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Autore: Seren_Dipity    08/07/2016    5 recensioni
One shot scritta per il "FAN FICTION FEST" della pagina " Caryl Italia" su FB.
Prompt : Hold on
Piccolo momento tra Carol e Daryl mesi dopo il ritorno ad Alexandria.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Carol Peletier, Daryl Dixon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“It all might be OK or we might be dead
If everything we've got is slipping away
I meant what I said when I said until my dying day
I'm holding on to you, holding on to me
Maybe it's all gone black but you're all I see
You're all I see”

 

Carol si girò lentamente tra le lenzuola, ancora con gli occhi chiusi. Con un leggero sbadiglio li aprì, senza fretta, pregustandosi la visione che l'attendeva. Erano ormai quattro mesi che non si svegliava più sola in quel grande letto, ogni sera prima di addormentarsi pensava al momento in cui avrebbe rivisto i suoi occhi blu. Erano la prima cosa che vedeva al mattino e senza dubbio era diventata la parte della giornata che preferiva.
Daryl scelse quel preciso momento per svegliarsi incrociando immediatamente lo sguardo di Carol.

- Ehi - esclamò lei con voce assonnata.

- Ehi – l'espressione di Daryl si addolcì al suono della sua voce.

Carol gli passò una mano tra i capelli, portandoli indietro. Si allungò leggermente verso di lui stampandogli un dolce bacio sulla fronte mentre Daryl si lasciava scappare una smorfia impacciata. Nonostante lo salutasse ogni mattina in quel modo e con lei fosse riuscito a scoprire un lato del suo essere nascosto al resto del mondo, in fondo rimaneva lo stesso ragazzo impacciato dalla corazza di ferro e ancora certi gesti lo prendevano alla sprovvista. Ma quello era solo l'impatto iniziale, gli bastava tuffarsi nei suoi occhi e afferrare la sua mano per far sparire tutto il disagio dal suo corpo.
Mentre intrecciava le loro dita, guardò dietro le spalle di Carol il calendario creato da Eugene. Subito qualcosa colpì la sua mente, un ricordo doloroso ma allo stesso tempo felice.

- Hai visto che giorno è oggi? - le disse guardandola di nuovo negli occhi, la voce roca dal sonno.

- Hmm, giovedì mi pare…- rispose Carol con espressione interrogativa – perché?

- Cinque mesi fa tornavi a casa… - Affermò Daryl mettendosi seduto con la schiena appoggiata alla spalliera del letto.
Con la testa le fece cenno di raggiungerlo e Carol non se lo fece ripetere due volte. Posò delicatamente la testa sul petto muscoloso di Daryl mentre lui la cingeva con un braccio e con l'altra mano afferrava la sua stringendola come avesse paura che potesse scappare da un momento all'altro.

- Sono stati momenti difficili – disse Carol sospirando dopo qualche minuto di silenzio.

- Le nostre vite sono sempre state dannatamente difficili – replicò Daryl accarezzandole distrattamente la spalla. Carol accennò un leggero sorriso, ricordando i giorni in cui si conobbero, era così cambiato da allora.

- Già – Carol girò la testa quanto bastava per guardarlo attentamente.
Lui era cambiato profondamente ma i suoi occhi neanche di una virgola. Amava perdersi in loro in cerca delle parole che Daryl non avrebbe mai detto, ma che lei sapeva avrebbe trovato nei suoi occhi blu.

- Ma adesso ho te a cui aggrapparmi – Carol si sporse leggermente in avanti catturando le labbra di Daryl con un tenero bacio – qualunque cosa succeda, resisteremo insieme. Stiamo ricominciando, ricordi?

- Stiamo ricominciando – ribadì Daryl con voce profonda senza mai distogliere lo sguardo da lei. Rimasero a lungo in silenzio tenendosi stretti l'uno all'altro, godendosi la pace del mattino.

- È ora di alzarsi, saranno già tutti in piedi ormai – disse Carol improvvisamente.

Cercò di liberarsi dall'abbraccio di Daryl mentre lui strinse più forte tenendola incollata al suo corpo. Carol sgranò gli occhi per la sorpresa quando Daryl portò un braccio sotto le sue gambe per sollevarla.

- Tieniti stretta – le disse schiarendosi la gola per nascondere un leggero imbarazzo – Se dobbiamo lasciare questo letto, tu vieni con me!

Carol scoppiò in una grossa risata e si aggrappò al collo di Daryl che in un lampo si alzò per poi sparire dietro la porta del bagno, seguito solamente dal rumore dell'acqua e le loro risate.

 

   
 
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