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Autore: RobyLupin    21/04/2009    6 recensioni
[RoyAi]
[SPOILER del capitolo 94 anche nell'introduzione.]
“Non credo di essere degna della sua fiducia come pensava, signore. [...] Non ho fatto il mio dovere.”
[...] “Nemmeno io.”
“Era uscito dal tracciato, signore.”
“Lo so.”
“L’ho minacciata.”
“Lo so.”
“Non ho tenuto fede al mio impegno.”
“Te ne sono grato.”
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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A Liz, perché mi ero ripromessa che, nel bene o nel male, la mia prima RoyAi sarebbe stata per lei. E poi, è anche colpa sua se questa storia è nata, e per molti motivi. Che si prenda le sue responsabilità, e che diamine! ù-ù

xD

 

 

 

 

By My Side

 

Riza prese i fogli sulla sua scrivania e li pareggiò, fissandoli poi per qualche attimo in silenzio. Sospirò leggermente, posandoli nella valigetta aperta accanto a lei: molte cose erano cambiate radicalmente negli ultimi giorni, e le sarebbe servito tempo per abituarsi.

Un bussare leggero alla porta la distrasse dai suoi pensieri. Si voltò automaticamente, borbottando un "Avanti" appena accennato. Scattò sull'attenti quando l'uomo entrò nella stanza.

"Colonnello."

"Tenente." Le fece un cenno con la mano e lei sciolse la posizione, riprendendo a sistemare i documenti sulla sua scrivania. Poteva quasi sentire gli occhi del Colonnello sulla sa schiena, ma non sarebbe stata lei la prima a parlare.

"Tenente... ?"

Riza si bloccò, indecisa, quindi si morse il labbro e si voltò di nuovo. Roy fissava il pavimento, a disagio.

"Sì, Colonnello?"

"Per quello che è successo durante lo scontro con Envy..."

Riza assottigliò gli occhi, quindi abbassò lo sguardo.

"Sono desolata, Colonnello."

Roy alzò finalmente gli occhi, fissandola confuso.

"Come?"

"Non credo di essere degna della sua fiducia come pensava, signore." Continuò lei. "Non ho fatto il mio dovere."

Roy accennò un sorriso. "Nemmeno io."

"Era uscito dal tracciato, signore."

"Lo so."

"L'ho minacciata."

"Lo so."

"Non ho tenuto fede al mio impegno."

"Te ne sono grato."

Riza lo guardò senza parlare, e Roy sorrise di nuovo.

"Sono io a dovermi scusare, Tenente: ho perso il controllo e ho quasi rovinato tutto quello per cui abbiamo lavorato fin'ora. Temo di essere un completo idiota, mi spiace."

Riza si limitò a guardarlo, almeno apparentemente distaccata.

"Come va la ferita?" chiese lui alla fine, a disagio.

Riza gettò un'occhiata alla spalla.

"Il medico se n'è già occupato, signore. Sarà nuovamente a posto in pochi giorni."

"Bene, allora."

Riza vagò per la stanza con lo sguardo, senza sapere cosa dire. Gli occhi di Roy, invece, finirono sui fogli che aveva in mano. Aggrottò le sopracciglia.

"È una richiesta di congedo quella che hai in mano o sbaglio, Tenente?"

Riza sussultò appena, osservando distrattamente i documenti che aveva in mano.

"Beh, direi di sì, Colonnello." Sbatté le palpebre un paio di volte, quindi riportò la sua attenzione sul suo superiore: la guardava con un'irritazione nemmeno troppo celata. "Perché?" chiese infine.

Roy non rispose. Le si avvicinò, la fronte sempre aggrottata. Lo osservò piazzarsi a un passo da lei, fissandola negli occhi con aria truce e sfilandole velocemente la pratica di mano. Lei tentò di protestare, ma un'occhiataccia la bloccò.

Roy studiò i fogli per qualche minuto, quindi chiuse gli occhi e li stracciò con gesto deciso.

"Colonnello! Ma che... ?"

Roy la interruppe di nuovo con un gesto della mano. Riza lo fissò in silenzio per pochi, lunghi istanti, mentre gettava i pezzi di carta nel cestino e schioccava le dita guantate per farli bruciare. Quindi lui sospirò e la guardò; aveva un'aria decisamente abbattuta.

"Ti ho già chiesto scusa, vero, Tenente?"

Riza era ormai seriamente confusa.

