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Autore: Asayuna    14/07/2016    1 recensioni
Continuo della one-shot: "Tu mi piaci proprio, Vi"
"3 secondi. In tre secondi realizzai la situazione."
[VixCaitlyn]
!PUO' CONTENERE SCENE LGBT!
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Caitlyn, Vi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'VxC, what a ship'
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« Hai trovato treccina blu?! » urlò Vi, sbattendo i suoi guantoni hextech sul tavolo.

« Ragazzona, il tavolo mi serve, in realtà... » le risposi, guardandola infastidita dalla sua stupidità. Beh, l'amavo, ma mica per tutto.

« Già, già... Scusa » disse lei, alzando le mani.

"Più una sfida, che una scusa", pensai, sedendomi sulla sedia accanto al quasi-tavolo, ormai. « Non so se posso fidarmi... ha tutta l'aria d'essere un'imboscata, Vi »

« Qualunque imboscata viene sbaragliata dai miei guantoni, Cupcake. Basta un pugno e tutto si risolve » esclamò, sorridendomi.

Sbuffai, lanciandole un'occhiataccia « La forza non è tutto, ragazzona ».

« Dov'è la ragazza, Caitlyn? » mi chiese, guardandomi. Dapprima arricciai le sopracciglia, dopotutto, non mi chiamava spesso per nome. Inoltre... Il suo sguardo era così serio, deciso, ardeva di passione. Certo che faceva sul serio.

"Mi fionderei proprio sulle tue labbra..." pensai. E, quando metabolizzai il mio perverso pensiero, arrossii di brutto, alzando un paio di scartoffie e facendo finta di leggere un qualche sorta di fascicolo per non farmi vedere. Tossii, e iniziai a dire: « Abbiamo trovato un messaggio. A giudicare dal tipo di terreno ritrovato sulla carta, è una zona... A nord-est di Piltover. Una catena montuosa. Lì pare che si sia anche avvistata miss... » vidi il fascicolo abbassarsi, e Vi guardarmi « ... Treccina... »

« Cupcake », mi chiamò. Dal suo sguardo, sembrava volesse azzannarmi. E non in senso buono.

"Mi ha... letto il pensiero...?", subito andai a pensare. « ... Sì? » risposi, titubante.

« Quel fascicolo è al contrario » mi disse, ridendo sotto i baffi. Poi mi prese il mento con due dita, e mi baciò. Nulla di speciale, solamente poggiò le sue labbra contro le mie. Però... avvertii questa sensazione di calore invadere tutto il corpo, e quello che inizialmente doveva essere un semplice bacio io lo trasformai in qualcosa di più. Le afferrai la nuca, affondando sempre più le mie labbra nelle sue, cercando la sua lingua. E lei mi capì al volo, alzandomi in braccio e spingendomi delicatamente sul tavolo, dandomi ciò che desideravo, lei. E non mi accorsi che la stazione di polizia era un po' troppo silenziosa.

E poi...



Tre secondi. In tre secondi realizzai la situazione.

Uno: La stazione era praticamente in rovina. Sentivo grida lontane, e un grande e assordante fischio nelle orecchie. "Un'esplosione...", andai subito a pensare.

Due: Vi. Ferita alla spalla, non era niente di serio, anzi. Ma il suo sguardo... Il suo viso... era terrorizzata. Ma da cosa? Eppure... guardava solamente me.

Tre: ... Il problema ero io. E lo capii appena iniziai a vedere Vi con una leggera tonalità di rosso. L'odore della polvere non era abbastanza forte da stordirmi. Sentivo il calore del sangue, del mio sangue, scorrere sulla mia fronte e a scendere.

Vi mi diceva qualcosa, urlava forse, ma io non la sentivo, le orecchie completamente ovattate. E le sue lacrime mi fecero sentire peggio, sempre peggio.

Aprii la bocca, uscì solo un lieve lamento.

"No, cazzo, no!" pensai, come se tutto ciò nella mia testa potesse raggiungerla. Ma non era così.

Mi prese delicatamente, appoggiando la mia testa sulla sua spalla. Chiusi gli occhi. E pensai “Basta lottare. Basta”.







« Caitlyn... » sussurrai, vedendo la mia piccola Cupcake lentamente chiudere gli occhi. Mi venne ancora una volta da piangere.

"Come cazzo è successo?!" pensai. Piuttosto, urlai nella mia mente. Guardai attorno a me, qualsiasi dettaglio mi sarebbe bastato. E lì lo vidi. Sul cappello della mia partner, in lontananza. Un capello lungo e blu. Un fottutissimo capello blu.

Digrignai i denti, stringendo forte Cait fra le mie braccia. "È stata lei. La Mina Vagante."

Alzai lo sguardo, ero furiosa. Piano piano assemblavo i pezzi, metabolizzavo ciò che mi circondava: odore di polvere, detriti, piccoli solchi nel terreno.

"Piccoli solchi... Non è stato il suo razzo, allora, a creare tutto questo. Ma le sue granate."

Bingo. Non erano danni così pesanti, inoltre noi saremmo già dovute essere all'altro mondo, in tal caso. Erano granate... messe abbastanza sotto terra da ferirci e non ucciderci.

"E Cait... Cait era più vicina al terreno. E si è presa tutto il colpo per me."

Vidi i vigili del fuoco entrare nella ormai semi-distrutta stanza, urlando aiuto a chissà chi fuori la ormai decadente struttura. Sentivo il flebile respiro della mia Cupcake sull'ancora sana spalla, era viva, grazie a Dio. Strinsi i denti più forte che potei.

« Desidererai che i giochi siano finiti quando metterò le mani su di te! » urlai, come per minacciare una persona che, probabilmente, non era neanche lontanamente lì.

 

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