Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Jiyu_no_yume    07/07/2016    4 recensioni
Un sogno tanto ambito, uno sbaglio tanto sofferto.
Questo è quello che lega Natsu e Lucy il cui cuore è perso ormai da tempo.
Riusciranno i due a sanarsi le ferite? O scelte difficili porteranno ad un'inevitabile divisione?
Buonasera a tutti, eccomi tornata con una nuova nalu week anche quest'anno e sorpresa delle soprese... sarà una long! Sì, sono masochista e mi diverto a ricevere minacce :D ho molte storie in corso ma la cosa positiva c'è in fondo no? Le idee non mancano mai! In effetti non so come la cosa possa rassicurarvi... ma sorvoliamo u.u
Spero che la storia possa entusiasmarvi^^
Se vi va, date un'occhiata;)
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~Nalu week 2016~
Day 7: The End (Fine)
 
Capitolo 6…
 
Cosa?
Un lungo brivido di terrore le si propagò per le spalle paralizzandola sul posto impossibilitandole di muover un singolo muscolo tanto si sentiva spaventata, completamente in balia della paura.
- N.. Non c-capisco cosa intendi- incespicò deglutendo a fatica, il cuore le rimbombava nel petto ad una velocità così assurda che pensò stesse per perforarla pur di darsela a gambe.
- Sai benissimo di cosa parlo, tu e la tua amichetta non ve la caverete così facilmente- ribatté sprezzante guardandosi attorno attentamente come se avesse paura di veder qualcuno pronto ad attaccarlo alle spalle
- Cosa le avete fatto?- balbettò,  una preoccupazione crescente che le attanagliava lo stomaco
- Tu adesso mi segui senza fiatare- ordinò il biondo indurendo lo sguardo
- E se non volessi?- mormorò Lucy mettendosi sulla difensiva
- Sei seria?- le domandò stupito, quale agente al mondo si rifiuterebbe di farlo quando un collega si trovava nei guai? Non erano loro a starli cercando poi? Ridicolo.
- Uhm no, decisamente non è stata la mia risposta migliore- rifletté Lucy sorridendo nervosamente
- Fammi strada- borbottò poi raggirando il bancone per poterlo raggiungere. L’uomo dopo un attimo di smarrimento l’osservò per bene accertandosi che non avesse armi con sé. Sotto quello sguardo inquisitorio Lucy si sentì in imbarazzo, sembrava la stesse esaminando come se fosse una bomba pronta a scoppiare al ché non riuscì a capire se fosse un bene o meno.
- Tsk.. andiamo- bofonchiò Sting afferrandole saldamente un polso; facendosi spazio tra la calca di gente la guidò fino ad una piccola stanzetta.
- Se provi a far qualcosa di avventato ammazzo prima te e poi la tua amica- le sibilò in un orecchio facendola trasalire. Lucy si limitò ad annuire col capo, prendendo un profondo respiro si impose di mantener la calma, non era il momento adatto per agitarsi.
- Entra- le comandò spingendola in avanti una volta che la porta si fu aperta mostrandole una piccola stanzina vuota al cui centro vi erano un tavolinetto circondato da qualche sedia: su una di essa riconobbe la figura della rossa legata ed impossibilitata a muoversi.
- Erza!- strillò fiondandosi accanto a lei, il rumore improvviso di uno sparo la fece bloccare sul posto col fiato in gola
- Ti avevo detto di stare buona- la rimproverò il biondo, il braccio ancora teso che teneva la pistola in una mano, la presa ferma e decisa.
- Potevi colpirci!- strepitò di rimando, gli occhi sgranati dallo stupore, con quale coraggio un uomo sparava in quel modo? Senza porsi domande alcune
- Avrebbe dovuto- sbottò la voce di Erik alle sue spalle, le braccia conserte nel petto ed un’espressione di rimprovero, affianco a lui la figura di Sorano la guardava sorridente.
- Siediti- le ordinò e lei ubbidì affiancando l’agente.
