Rivelazioni inaspettate
Matt portò via Mimi dalla
terrazza. La teneva stretta, non la lasciava andare. Era furioso, con se stesso
per non essere stato capace di intuire in tempo quello che stava succedendo,
furioso con Sora per quello che aveva fatto a Mimi. Non avevano detto ancora
nessuna parola di quando erano usciti dalla terrazza. Matt stava portando via
Mimi, che non reagiva. Stava ancora piangendo, disperata. La sua amicizia con
Sora era finita. L’aveva definita una puttana! Ma come era potuto succedere
tutto così?
*Come ha fatto a saperlo?* Mimi
era talmente presa dai suoi pensieri che non si accorse di dove fosse se non
quando si sentì appoggiata su un divano. Si guardò attorno, non riconoscendo
subito dove fosse. Poi però, un ricordo le fece riportare alla mente dove si
trovasse.
-Perché mi hai portata qui?-
-Hai bisogno di calmarti, e poi
e qua che, si può dire, la nostra storia e incominciata, no? Proprio su questo
divano!-
-Matt-
Mimi si gettò tra le sue
braccia, e si lasciò andare ad un pianto disperato.
Rimasero così per un sacco di
tempo. Mimi che piangeva e Matt che la consolava. Avrebbero avuto tempo per
chiarirsi.
Passarono un paio d’ore prima
che Mimi fosse in grado di parlare. Fuori si era fatto buio, e Mimi per prima
cosa decise di avvisare sua madre. In fondo non era la prima volta che faceva
tardi con Matt, e sapeva che non ci sarebbero stati problemi.
Si misero lì, sul divano,
spettacolo delle loro confessioni e del loro avvicinamento. Così, abbracciati,
affrontarono il doloroso argomento.
Fu Mimi, inaspettatamente, a
parlare per prima.
-Cosa ti ha detto Sora prima
che io arrivassi?-
-.................-
-Cosa ti ha detto?-
-Sei sicura di volerlo sapere?-
-Matt, ti prego.. io devo
sapere!!!! DEVI DIRMELO!!!!!-
-Stai tranquilla, ti dirò
tutto. Ma ora calmati, ti prego-
-Va bene, scusa.-
Passarono ancora minuti di
silenzio. Matt era indeciso. Sapeva che doveva dire la verità a Mimi, ma non
sapeva come l’avrebbe presa. Non sopportava vederla piangere, e non poteva
sopportare di essere il motivo del suo pianto. Eppure sapeva che la cosa giusta
da fare era una sola, e doveva farlo. Doveva raccontare tutta la verità, anche
se era una verità dolorosa.
-Va bene Mimi, ora ti dirò
tutto. Ma sappi che è una storia lunga, che non riguarda solo oggi...-
-Cosa vorresti dirmi? Come
sarebbe a dire che non è una storia che riguarda solo oggi?-
Mimi era confusa. Cosa stava
cercando di dirle Matt? La cosa che però di più la preoccupava era il suo
sguardo. Era diverso, era lontano. Non la stava fissando negli occhi, cercava
di evitare il suo sguardo.
-Matt che mi devi dire?-
-Una cosa che forse avrei
dovuto dirti prima, lo so, ma non potevo. Con te sto bene, adoro vederti
sorridere, non sopporto di vederti triste. Io amo il tuo sorriso, mi da una
gioia immensa vederti felice. Pero ti prego di una cosa, ascoltami fino in
fondo e poi, se potrai, perdonami. Ma fammi spiegare.-
-Matt mi stai spaventando! Cosa
sta......-
-Mimi, ti prego. Ora voglio
parlare io.-
Calo il silenzio. Mimi non
aveva paura, era terrorizzata. Non aveva mai visto Matt così serio. Aveva uno
sguardo che non gli aveva mai visto. Era severo, freddo, distaccato. Non era il
suo Matt, o almeno era un aspetto di lui che non conosceva. Però lei sapeva che
lui non avrebbe mai voluto ferirla. Perciò prese la sua mano e la strinse. Si
avvicino a lui e gli diede un bacio. Era il suo modo per dirle che si fidava, e
sapeva che lui aveva capito.
-OK, ora ti dico tutto. Io
sapevo che Sora era innamorata di me. Lo sapevo da tempo, precisamente da un
anno. Lo sapevo perchè era stata lei a dirmelo. Si, mi aveva confessato cosa
provava proprio sulla terrazza, un giorno normale. Io non sapevo cosa fare.
Volevo bene a Sora, le voglio bene anche adesso, ma come ad una sorella. Siamo
cresciuti insieme fin da piccoli, io lei e Tai. Eravamo un trio. E lo siamo
anche adesso, bene o male. Perciò quando mi ha detto cosa provava io non sapevo
cosa dirle. Le dissi che anche io le volevo bene, ma non come lo intendeva lei.
