Film > Zootropolis
Segui la storia  |       
Autore: Simox99    13/07/2016    1 recensioni
Zootropolis: la città dove gli "umani non sono mai esistiti", o almeno così si pensava fino ad oggi.
Cosa accadrebbe se due mondi così diversi tra di loro, entrassero in collaborazione per dare la caccia ad un criminale così potente che ha seminato il terrore in entrambi?
A causa di un brutto imprevisto ,Il professor Layton, il suo fedele assistente Luke ed un nuovo personaggio misterioso, verranno in contatto con la grandissima, coloratissima e popolatissima Zootropolis, dove troveranno la collaborazione dei nostri amati Nick Wilde e Judy Hopps e di tutto il corpo di polizia della città , per tentare di fermare un pazzo criminale che vuole distruggere entrambi i loro mondi...
Riusciranno nell'impresa?
Spetta solo a voi lettori scoprirlo!
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PROLOGO.
 
 
LONDRA, INGHILTERRA.
 
CIRCA UN ANNO DOPO LE VICENDE DEL PROFESSOR LAYTON VS PHOENIX WRIGHT : ACE ATTORNEY.
 
"Toc,toc"… il silenzio… dopo circa dieci secondi, una voce possente al di là della porta della presidenza del liceo linguistico William Shakespeare di Londra, disse: “Avanti…”, il Professor Layton entrò e si ritrovò davanti il preside della scuola George Murphy un uomo abbastanza alto con grossi occhiali, capelli corti colorati di un biondo tinto,vestito in modo assolutamente professionale al suo prestigioso lavoro, con giacca e cravatta abbinate alla perfezione fra loro in contesto cromatico; con il quale aveva fissato un colloquio, per spiegarli un’idea che aveva avuto per la scuola.
 
“0h, buongiorno mio caro professor Layton!, prego si accomodi…” disse il preside con un’aria allegra, amichevole come se fosse un suo caro amico.
 
“La ringrazio per aver trovato un buco per me!, andrò dritto al punto per non farle perdere troppo tempo…”. Disse il professore con un aria da vero gentiluomo quale era.
 
“Oh, ma si figuri quale tempo perso… oramai non ho più così tante cose da fare come una volta qui dentro!, ci metta pure tutto il tempo che le serve per spiegarmi la sua originale idea Professore.” Riprese il preside con aria estremamente professionale e disponibile.
 
“Bene ecco… io avevo pensato preside Murphy, di istituire dei corsi extra-scolastici, rivolti ad alunni da un terzo anno in su, riguardanti nozioni di logica ed di enigmistica elementare… ovviamente signor preside, finanziati unicamente dalle mie tasche, cosa gliene pare, preside Murphy? Disse Layton guardando il preside con estrema umiltà e sincerità.
 
“Mi sembra una proposta davvero interessante, d'altronde oramai nella nostra povera scuola, più nessuno propone attività extra- aggiuntive, che possano spronare i nostri poveri ragazzi ad apprendere qualcosa in più al di fuori delle quotidiane e fisse materie che il liceo normalmente propone, dato che ormai il nostro fondo scolastico è ridotto al minimo e per noi è attualmente impossibile, permetterci di pagare a nostre spese suddetti corsi… riusciamo a malapena , pensi a pagare tutti gli stipendi del personale che lavora ogni giorno con didizione e massima professionalità in questo istituto; ma dato che lei ci vuole venire incontro così… pagando di tasca propia, come posso non dargli il permesso per realizzare la sua idea!”.Il preside era quasi commosso, forse stava dando una spintarella al suo ormai trasandato liceo, ed era tutto merito di quel gentiluomo con la tuba.
“La ringrazio infinitamente per questa opportunità signor preside, ce la metterò tutta per far si che ogni minimo dettaglio del mio insegnamento sia perfetto e di facile apprendimento per i suoi studenti!” disse con la voce piena di gioia e aspettativa.
 
“Sono io che devo ringraziare lei! Finalmente il nostro liceo riemergerà piano piano dalle ceneri come una fenice. Ora vado subito ad informare i colleghi che avvertino nelle loro classi gli alunni degli emminenti inizi dei suoi corsi professore, poi le trovo subito un’aula libera tutta per lei, dove potrà trovare tutto quello che le serve per facilitarle l’insegnamento!”. Il preside li fece un occhiolino amichevole, e si avvicinò al professore per salutarlo.
 
