Nel maniero regnava il silenzio a quell'ora, nessuno che parlava, nessuno che gli faceva compagnia. 
Tutti impegnati nelle loro cose.
I Borisovic, erano impegnati ad allenarsi o ai cancelli;
Suo padre, o meglio colui che diceva di essere suo padre, dormiva, come tutti gli adulti Mickalov;
E lui era lì, davanti al suo pianoforte, che cercava di suonare qualcosa.
Troppi pensieri per la testa. Troppi dubbi.
Chi era in realtà suo padre? Per anni era stato convinto di sapere.
Ora non era più convinto nemmeno di chi fosse lui stesso.
Non sapeva più niente.
Poggiò le dita sui tasti del pianoforte, con forza, come se la musica fosse la cura a tutto, come se la musica potesse
trovare delle risposte alle sue domande, ai suoi dubbi.