Le dissi che le volevo bene come ad una sorella, ma lei non capì. Mi disse che
stavo fraintendendo i miei sentimenti, che in realtà provavo un sentimento di
amore per lei. Mi baciò, così come a fatto oggi, all’improvviso, e io non
sapevo cosa fare. Ho provato ad allontanarla, ma non ci sono riuscito. Avevo
paura. E se avessi frainteso veramente i miei sentimenti? Quando si staccò da
me mi guardò e mi disse che prima di rifiutarla dovevo chiarirmi, e se ne andò.
Lo ammetto, ero confuso. Avevo sempre considerato Sora la mia sorellina, ma non
potevo dire che quel bacio non mi avesse lasciato qualche cosa. Solo che non
sapevo cosa fosse.-
Matt si interruppe un attimo.
Aveva sentito Mimi irrigidirsi mentre stava ascoltando la storia. Lui la prese
e se la strinse al petto, cercando di farle capire che lui era li, per lei,
solo per lei. Ma sapeva che doveva continuare il suo racconto.
-Ero così sorpreso per quello
che era successo che non mi accorsi subito che qualcuno era entrato nella
terrazza, fino a che non mi sono sentito chiamare. Eri tu! forse non te ne ricorderai,
ma mi sei apparsa così, inaspettatamente e non ho potuto fare a meno di pensare
quanto fossi bella. Eri stanca, lo vedevo, ma avevi un sorriso meraviglioso. Mi
hai chiesto cosa ci facessi là, e ti ho risposto che ero lì per pensare. Era
una mezza bugia, ma era vero che stavo pensando. Tu mi hai guardato in un modo
strano, e sei scoppiata a ridere. Eri così pura e sincera che mi hai
abbagliato. E lì ho capito che non ero innamorato di Sora, ma che ero
innamorato di te. Tu non ti sei accorta di nulla, anzi sei andata via poco
dopo, dicendomi che eri venuta solo per prendere una boccata d aria. Sei andata
via così. Non ci eravamo detti molto, ma in quel momento tu mi hai fatto aprire
gli occhi. Ero totalmente perso per te, io ero innamorato di te e l’ho capito
subito. Fu così che il giorno dopo ho detto a Sora che non potevo stare con
lei, perchè io la consideravo una sorella, e che ero innamorato di
un’altra. Non mi ha creduto.
Allora sono stato costretto e gli ho detto tutto. Le ho detto che ero innamorato
di te. Si e arrabbiata. Ha chiesto perchè, perchè tu e non lei. Io non glielo
ho saputo cosa dire subito. Ho solo detto che tu eri speciale! Lei è andata via
sconvolta, non mi ha parlato per alcune settimane. Ma era la verità. Io non
potevo stare con lei. Poi è successo quello che è successo. Ti ho vista correre
quel giorno e poi è incominciato tutto. Fino ad oggi Sora aveva ripreso a
trattarmi normalmente, ma oggi è stato diverso. Mi ha chiesto se potevo
accompagnarla di sopra un attimo, aveva una cosa di cui voleva parlarmi. Ha
detto che era importante, e l’ho seguita. Sapevo che tu mi stavi aspettando,
come ogni giorno, ma non potevo dirle di no.-
Matt fece un’altra pausa. Aveva
bisogno che Mimi fosse pronta per sapere il finale della storia. Quando lei lo
guardò negli occhi, Matt capì che doveva, che poteva continuare.
-Arrivati nella terrazza mi ha
chiesto cosa si provava. Io non riuscivo a capire. Lei mi ha guardato con uno
sguardo strano, che non ero riuscito a capire. Mi ha chiesto cosa si provava a
stare con la persona che si amava. Non sapevo cosa risponderle. Si mise a
ridere vedendo che non sapevo cosa dirle. Si e avvicinata a me e mi ha detto
che sapeva, sapeva di me e di te. Non era sconvolta, era solo ferita. La
capivo, in fondo tu sei la sua migliore amica, non deve essere stato facile per
lei, però mi ha stupito ancora di più quando ha detto che questo non la
fermava. Mi ha detto che non ti avrebbe fatto vincere, che io e lei eravamo
destinati. E per la seconda volta mi ha baciato. E poi sei arrivata tu e l’ho
vista felice quando ti ha visto soffrire. Era quello che voleva, farti sapere e
farti conoscere il suo dolore.-
-L’ho fatta soffrire Matt, l’ho
fatta soffrire-
-L’abbiamo fatta soffrire, io e
te. Non è ne colpa tua ne colpa mia. Io ti voglio bene Mimi, non posso farci
niente. Io voglio stare con te, e so che anche tu lo vuoi. E questo mi basta,
anche se questo vuol dire che resteremo noi due, non m’interessa.-
-Anche io ti voglio bene Matt,
e anche a me basti tu. Pero so che dobbiamo dirlo anche agli altri. È un loro
diritto sapere.-
-Vuoi dire che sei pronta a
dire agli altri di noi?-
-Si Matt, sono pronta. È giunto
il momento di dire tutta la verità-
E detto questo Matt non ce la
fece più. Si avvicino a Mimi e le diede un bacio carico di passione, desiderio,
amore, dolcezza e purezza. Era il bacio del loro amore.