- Stai bene?- le chiese sottovoce Erza, Lucy le sorrise cercando di rassicurarla
- Angel, la porta- esclamò il rosso facendole un cenno con un capo e lei eseguì chiudendola e frapponendosi ad essa come monito a non farle passare. Lucy l’osservò con sdegno a cui lei rispose con un’alzata di spalle come a dire “dovevi aspettartelo” ed anche se furiosa la bionda sapeva che aveva ragione, dannazione a lei.
- Chi siete?- s’informò guardigno Cobra sedendosi di fronte a loro all’altro capo del tavolo, Sting gli si mise dietro come a guardargli le spalle, in silenzio.
- Dove volete arrivare?- domandò furente Lucy, ma un gesto dell’amica la fece desistere e sospirando, rispose:
- Lucy Heartphilia, sono un avvocato e lei è Erza un’agente che ho “assunto” io, diciamo che avevamo un conto in sospeso e abbiamo deciso di saldarlo così- masticò tra i denti distogliendo lo sguardo dai loro ghigni divertiti
- Perché mai un avvocato dovrebbe chieder aiuto ad un carabiniere per mettersi sulle nostre tracce?- domandò cauto, sapeva che gli stessero mentendo, ma bisognava dar tempo al tempo e raccoglier tutto con le pinze, in un modo o nell’altro avrebbe saputo la verità.
- Se ci slegate, parleremo- stabilì Lucy con sguardo arcigno, non doveva finire in quel modo.
- Non sei nella posizione di dar ordini- ribatté Sting infastidito
- E perché? Rischio di esser uccisa? Fai pure, poi fammi vedere come ne vieni fuori- ghignò serafica facendolo sbiancare, il biondo digrignò i denti e lanciando un breve sguardo al compagno, che rispose con un cenno d’assenso, si apprestò a slegarle
- Sono qui per conto di Natsu Dragneel- chiarì, riprendendo a parlare come accordato. Compiaciuta li vide trattener il fiato per un momento
- Non è più qui- l’avvisò Erik stringendo le mani a pugno fino a far sbiancare le nocche
- Lo so, sono il suo avvocato, vi ho cercati a lungo per questi mesi e finalmente vi ho trovati- rivelò giocherellando con una ciocca bionda che poi portò dietro le spalle
- Cosa vorresti da noi? Lui non è più nel giro e non avete le prove per incastrarci, abbiamo pagato i nostri anni, quelle non serviranno più-
- Non siamo qui per mandarvi in galera, vogliamo proporvi un accordo- intervenne Erza fissandoli in volto uno ad uno
- E c’era bisogno di tutta quella messinscena?- la riprese con fare annoiato Cobra facendola arrossire vistosamente
- Diciamo che l’accordo era il piano B..- ridacchiò Lucy grattandosi una guancia con la punta del dito, effettivamente imbarazzata
- Che tipo di accordo?- s’interessò Sting
- Sostengo che voi sappiate qualcosa sulla morte di Lisanna Dra.. Strauss- si corresse Lucy osservando sollevata quei cenni d’assenso, ce l’aveva fatta.. e non riusciva a crederci!
- Cosa sapete?- chiese immediatamente, ricevendo un diniego in risposta
- Cosa ci offrite?-
- Protezione. Ho abbastanza fonti ed informazioni per rimandarvi in galera ancora una volta, ma se ci aiutate chiuderemo un occhio- s’intromise Erza, seria. Lucy l’osservò grata, sapeva quanto le costasse e sapeva che era ingiusto, ma lo sarebbe stato mille volte di più condannare un innocente e la Scarlett era sempre stata brava a riconoscer le priorità.
- Uhm..- mugugnarono i due pensierosi, poi annuirono contemporaneamente e la gioia le esplose nel petto, finalmente.