"Sì, signore." Alzò un sopracciglio. "Ma non vedo cosa c'entri questo con la distruzione della richiesta di congedo."

Roy abbassò gli occhi, quindi si morse il labbro e si passò una mano tra i capelli, imprecando tra i denti.

"So di averti deluso, Tenente. Ma non credi che il congedo sia... troppo?"

Riza lo guardò sorpresa.

"Come, signore?"

Roy non rispose, ma non le ci volle comunque molto per fare due più due. Il risultato di tale operazione fu semplice e, tutto sommato, prevedibile.

"Pfff... pfff... Ahahah!"

Riza si poggiò di schiena al tavolo, cercando di sostenersi. Roy la guardò senza parole.

"Tenente!" sbottò, offeso nell'orgoglio.

"Mi... Mi scusi, signore." Borbottò lei, cercando di calmarsi. "Credo ci sia stato un malinteso." Il sopracciglio destro di Roy svettò in alto, e Riza sfoderò un mezzo sorriso dal sapore decisamente ironico. "Le pratiche non erano per me."

"Ah, no?" la sua mascella parve volersi staccare per cascare a terra di schianto; Riza negò col capo.

"Li stavo portando a Edward, signore. Stavo pensando che, ora che il suo scopo è ormai stato raggiunto, vorrà liberarsi della divisa. Non crede anche lei, Colonnello?"

Roy si sistemò nervosamente il colletto dell'uniforme, fissando insistentemente il pavimento e schiarendosi la gola con fare nervoso.

"Sì, forse hai ragione, Tenente."

Riza ghignò apertamente.

"Stavo giusto per portandoglieli quando lei è entrato, signore. Ma, se avessi saputo che la... presenza di Acciaio nell'esercito è così importante per lei, mi sarei ben guardata dal prendere l'iniziativa."

Roy alzò gli occhi, guardandola a metà tra lo scioccato e l'offeso. Fu solo dopo aver notato la sua espressione che sbuffò, contrariato.

"Oh, finiscila, Riza!"

Lei ridacchiò.

"La prenda come una piccola rivincita da parte di uno dei suoi più importanti subordinati," lo prese in giro, voltandosi e recuperando il modulo che aveva preso di riserva.

Sentì l'uomo dietro di lei sospirare pesantemente, e sorrise quasi senza accorgersene.

"Non ero propriamente in me in quel momento, Tenente. Mi pare avessimo già chiarito questo punto."

"Ribadire certi concetti non fa mai male. E poi, non deve certo giustificarsi con me, Colonnello: ora che so del profondo affetto che la lega ad Acciaio comprendo perfettamente che noialtri non avevamo speranze."

"Non è esattamente lui che avrei nominato come mio favorito, dovresti saperlo." La interruppe; Riza rimase in silenzio, aspettando che continuasse.

"Rimarrai al mio fianco quindi, Tenente?"

Riza si voltò, fissando gli occhi nei suoi.

"Mi pare ovvio, signore." Proferì, senza perdere il contatto visivo. "Crede che potrei mai lasciarla indietro?" quindi sfoderò nuovamente quel mezzo sorriso ironico. "E poi, non mi pare che abbia ancora raggiunto il suo obiettivo."

"No, a quanto pare," confermò, indicando i gradi con l'indice. "Ma, a questo punto, non credo ci vorrà molto. Ora sono uno degli eroi che ha sventato la congiura degli Homunculus, no?"

"Direi di sì."

"Quello però che volevo sapere, Tenente," riprese, continuando a fissarla negli occhi. "Non era se continuerai a guardarmi le spalle. Era se rimarrai al mio fianco."

Riza ricambiò lo sguardo, quindi socchiuse gli occhi e le sfuggì un sorriso.

"Sì."

 

 

 

 

 

Dopo averne tradotte tante, ecco a voi la mia prima RoyAi! Finalmente! *O*

X°D

Sì, beh, non che sia questa gran cosa, lo so. XD Anzi, è proprio orrenda; non credo di essere molto portata per il fandom, ma vabbé, apprezzato il tentativo e chiudete un occhio. XD Solo che, dopo la disperazione che ho visto in giro dopo l'uscita del capitolo 94, non potevo non scrivere nulla: ragazzuole, su con la vita e pensate positivo! Vedrete che andrà a finire bene! XD

Scusate ancora per ‘ste obbrobrio, ma non temete: salvo strane congiunzioni astrali, rimarrà un caso isolato. XD

Besos^^

  
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