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Autore: MissMisteryy    10/07/2016    2 recensioni
Dal testo:
"Dopo aver spento tutte le luci della casa; aver posizionato il tablet del professor Kappa al centro della sala come unica fonte di luce; ed essersi riuniti in cerchio, la serata dell'orrore ebbe inizio."
Genere: Commedia, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Professor Kappa, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una serata come tante all'interno della casa e i cinque bladers avevano appena finito di cenare. Routine che purtroppo andava avanti da ben troppo tempo. Poi l'illuminazione. Mentre Rei sfogliava alcune riviste gli venne in mente una delle tante storie di paura che gli vennero raccontate tanti anni prima in Cina e nonostante fosse solo un bambino, quelle strane storie gli sembravano quasi favole, decise così di testare la "fifonaggine" dei suoi compagni di squadra.

"Hey ragazzi ho un'idea.", dice il bladers cinese.

"Accendere il condizionatore?" dice Kai continaundo a guardare la televisone noncurandosi degli sguardi e delle risa dei suoi coinquilini.

"No. Anche se l'idea è allettante."

"Allora sentiamo che idea hai avuto?", dicono Takao e Max all'unisono avvicinandosi incuriositi al suo amico.

"Che ne dite di una serata horror?"

"Cooosa? Non se ne parla neanche, vado a dormire!",dice il professor Kappa cercando di svignarsela il prima possibile e cercando inutilmente di salvare le proprie orecchie da quello che stava per uscire dalla bocca di Rei.

"E sentiamo cosa dovremmo fare guardare un noiosissimo film dell'orrore?", chiese Kai voltandosi finalmente per osservare meglio il suo interlocutore.

"In realtà avevo pensato ad una storia."

"Sì! Non vedo l'ora!", dice euforico Max abbracciando un cuscino preso all'ultimo secondo dal divano, l'ultima volta il malcapitato era stato Takao e il trattamento offertogli dalle braccia dell'americano risultò non del tutto benevolo alla sua schiena. Dopo aver spento tutte le luci della casa; aver posizionato il tablet del professor Kappa al centro della sala come unica fonte di luce; ed essersi riuniti in cerchio, la serata dell'orrore ebbe inizio.

"Questa non è una storia, non è un racconto o qualcosa da raccontare agli amici per prenderli in giro, la definirei piuttosto una costatazione, una presa di coscienza anche se futile. Passo subito al dunque senza preamboli, lui esiste, non ha nome, non ha età, non ha forme, esiste e ti guarda e nulla più. La notte è il suo regno, appena la notte cala, veloce come le ombre in un crepuscolo lui appare strisciando silenziosamente simile ad una nebbia invisibile, ti raggiunge in ogni dove, sempre, ma tu non lo puoi vedere e lui ti guarda dormire e nulla più. Tutta la notte rimane a fianco del tuo letto immobile, impalpabile, e ti scruta attentamente, anche prima che tu ti addormenti lui è già lì, ti guarda e bisbiglia, surrurri come versi di cicale morenti, pungenti note di una ninnananna ti trascinano nell'oblio del sonno e lui rimane lì e nulla più. Talvolta si avvicina, ti sfiora i capelli, ti accarezza delicatamente il volto continua a cantarti quella folle melodia e la tua testa risuona della sua voce, è così che ti agiti nel sonno,che piangi; ridi; che urli. Lui è la luce dei tuoi sogni, l'oscurità dei tuoi incubi, potrai svegliarti quanto più velocemente desideri, cercare ovunque nelle tue stanze, non lo troverai, lui è ovunque e da nessuna parte, non lo vedrai mai. Vagamente percepirai la sua presenza come quando nell'afa delle notti estive credi di vedere qualcosa attraverso le palpebre chiuse. Lui esiste...e nulla più."

Rei dice le ultime tre parole scandendole con molta cura, alzando la voce e avvicinandosi al cerchio di luce, tutti ad eccezzione di Rei e Kai urlano e si stringono tra di loro. Il cinese inizia a ridere mentre riaccende la luce della sala con il telecomando appostito. Kai si alza sbadigliando per poi dirigersi verso la porta che divide il salone dalle camere da letto.

"Interessante. Ma io sto morendo di sonno quindi ci si vede domani mattina." dice il blader di fuoco con fare assonnato e disinteressato. Sta per valcare la soglia della porta quando Max lo afferra da dietro.

"No aspetta!",dice guardandolo supplichevole.

"Perchè?", chiede Kai interdetto alzando un sopracciglio.

"Ho troppa paura, non potresti rimanere qui con noi un altro po'? Giusto per non far aprire più bocca a Rei!" dice piagnucolando il blader americano. A differenza del biondo il grigiastro sbuffa sonoramente mettendosi una mano sulla faccia.