- Molti del gruppo non erano contenti del tradimento di Dragneel, alcuni addirittura increduli. Era entrato da poco nella gang ma aveva conquistato pienamente la nostra fiducia, ci aspettavamo tradimenti persino dai fondatori del giro stesso ma non da lui- iniziò dopo aver preso un profondo respiro, probabilmente anche lui doveva averne subite le conseguenze
- Pochi conoscevano e comprendevano le sue motivazioni. Ma lui no, non riusciva ad accettarlo.- continuò bloccandosi per riprendere fiato. Cobra rimaneva in silenzio, il volto assente.
- Volevano vendetta, e l’hanno avuta- aggiunse con fare ovvio. Quando non lo vide emetter più suono, Lucy, si sentì la terra sprofondare sotto i piedi, a quello c’era arrivata anche lei e che diamine!
- Okay, questo l’avevamo già capito, ma chi è stato? Non posso scagionarlo se non mi date il suo nome!- urlò colma di frustrazione, la sua ora stava giungendo al termine e se Natsu fosse entrato e non l’avesse trovata.. aveva il terrore al sol pensiero, ci mancava che combinasse un qualche casino.
- Non cambierebbe nulla, è morto- sibilò digrignando i denti, sembrava una ferita aperta.
- Cambierebbe tutto, comunque vada! Avremmo delle testimonianze che lo confermino e lui non vorrebbe condannato ingiustamente!- ribatté Lucy alzandosi di scatto battendo una mano sul tavolo
- E secondo te verremo lì a testimoniare? Sei fuori di testa!- rispose a tono fronteggiandola
- Quell’uomo è morto e Natsu ha ancora tutta una vita davanti, una figlia da accudire.. non rimanete impuniti..- sussurrò scuotendo il capo odiandosi per non poter far di più. Erza le si fece vicino poggiandole una mano sul braccio spronandola a calmarsi, ad affrontar tutto con razionalità rassicurandola che tutto sarebbe andato bene.
Soffermandosi sui loro occhi vide un guizzo indeciso illuminargli le iridi.
- Rogue, Rogue Cheney, mio fratello..-
 
*^*
- Fatemi passare, dannazione!- sbraitò sfinito cercando di districarsi dalla presa ferma sulle sue spalle che gli vietavano di entrare
- Se entrassi le metteresti in pericolo, sanno ciò che fanno, sta fermo- lo riprese una voce stringendo così tanto la presa da fargli emettere un gemito di dolore
- Avete perso i contatti con loro, potrebbero già esserlo!- esclamò adirato guardandolo negli occhi fumante di rabbia
- Se non dovessimo riuscire a rimetterci in contatto, entreremo in azione. Ma lo faremo noi, tu devi stare fermo qui- ribadì l’agente con sguardo duro che lo fece desistere.
- Cosa state aspettando? Lucy è solo un avvocato, non sa come difendersi!- continuò agitato stringendo forte i pugni fino a conficcarsi le unghie nelle mani e solcarne delle piccole mezzelune
- C’è l’agente Scarlett con lei, non le accadrà nulla- cercò di rassicurarlo con scarsi risultati
- Voi non conoscete quei due!- urlò facendoglisi avanti fino ad un palmo dal naso approfittando di una distrazione dell’agente che lo teneva fermo
- Agente Scarlett!- urlò uno dei carabinieri vedendola arrivare, la rossa sorrise mesta ed il rosato si rilassò totalmente riconoscendo quella figura nascosta dietro l’agente, subito le si fece vicina
- Avevamo detto un’ora- la richiamò scorbutico ma si sciolse quando la bionda gli gettò le braccia al collo, tenendoselo stretto
- Ce l’ho fatta, ce l’ho fatta..- la sentì mormorare mentre calde lacrime salate gli bagnavano la maglietta. Ricambiò la stretta avvicinandola a sé, carezzandole il capo e nascondendo un sorriso dietro la sua chioma bionda su cui lasciò un tenero bacio.
- Ce l’ho fatta..- piagnucolava intanto Lucy, godendosi quel calore tanto rassicurante di cui mai si sarebbe stancata, di cui mai sarebbe riuscita a far a meno
- Grazie Lu.. grazie-
E per Lucy quelle parole valsero più di mille “ti amo”, allontanandosi quel tanto che bastava per mostrargli il suo volto, gli dedicò un ampio sorriso bagnato di lacrime.