“Ancora molte grazie preside Murphy, attendo con pazienta tutto il tempo necessario per l’organizzazione e appena è tutto pronto mi telefoni, ecco le lascio il mio numero…” disse, allungando al preside un suo bigliettino da visita.
 
“Perfetto, la contatterò all’istante appena tutto sarà pronto, la saluto professore è stato un onore ed un immenso piacere averla conosciuta e ancora grazie molte per questa opportunità, che lei ha lanciato al nostro liceo”. Murphy gli diede un bacio sulla guancia destra e su quella sinistra del professore  e li strinse la mano.
 
“ È stato un vero piacere anche per me conoscerla preside Murphy, e ancora infinite grazie!”. Detto ciò il professore salutò per l’ultima volta il preside e si congedò.
 
 Appena uscito dalla presidenza, Layton fu investito da una sensazione che lui conosceva fin troppo bene, la sensazione che sotto quel bel visino pieno di gioia, dedizione al lavoro e sincerità, il nostro caro preside George Murphy nascondesse qualcosa… e se è il Professor Hershel Layton ad avere una sensazione del genere c’è da preoccuparsi… effettivamente il suo intuito, novantanove virgola nove volte  su cento non sbaglia mai un colpo, ma comunque esiste sempre quella piccola,microscopica percentuale di oscura incertezza che potrebbe far vacillare la assoluta verità da un momento all’altro. Per il momento il professore non diede troppo peso alla cosa, salì sulla sua amata Layton-mobile e si diresse verso casa.
 
Mentre gli occhi erano concentrati sulla strada, la mente era in tutto altro mondo, tantissimi pensieri gli annebbiavano la mente sia belli che brutti, pensava a tutte le difficoltà che avrebbe potuto incontrare  in questa nuova esperienza scolastica; ma specialmente la sua mente cercò di concentrarsi unicamente su pensieri estremamente positivi: come ad esempio la meravigliosa sensazione di estrema gioia e soddisfazione, che avrebbe provato nel vedere le facce stupite dei suoi futuri allievi al termine di una sua lezione, e naturalmente era importante risultare estremamente capaci e professionali, davanti agli occhi del preside Murphy… già quel  Murphy… a Layton non spariva l’idea dalla testa che quell’uomo nascondesse qualcosa di negativo, non sapeva nemmeno lui perché avrebbe dovuto dubitare male di un uomo tanto gentile e amante del suo lavoro come Murphy… ma come dice sempre anche lui stesso “il mio infallibile intuito non guarda in faccia a nessuno!” .
 
Infallibile certo… e ne vogliamo parlare di quella microscopica percentuale che possa sbagliare… mah; il professore cercò di dimenticare quel pensiero, di metterlo nel cestino del computer della sua mente. Senza nemmeno accorgersene di come la strada abbia volato sotto la sua auto; era già arrivato a  casa.
 
Il professore non fece in tempo a mettere la chiave in serratura che subito dal nulla della città di Londra o meglio dal marciapiede, sbucò il suo fedele e instancabile assistente e compagno di tante avventure; Luke Triton.
 
“Buon giorno professore!”. Iniziò la conversazione lui con il suo solito fare allegro e spensierato, “come sta? È parecchio tempo  che non passo a trovarla… ancora nessuna nuova richiesta del nostro aiuto?”. Domandò l’acuto ragazzino.
 
“Buongiorno ragazzo mio!, sto bene… anzi direi alla grande! Appena entriamo in casa ti racconto tutto, ho delle novità riguardanti un vecchio progetto che avevo accantonato in un cassetto... purtroppo per noi  riguardo alle richieste di aiuto, è da circa 8 mesi che non arrivano più lettere nella nostra buchetta, solo bollette e pubblicità nauseabonda.” Concluse il professore con voce in apparenza piena di tristezza.
 
