lucy sorrise pronta a dire qualche tenera parola di ringraziamento se non fosse stato per la frase successiva “…e poi Lucy-san non ha quasi niente in cucina, le patate erano l’unica cosa che Juvia ha trovato” disse mentre ogni lacrima era sparita così com’era arrivata.

“Capisco” sospirò lei dopo aver abbassato la testa con uno scatto, affranta. In effetti era troppo sperare in qualche segno di ‘umanità’ (che non fosse l’amore per Grey) da parte di Juvia.

“Adesso Lucy-san deve finire tutta la minestra o non potrà prendere le medicine” continuò lei prendendone un’altra cucchiaiata.

Lucy non oppose più alcuna resistenza, aveva rinunciato: si lasciò imboccare da Juvia, somministrare le medicine da Wendy, scaldare il letto da Natsu (col rischio di dare fuoco all’intero appartamento, ma erano futili dettagli), mettere del ghiaccio sulla fronte da Gray prima che Erza avesse la brillante idea di avvolgerlo in un panno, rimboccare le coperte da Lisanna e, infine, leggere una storia da Levy.

La ragazza aveva portato un libro insolitamente leggero con sé, cosa che attirò l’attenzione di tutti dato che la maga della scrittura era solita immergersi in volumi ben più grandi di lei, ma la storia che vi era all’interno era molto più interessante di quanto ci si aspettasse tant’è che tutti, persino quel pezzo di ferro di Gajeel, si sedettero intorno al letto per ascoltarla: il libro narrava di Draghi, Elfi, Cantastorie e Cavalieri, avventure vissute in un magnifico mondo sul cui sfondo vi erano alte montagne, meravigliose radure e splendidi cieli.

Fu così che Lucy si addormentò, con gli amici intorno a sé e quelle fantastiche immagini che le vorticavano nella mente…

Quando la ragazza aprì gli occhi la luna era alta nel cielo e filtrava la sua luce attraverso la finestra senza tende, si tirò a sedere facendo cadere il panno sopra le proprie ginocchia e si guardò intorno sorpresa di ciò che vide: Levy era seduta per terra, poggiata con la schiena contro il letto, le gambe rivolte verso l’interno e il libro chiuso poggiate su di esse, dormiva con gli occhiali rossi che le ricadevano sul naso e i capelli azzurri tirati in una coda sempre tenuti dalla fascetta arancione: era riuscita a liberarsi delle divisa e si era rimessa i vestiti che aveva quando era arrivata ovvero la lunga maglia arancione con i pantaloncini e le calze nere; accanto a lei, braccia incrociate e sguardo serio, si era assopito Gajeel che non sembrava essersi accorto della testa della ragazza poggiata sulla propria spalla e di Pantherlily accucciato tra le sue gambe anch’esse incrociate. La piccola Wendy, anch’essa priva di divisa e con un vestitino bianco, dormiva abbracciata a Charle, con la schiena poggiata contro il fianco del Dragon Slayers che, a vederlo incastrato fra le due ragazze, fece scappare un sorriso a Lucy. Vicino al comodino era appoggiato Gray, a petto nudo come sempre, del quale una Juvia in cappotto si era appropriata usandolo come cuscino. Poco più in là Makarov era steso tra Cana e Mira, di cui la prima, ubriaca, era solo in jeans e pezzo di sopra del bikini ancora abbracciata alla bottiglia di saké che mormorava “Vai, Saphira!” (probabilmente il personaggio del libro), mentre Mira se ne stava rannicchiata sulle gambe della sorella minore. Lisanna, dal canto suo, aveva ancora la mano sulla testa di Mira mentre la propria era appoggiata alla spalla di Erza la quale aveva il capo poggiato al suo.

Vederli tutti lì le scaldò il cuore facendola sentire stranamente felice, un’emozione che non venne scalfita neanche dalla vista di Natsu che russava steso di traverso sul suo letto, vicino ai suoi piedi, pancia in su e Happy accanto a lui che sussurrava “Pesci” con la bava alla bocca.

Rise scuotendo la testa e decise di lasciarli dormire lì, per una volta; si ridistese sotto le coperte raggomitolandosi su sé stessa, con un beato sorriso sul volto: per la prima volta da quando si era trasferita a Magnolia sentiva di poter davvero chiamare quell’appartamento casa.

Note dell’Autrice:

l’avrò scritta in un paio d’ore penso, anche di meno se non fosse che mi sono dovuta andare a lavare i capelli nel bel mezzo della stesura, però sono fiera di ciò che ne è uscito. Non chiedetemi perché né come ma ho avuto l’ispirazione. Alle ventidue. Di domenica sera. Lasciando a parte che la pubblico di giovedì xD

Beh, è la mia prima fic su Fairy Tail e spero di aver reso bene l’idea: mi sono divertita a scriverla.

Bando alle ciance, ora è meglio se vado ad asciugarmi i capelli o la febbre a 39 l’avrò io e dubito che il Meraviglioso Corpo Medico di Fairy Tail verrà in mio soccorso xD

Baci,

Caroline94

   
 
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