In quel momento, Natsu, l’amò.
 
*^*
Ed erano nuovamente lì, stessa agitazione, stessa preoccupazione. Mavis e Zeref si ritrovavano nuovamente fuori da quella porta ad aspettare, solo che accanto a loro non c’era Lucy ad insultar Natsu maledicendolo per i suoi ritardi. In quel momento erano loro che, divertiti, li attendevano da più di dieci minuti senza aver loro notizie.
Sapevano solamente che quella notte erano ripartiti, che avevano belle notizie e che Natsu era al sicuro da ogni pregiudizio, da ogni maldicenza. A loro bastava, non serviva nient’altro per star tranquilli e si rincuorarono del tutto quando li videro, mano nella mano, avvicinarsi a loro, esausti per la notte passata in strada ma un sorriso sul volto così radioso da far dimenticare tutta la stanchezza che avvertivano sulle spalle, come un macigno.
- Ehi piccioncini bentornati, che bello vedervi- li salutò Mavis abbracciata al marito nascondendo un sospiro sollevato
- Grazie per averci deliziati della vostra presenza- borbottò Zeref incrociando le braccia al petto
- Deliziati da un’altra parte- ribatté il rosato spingendo dietro di sé Lucy sotto le risate delle sue bionde e lo sbuffo del fratello che alzò gli occhi al cielo
- Per quanto vuoi continuare questa storia?- chiese indifferente ma con lo sguardo divertito
- Fin quando non ti caverai gli occhi- rispose serio il rosato ghignando furbescamente
- Così mi sminuisci, Natsu- lo riprese Mavis con un occhiolino
- L’ho già rimesso al posto suo, vero amore?- fece ruffiana alzandosi sulla punta dei piedi ed aggrappandosi alla sua giacca per non perder l’equilibrio mentre il corvino si accingeva a baciarle le labbra con delicatezza
- Wow, è la prima volta che li vedo baciarsi, non li trovi super carini?- gli domandò Lucy con gli occhi che brillavano, dedicandole un sorriso annuì appena guardandola con tenerezza
- Dopo un po’ o ci fai l’abitudine a tutta questa dolcezza o ti chiudi in bagno per il volta stomaco- sghignazzò il rosato guadagnandosi uno scappellotto sul capo da parte della fidanzata
- Che c’è? Non è colpa mia se sei ancora nello stadio “fangirl” vedrai che dopo un po’ il bagno ti sembrerà il miglior luogo per nascondersi- aggiunse ridendo sommessamente
- Idiota- sospirò Lucy nascondendo un sorriso, rafforzando la presa sulle loro dita, si diresse a passo spedito verso l’aula di tribunale decisa a prender posto, a vincer quella causa e a costruirsi quel futuro tanto sognato.
- Lucy..- la chiamò il rosato prima che lei potesse avviarsi, neanche il tempo di voltarsi che le labbra di Natsu furono sulle sue con incredibile dolcezza
- Prendilo come un porta fortuna- chiarì superandola.
Lucy rimase impalata sul posto, le dita sulle labbra come a ricordar ed imprimersi nella mente quel sapore, quella premura che mai gli aveva visto usare se non per la piccola Liz, le gote rosse le davano un’aria trasognante, esterna a ciò che stava per accadere.
Lucy pensò che non avesse mai ricevuto un bacio più bello.
- Avvocato Heartphilia, il processo sta per iniziare- la riscosse un membro della giuria con sguardo scettico, confuso ed interdetto
- Sì, mi scusi- mormorò prendendo posto, un sorriso ad incresparle le labbra.
Non aveva mai sorriso così tanto in tutta la sua vita, si sentì incredibilmente stupida e tremendamente felice.