"Credi veramente che quella storia sia vera?" Chiede poi Kei.

"No...cioè...non lo so, non credo, però ti prego aspetta."

"Si Kei ti prego altri cinque minuti." chiede stranamente il professor Kappa facendo stupire il blader di fuoco con il suo strano comportamento, non che il signorino so tutto io non abbia mai dimostrato di essere un fifone, per carità, ma mai era arrivato al livello di supplicare Kai di rimanere in sua compagnia. I cinque amici rimasero cinque minuti esatti in silenzio a guardarsi in faccia senza dire una parola, Max; Takao e il professor Kappa intenti a stringere Kai in un abbraccio, paurosi di stare ancora sotto le grinfie di Rei. Ognuno poi tornò in camera propria : Takao, Max e Kappa nella camera più vicina al salone mentre Rei e Kai nella camera più grande in fondo al corridoio. Dopo circa due ore di notte bianca Takao e i suoi compagni di stanza erano diventati del tutto paranoici, ogni piccolo rumore della casa era diventato un pericolo imminente (decisamente le storie horror non erano adatte a loro). Decisero così di mandare a quel paese il loro orgoglio per poter dormire tranquillamente almeno per quel poco che si poteva, uscendo così dal loro rifugio sicuro per dirigersi dai loro amici in fondo al corridoio.Il problema? Il buio. La camera non era molto lontana ma per arrivarci si doveva camminare un po' e il tratto tra le due camere era totalmente immerso nell'oscurità e i nostri cari amici erano a corto di luci oltre l'abat jour della loro camera.

"E se portiamo con noi la lampada?" chiese Max dietro a Takao intento a guardare il lungo corridoio.

"Ma sei scemo? Come fai a portartela dietro?" chiese a sua volta Takao confuso più che mai.

"Stacchi il filo e te la porti dietro." disse con tranquillità Max...come se fosse la cosa più fattibile del mondo.

"Se stacchi la spina poi non si accenderà." disse Kappa, a questa affermazione il biondo rimase deluso (chissà come gli era venuta in mente l'idea che la lampada funzionasse anche senza essere attaccata ad una presa). I tre ragazzi decisero allora di correre lungo il corridoio tenendosi per mano uno con l'altro (non perchè la situazione fosse già del tutto imbarazzante). Arrivati davanti la camera dei loro amici bussarono sullo stipide della porta di legno ma poi un lembo della camicia da notte di Takao toccò il piede di Max che quasi non urlò al solo contatto, per fortuna Kappa gli chiuse prontamente la bocca...Kai sapeva essere molto vendicativo quando qualcuno interrompeva il suo sonno. Quest'ultimo vedendo delle strane figure alla porta accese la luce della lampada accanto a lui mugugnando seccato, alla vista dei suoi "amici" i nervi del povero blader quasi non scoppiarono.

"Oh ma scherziamo? Che c'è adesso?" chiese Kai con una voce che non ammetteva repliche. E ora chi glielo spiegava che i fifoni di turno volevano dormire nel SUO stesso letto?

"Kai...t-ti abbiamo svegliato?" chiese Takao titubante accennando un sorriso.

"Secondo te? Che volete?"

"Andiamo Kai non essere così duro, infondo non sono tutti coraggiosi come te dopo una lunga storiella paurosa." disse improvvisamente il blader cinese, si era svegliato per il frastuono e aveva sentito il modo "generoso" con cui il suo vicino di letto aveva trattato gli altri.

"Hey!" dissero all'unisono i tre ragazzi.

"Ho fatto una domanda." disse poi Kai appoggiandosi sui gomiti. I tre iniziarono a tormentarsi le dite della mani con fare frenetico.

"E-ecco n-noi volevamo dormire con voi...abbiamo troppa paura da soli."

Kai scoppiò a ridere sonoramente sconvolgento i suoi compagni di squadra."

"Ma guarda tu che fifoni che siete, quasi quasi vi rimanderei in camera...vedete di non darmi troppo fastidio altrimenti vi caccio fuori a tutti e tre. Vi ho avvisato", disse il blader di fuoco prima di girarsi di lato e chiudere gli occhi.

"Ciò vuol dire che possiamo veramente dormire con voi?" chiese Max con gli occhi luccicanti (forse per la paura del corridoio).

"Certo." disse Rei sorridendo. Morale della storia? Dopo meno di cinque minuti i cinque componenti della squadra si ritrovarono a dormire nelle peggio posizioni pur di rimanere tutti uniti e lontani dal pericolo inesistente.


   
 
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