-Voi sapete cosa sta
succedendo?-
-Calmati Tk, tra poco sapremo
tutto. Guarda stanno arrivando Mimi e Matt.. ma si stanno tenendo per mano?-
I digipresceli non sapevano cosa
pensare. Era stata convocata una riunione generale, inaspettata. Mancavano solo
tre persone all’appello: Mimi, Matt e Sora. Ma ormai stavano arrivando anche i
tre mancanti, e ora l’agitazione era al limite. Vedere arrivare Matt e Mimi
insieme mano nella mano aveva gettato un sacco di dubbi. L’unico che non
sembrava sorpreso più di tanto era Tai, che però ancora non sapeva bene la
situazione. Appena furono tutti riuniti, fu Mimi a prendere la parola.
Un respiro profondo, la stretta
nella mano di Matt ancora più salda, e poi, piano piano, tirando fuori la sua
voce disse
-Ciao ragazzi. Lo so che non
sapete perchè siete qui, ma è arrivato il momento in cui ogni cosa vi venga
spiegata. Tre mesi fa ho scoperto che mio padre aspettava un figlio da un’altra
donna.-
Calò il silenzio.
-Mio dio Mimi, perchè non ce lo
hai detto?-
Kari, sempre così buona e
dolce.
-Scusami Kari, scusatemi tutti
quanti. Ma non ce la facevo a dirvelo. Solo una persona sapeva quello che era
successo, perchè mi ha trovato, sconvolta, mentre piangevo. Mi ha preso con se
perchè ero svenuta, e mi ha portato a casa sua e mi ha curata. Matt non mi ha
mai lasciato da quel momento. Mi è stato vicino, mi ha fatto sentire di nuovo
protetta. E me ne sono innamorata. È la cosa più bella è che lui mi ricambia.-
Senza parole, senza fiato, i
ragazzi guardavano ora Mimi ora Matt sconvolti. Solo Tk sembrava avere ancora
un po’ di forza per parlare
-Tu stavi con Mimi e non mi hai
detto niente?-
-Non tutto quello che faccio ti
deve interessare Tk!-
-Tu stai con Mimi e non mi hai
detto niente? Tu e lei non avete detto niente?-
-Tk, ti prego. Non te la
prendere con tuo fratello. Sono stata io a non volere dire niente con nessuno
prima d’essere pronta io stessa di quello che provavo. E poi volevo che voi
tutti lo sapeste, insieme, come adesso.-
-Mimi, perchè devi sempre
essere così sincera?-
Era stato Tai a parlare. Aveva
ascoltato attentamente quello che la ragazza aveva detto e ora capiva un sacco
di cose. Capiva cosa era successo sulla terrazza, capiva e non poteva fare a
meno di pensare a quanto Matt fosse fortunato.
-Matt?-
-Si Tai?-
-Io non posso dirti che sono
felice per voi. Mimi mi è sempre piaciuta, e non posso fare a meno di pensare
che lei ha scelto te e non me. Però rispetto la sua scelta, ma ricordati: falla
soffrire, e non rispondo più di me!-
-.....Contaci Tai! Non la farò
soffrire, e se lo faccio, sei autorizzato a picchiarmi!-
Si guardarono e si sorrisero.
Erano amici, migliori amici e si volevano bene. Mimi non poteva fare a meno di
pensare che loro erano fortunati, ma la sua prova non era ancora finita. Doveva
parlare con Sora, e lo doveva fare subito. Il momento della battaglia finale
stava arrivando, e il destino della loro amicizia era ancora tutto da decidere.
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Ciao a Tutti. Come promesso
oggi pubblico anche questo capitolo, anche per farmi perdonare. Non credo che
nei prossimi giorni riuscirò a pubblicare ancora, ma manca ancora un capitolo,
il capitolo finale. Scusate se vi lascio così in suspance, ma non potevo non
fare finire il capitolo così. Un bacio grandissimo dalla vostra Juls e alla
prossima=)
Grazie ancora per i
meravigliosi commenti ragazze, grazie di cuore =)=)
KissKiss
Alla prossima, Juls