Sieglein fece il suo ingresso attimi dopo, accomodandosi sul seggio e riordinando alcune carte, diede inizio all’udienza con due colpi di martelletto
- In condizione dei risultati rinvenuti nel processo di tre mesi fa, la Corte accetta la richiesta di pena revocata per lo stalking a nome di Natsu Dragneel nei confronti della vittima Lisanna Strauss- dichiarò il giudice prima di dar parola all’accusa
- Sapendo già il motivo per cui ci ritroviamo oggi, chiedo di passar direttamente alle testimonianze con la vostra concessione signor giudice- propose la mora alzandosi dalla sedia, dato il suo consenso Sieglein l’invitò a chiamar il suo testimone
- Parola all’accusa, deposizione del testimone: Zeref Dragneel- richiamò l’attenzione il giudice mentre il corvino si alzava e giurando di dir solo la verità, si preparava a quelle domande che sapeva avrebbero messo in cattiva luce il fratello
- Signor Dragneel, mi conferma che la notte dell’omicidio l’imputato quale Natsu Dragneel, non si trovasse nella sua dimora a cui era stato affidato?- iniziò senza perder tempo
- Sì- confermò il corvino con disinteresse
- Mi conferma che, la stessa sera, la vittima e l’accusato si siano visti pochissimi minuti prima del decesso?- tornò all’attacco, un ghigno compiaciuto sulle labbra
- Sì- assentì nuovamente Zeref senza batter ciglio, ciò infastidì molto l’avvocatessa che stizzita gli si avvicinò minacciosa posando i palmi sul ripiano in legno
- Mi conferma inoltre che suo fratello fosse molto geloso e possessivo verso la vittima?-
- Sì- annuì ignorando quella pseudo-sfuriata
- Mi conferma che la vittima e l’imputato in quel periodo litigavano spesso?- sghignazzò soddisfatta, ma quel viso impassibile la destabilizzò: per la prima volta si sentì la situazione sfuggirle di mano, che avessero un asso nella manica?
- Ho finito, la ringrazio signor giudice- si defilò tornando al suo posto
- Parola alla difesa, deposizione del testimone..- iniziò Sieglein e solo allora Lucy si alzò dal posto avvicinandoglisi
- Avvocato Heartphilia, cosa sarebbe questa lista?- chiese sospetto facendola sorridere
- Erza Scarlett per la deposizione della difesa- annunciò al posto suo; la donna sentitasi richiamata in causa si alzò avvicinandosi al seggio e sostituendo Zeref  per la sua testimonianza
- Mi sono permessa, di far mie indagini personali e grazie all’agente Scarlett, sono venuta a capo di alcune informazioni molto interessanti che potrà trovare accanto ai nomi degli altri due
- Proceda con la deposizione, avvocato- l’invitò Sieglein scettico, passando le carte ad un membro della giuria lì accanto, seguì attentamente ogni domanda, nella mente grande confusione.
- Mi conferma che nel corso delle indagini, siano venuti a capo questi due nominativi e che tutto ciò a loro connesso è verità?- le chiese per ottener l’attenzione e la fiducia della Corte. Erza era un’agente sotto giuramento, in quel momento nessuno poteva mentire men che meno lei nel suo status sociale, quell’affermazione avrebbe dato loro modo di esser sicuri delle informazioni prese.
- Sì- confermò la donna senza esitazioni
- Mi conferma che i due indagati abbiano noi fornito dati sulla vittima?- domandò
- Sì-
- Mi conferma che dalla testimonianza dei due indagati sia uscito il nome di un terzo considerato e dimostrato come colpevole del reato?-
- Sì-
- Mi conferma, per finire, che ciò a lei chiesto è verità nient’altro che verità?- chiese con più sicurezza soffermandosi a guardarla negli occhi. L’agente ricambiò lo sguardo facendo un profondo cenno del capo
- Sì- esclamò con decisione e fermezza.
- Ho finito, la ringrazio vostro onore- proruppe la donna tornando ad affiancare il rosato.