“Mi sembra tutto così strano professore… prima almeno una al giorno ora tabula rasa… mi chiedo il motivo… Forse la gente si sarà scordata come si fa a mettersi nei guai!” esclamo Luke quasi scoppiando a ridere, ma capì subito che la questione non era poi così ironica, in un certo senso pensò che  era meglio se le lettere di aiuto non arrivavano, stava a significare che le persone stavano vivendo una vita tranquilla senza disgrazie, d’ altro canto Luke non poteva fare a meno di non provare una quasi profonda nostalgia, per la inspiegabile sensazione adrenalinica che aveva addosso mentre lui e il professore erano in giro per il mondo alla ricerca di soluzioni a  misteri incredibili.
 
Il professore guardò il suo apprendista con uno sguardo amorevole e fece un sorriso unico, che solo al suo fedele apprendista Luke Triton aveva il privilegio di rivolgere e riprese “Stai tranquillo Luke, vedrai che presto saremo  ancora là fuori da qualche parte, alla ricerca della soluzione ad un incredibile mistero”. A quelle parole, Luke si sentì come avvolto da un caldo e pesante piumone in una giornata di gelido inverno, e si sentì subito meglio.
 
I due entrarono in casa, depositarono i loro cappotti su un appendi-abiti e si diressero immediatamente in cucina per prepararsi la loro bevanda preferita in assoluto: il tè. Come lo amano… così caldo che pare accarezzarti l’intero organismo mentre ti scende lentamente in pancia, destino volle che erano proprio le cinque in punto del pomeriggio quando i due diedero i primi sorsi alla tazzina.
 
“Ah… che buono! Professore lo fa quasi meglio di Rosa… che lei è la regina indiscussa delle bevande calde!”. A Luke scappò una risatina, il professore lo guardò e disse con tono divertito;
 
“E non solo di bevande calde mio caro Luke, devi sentire la sua torta di mirtilli è qualcosa di cosmicamente indescrivibile!”. Al professore era venuta l’acquolina in bocca al sol pensiero di quella delizia divina, peccato che la sua amata domestica Rosa non fosse lì a preparargliene una, ma il professore  gli aveva acconsentito ad una settimana di ferie per far si che lei stesse vicino alla nipote malata di influenza.
 
“Appena Rosa torna, devo assolutamente assaggiarne un pezzo. Ma ora cambiamo argomento… Professore; prima mi stava raccontando qualcosa a proposito di novità su un suo vecchio progetto... di che cosa si tratta?”. Domandò  incuriosito Luke.
 
“Ah! Giusto, ecco vedi ragazzo mio; in questo ultimo anno non abbiamo ricevuto molte richieste di aiuto, quindi ho avuto modo di pensare con calma se era il caso di tentare a far divenire realtà ,un piccolo sogno che ho nel cassetto da quando ho lasciato circa due anni fa la mia cattedra all’università di Westminster; ovvero offrire dei corsi extra-scolastici, completamente presieduti da me e anche finanziati, dove insegnerò alle classi del triennio, quindi terze,quarte e quinte nozioni di enigmistica elementare e anche qualche lezioncina di come saper applicare al meglio la logica in diverse situazioni, dove essa è fondamentale, ho già parlato con il preside del liceo dove mi hanno dato la possibilità di provare, e ora aspetto solo che mi chiami; per darmi l’ok per iniziare! Ah ragazzo mio, sono così felice!”. Mentre diceva ciò il professore era adrenalinico ;non stava più nella pelle per incominciare!
 
“Sono contento per lei professore, ma che cosa accadrebbe se dovessero arrivare lettere d’aiuto per lei, per noi… professore? Se lei sarà occupato con questa nuova occupazione; chi verrà con me là fuori a salvare il mondo? Io professore ho il disperato bisogno di lei!”. Luke assunse un’espressione quasi drammatica, poteva percepire una lacrima imprigionata che voleva uscire, ma in qualche modo riuscì a trattenerla; del resto, come li ripeteva spesso il professore: “un vero gentiluomo non piange mai!”.
 