- L’avvocato Green è richiamato per l’arringa a favore della famiglia Strauss- dichiarò il giudice con un colpo di martelletto, il silenzio calò in aula e soddisfatta della totale attenzione, la bruna, si mosse avanti ed indietro per l’aula senza mai discostarsi dal centro, iniziando a parlare:
- Come confermato dal testimone, è ben visibile la gelosia possessiva che l’imputato aveva nei confronti della vittima. I litigi che sono venuti fuori durante il corso del processo durante il quale io e la mia collega abbiamo avuto modo di approfondir le relazioni tra i due, è chiaro come il sole il movente che abbia spinto l’accusato a compier il reato. È vero, non abbiamo testimonianze in proposito come la mia collega si è premurata di acquisire, ma son sicura che la nostra concezione e considerazione degli eventi sia più che valida e decisamente discutibile. Le morti causate da una gelosia folle ed incontrollata sono comuni e non è difficile reagire. Io ed i miei clienti siamo fermamente convinti che per l’amore che legava la vittima all’imputato, quest’ultima non sia riuscita a ribellarsi finendo per pagar sulla pelle questo amore malsano. Vogliamo lasciar questi atti impunti? La legge è pronta a perdonar questi atti malevoli e vergognosi? Noi no, nessuna delle famiglie coinvolte ne sarebbe in grado. E la legge prima di tutto deve salvaguardare il suo popolo. Vi invito a riflettere purché questi scempi non vengano puniti e motivati da un giudizio troppo indulgente- concluse la donna
- L’avvocato Heartphilia per l’arringa a favore dell’imputato Natsu Dragneel- annunciò Sieglein concedendole la parola.
- Ed è proprio sul giudizio negligente che vorrei soffermarmi. Non vi sono testimonianze che provino quanto detto. I litigi sono all’ordine del giorno in una coppia molto unita, chi potrebbe dissentirlo? E la gelosia? Quale donna mai si lamenterebbe del proprio uomo geloso? Ma non voglio fermarmi su ogni affermazione data dalla mia collega, preferisco indirizzar questo spazio per fornirvi le spiegazioni a voi dovute. Siamo tutti a conoscenza dei trascorsi del mio cliente con la legge, ed è proprio ad uno di essi a cui ho deciso di basarmi. Durante la rapina a mano armata dove fu prontamente fermato ed arrestato, sono usciti i nomi di diversi membri della gang adibita allo spaccio. Grazie alla sua collaborazione, siamo riusciti a risalire a due di questi e raccoglier da loro la verità sull’accaduto. Così come è discutibile un atto di furia cieca alimentata da una incontrollabile gelosia, come sostiene la controparte, sono certa sia discutibile anche una vendetta da parte di un terzo che mirava solo a colpire indirettamente il mio cliente. Purtroppo quest’uomo ha già pagato con la morte il suo peccato e non può esser qui a raccontarci di persona quanto accaduto, ma in compagnia dell’agente Scarlett abbiamo rintracciato gli indagati.
Non abbiamo prove effettive tra le mani, né testimonianze che possano confermar quanto dico poiché loro si rifiutano di metter piedi in tribunale, ma se per voi è ragionevole basare un processo su deboli supposizioni, credo che sia facile allo stesso modo rivalutare l’idea. Ho fiducia che la legge non abbia intenzione di condannare un innocente-
Girandosi per tornar al suo posto, anche Lucy si sentì improvvisamente inquieta. Il non esser riusciti a convincerli l’aveva demoralizzata, ma Erza era con lei, aveva sentito tutto ed avrebbero potuto testimoniare lei al posto loro, non avrebbe avuto lo stesso effetto, ma sarebbe potuto funzionare.
- La Corte si aggiorna- decretò il giudice ritirandosi.
- Lucy..- le si avvicinò Erza, forse aveva intuito il suo stesso rammarico, ma la bionda le sorrise e con tutto il cuore sperò che la giuria non la tradisse. Portando una mano sul petto strinse tra le dita quella piccola catenina, la sua ancora di salvezza in quei duri momenti di tensione.
Voltandosi alla sua destra incontrò lo sguardo grato del rosato e sorrise, cercando di ricambiar quella gratitudine non meritata sperando con tutta se stessa di esserne degna, un giorno.
- Andrà tutto bene..- le sussurrò il rosato lasciandole un bacio sul capo, Lucy annuì appena troppo concentrata alle porte che si riaprivano ed alla figura che avanzava lenta fino a fermarsi, la Corte al suo seguito
- Davanti alle nuove considerazioni, le informazioni rinvenute e le testimonianze..- proclamò con voce esitante come se lui stesso non fosse sicuro della decisione presa, come se in parte dissentisse
- La Giuria dichiara l’imputato…- continuò e a Lucy l’attesa sembrò interminabile, sentiva il cuore battere placido nel petto, così lento che aveva paura potesse fermarsi.
- Colpevole di reato gravoso a nome della vittima, quale Lisanna Strauss, con una condanna di quindici anni- sentenziò sotto le grida esultanti di Mira, i ghigni compiaciuti di Ever Green, i sorrisi lievi di Elfman e poi i mormorii della corte, i pianti sommessi di Mavis, le parole confortanti di Zeref e la sua risata. Rideva, lui rideva. Senza delusione, senza rabbia, senza rancore. Solo amarezza, infinita e sconfinata tristezza e commiserazione, verso se stesso, verso gli altri.
Colpevole. Condanna. Quindici anni.
Cosa?
Osservò assente le guardie avvicinarsi, prenderlo per le braccia e portarlo via. La corte che senza batter ciglio radunava le proprie cose e andava via. Mavis le fu accanto stringendola a sé, Lucy non sentì niente. Assolutamente niente.
Natsu. Colpevole­. Cosa?
- No..- mormorò sentendo le lacrime pungerle gli occhi
- No..- affermò sentendo la stretta di Mavis farsi più forte
- No! Cazzo no!- urlò sentendo le guardie arrestarsi, lo guardo del rosato soffermarsi sul suo e sorridere. Sorridere. Lui le sorrideva, stava zitto. Non parlava, non si ribellava. Le stava dicendo addio.
Cosa?
- Lui è innocente! Cosa diamine state facendo? Questa non è giustizia, che cazzo avete fatto?- aggiunse buttando via tutto il fiato che le era rimasto incastrato in gola, sentendola bruciare per lo sforzo.
- Lasciatelo, diamine lasciatelo!- continuò cercando di avvicinarsi, ma Natsu continuava a sorriderle e Zeref la teneva ferma in un abbraccio, ancorata a lui ed impossibilitata a raggiungerlo.
- Non potete farlo, io gliel’ho promesso! Avete sbagliato, lui è innocente!- sbraitò ancora sotto gli sguardi stupiti della gente, ma Natsu fu portato via e lei si accasciò mollemente nelle braccia del corvino. Mormorando frasi sconnesse, stringendo Mavis a sé in un pianto condiviso.
Ogni cosa le parve lontana, attutita, si sentì assente.
- Torniamo a casa, su..- sussurrò Mavis tirando su col naso. Scambiandosi uno sguardo col corvino gli carezzò una guancia cercando di fornirgli tutto il suo supporto.
Lucy non accennava a muoversi, si era spenta: era stato inutile, tutto. Insignificante ogni singolo gesto.

“Aiutarci? La giustizia non mi ha mai aiutato”
“Non c’è logica nella legge”.

Quelle parole le rimbombarono nella mente, sentiva ogni parte di sé ribellarsi, non riusciva a controllarsi, ogni cosa sembrava aver perso un senso. E lui l’aveva saputo, l’aveva sempre saputo.
L’aveva accettato, ma lei no. Lei avrebbe lottato, lei l’avrebbe salvato.
Perché lei lo amava, e non gli avrebbe permesso di metter la parola “fine alla sua vita.
In fondo, la fine, era solo l'inizio.

 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Jiyu_no_yume