Layton, vedendo il suo giovane apprendista improvvisamente così giù di tono, aggiunse: “Luke non farne una tragedia… non sarò occupato tutti i giorni a scuola ma solo una volta a settimana, quindi il tempo per dedicarmi al mio vero lavoro non potrà, mai in nessun modo mancare; e poi il preside lo sa che io ho un’altra occupazione, ed ha trovato una soluzione per questo problema… con un insegnante di sostituzione che ho assoldato io stesso,sempre a spese mie; che penso abbia le carte in regola per sostituirmi ,nei momenti in cui io dovrò assentarmi… quindi non preoccuparti ragazzo mio, io non ti abbandonerei mai!”. A quelle parole Luke, fu risollevato e preso da un attacco di “Laytonite acuta” corse ad abbracciare il professore così forte da quasi strangolarlo;
 
“Oh professore , non immagina quanto io le voglia bene!!”. Il professore era sul punto di rimetterci la tuba.
 
“Luke, ok si anche io ti voglio bene; ma ora calmati mi stai facendo male!”. La morsa da boa constrictor di Luke si bloccò all’istante.
 
“Ehm… mi scusi, professore”. Luke lo guardò con un sorriso a trentadue denti stampato in volto, Layton ricambiò l’occhiata e aggiunse:
 
“Ah Luke, che farei senza di te?”. Luke ridacchio sotto il cappello e improvvisamente sentì un boato provenire dal profondo del suo stomaco;
 
“Professore cosa le è rimasto in frigo? Ho molta fame…”. Layton si diresse verso il frigo , lo aprì alla ricerca di qualcosa di commestibile; ma tutto quello che vi trovò fu: qualche fetta di formaggio svizzero a buchi, un pezzo di prosciutto probabilmente scaduto, un po’ di pane racimolato alla panetteria vicino casa e verdura varia. Il professore elencò le cibarie a Luke che come uno zombie si diresse in cucina, prese un coltello e si fece un bel paninone con un pò di tutto; lasciando il professore a secco.
 
“Ehi, ragazzo vacci piano, mi hai  svuotato il frigo! Sei proprio un piccolo pozzetto senza fondo! Non fa niente; tanto avevo intenzione di andare a mangiare fuori questa sera… e domani spesa!”. Disse il professore guardando allibito il frigo…
 
Dopo la cena in un affascinante ristorante cinese; i due rincasarono e si misero a letto… caddero in un sonno quasi magico, da come erano sazi e stanchi.
 
La mattina seguente Layton ricevette una telefonata dal preside Murphy; che li comunicò che già da quello stesso pomeriggio avrebbe potuto iniziare con la prima lezione del corso; poichè il preside aveva già la lista con tutti i partecipanti, e l’aula era pronta. Il professore raggiante preparò in tutta la mattinata una scaletta; con cui  avrebbe pianificato almeno le prime tre lezioni, dimenticandosi pure di passare a far la spesa; era talmente contento che non riusciva a smettere di sorridere.
 
Venne l’ora… le tre in punto; il professore fu talmente puntuale che arrivò addirittura prima del preside davanti alla porta dell’aula dove sarebbe iniziato tutto; ed ecco arrivare Murphy sempre vestito con gli stessi identici abiti chic e tirati a lucido del giorno prima, sempre con quella faccia solare e sincera ,ma questa volta l’intuito del professore non interferì in alcun modo; dato che lui era troppo concentrato nel ripetere ciò che doveva dire a i suoi nuovi alunni; che a pensare ad altro, dunque il preside aprì la porta e Layton si sentì subito come a casa: l’aula era perfetta!
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL’ AUTORE:
Salve a tutto il popolo di EFP fan fiction, sono nuovissimissimo su questo sito, questa è in assoluto la prima fan fiction che scrivo in vita mia… sappiate che sarò davvero contento se darete una letta anche fulminea a questo elaborato, e sappiate che le critiche io le accetto quasi meglio delle recensioni positive, poiché servono a farmi capire, dove ho sbagliato e dove posso rimediare sia per la  punteggiatura che sono sicuro avrò cannato in qualche punto… sia anche come elaborazione del testo in se, che spero non sia troppo orripilantoso da leggere XD. Questo è proprio un esperimento e lascio agli esperti il giudizio…
 
Simo. 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Zootropolis / Vai alla pagina dell'autore: Simox99