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Autore: alberodellefarfalle    14/07/2016    1 recensioni
Boh, si può cominciare una presentazione con un Boh? Io avrei voluto intitolarlo così questo slancio di pazzia. Perchè si tratta di pazzia. Solo che a volte vorrei che la vita reale somigliasse almeno un poco a quello che invento.
Parliamo della storia (storia, nemmeno so se lo è). Scritta in un modo che non avevo mai usato, un dialogo, solo quello, tra due ragazzi. Lui bello e figo e, che ve lo dico a fare, sicuro e sfacciato, lei testarda e capace di tenergli testa. Un dialogo, un caffè, un tuffo a mare.
Buona Lettura.
PS Se conoscete un bravo psicologo, potrei essere la paziente perfetta.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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UN TUFFO

Avevo pensato di inserire le battute di colori diversi, ma poi mi sembrava una cosa idiota, quindi ho deciso solo di mettere LUI/LEI all'inizio, poi si alternano, una battuta ciascuno. Spero si capisca, non ne sono nemmeno sicura.

 

(LUI) - E tu sempre qua stai?- 
(LEI) - Devo ritirare un esito.- 
- Niente esame?- 
- Niente esame.- 
- L'altra volta è andata bene, quindi?- 
- Si, per fortuna. Una bocciatura mi è bastata.- 
- E allora bisogna festeggiare. Caffè?- 
- Prima devo fare il mio dovere.- 
- Devi andare in fondo a destra. Io ti aspetto qui.- 
- Non ti ho ancora detto di si.- 
- Vorresti rifiutare?- 
- Non ti ha mai detto di no nessuno?- 
- Vai, ti aspetto qui.- 
- Solo perchè sono felice del voto.- 
 
***
 
(LUI) - Non si può prendere il caffè macchiato.- 
(LEI) - Si che si può.- 
- Sacrilegio- 
- Esagerato.- 
- A Napoli ti caccerebbero da un paio di posti.-
- Non siamo a Napoli.-
- Lo so.-
- Come ti trovi qui?-
- Bene, più o meno. La città mi piace, in fondo, anche con tutti i suoi difetti, faccio quello che voglio, ma casa mi manca.-
- Non deve essere facile lasciare casa, la famiglia, gli amici, l'amore.-
- Per quello ci ha pensato lei.-
- Mi spiace.-
- A me non più.-
- Tu lo sai, vero, che non ci siamo mai presentati?-
- Io il tuo nome lo so. Tu il mio lo sai?-
- Come fai a saperlo?-
- Ero presente all'appello.-
- Vero.-
- Mi hai notato, allora.-
- Cosa farai per le vacanze?-
- Non cambiare argomento.-
- E chi ha cambiato argomento?-
- Furba.-
- Lo so.-
- Presuntuosa.-
- Ha parlato.-
- Torno a casa.-
- Quando?-
- Ne avrò ancora per un poco qui. Tu?-
- Torno a casa anche io.-
- Non sei di qui?-
- No, montagna, a due ore da qui e dal mare.-
- Non ti piace?-
- Io l'adoro, ma d'estate avere il mare vicino sarebbe bello.-
- Ma hai la neve d'inverno?-
- Si ed è bellissimo. E paesaggi bellissimi e profumi bellissimi e cibo buonissimo.-
- Sei costretta ad invitarmi.-
- Quando vuoi.-
- Con la neve, così andiamo a sciare.-
- Aia, nota dolente.-
- Non sai sciare?-
- Non sono brava con queste cose d'equilibrio.-
- Sei montanara e non sai sciare, sai nuotare allora.-
- Insomma.-
- Nemmeno quello.-
- Ei, sono goffa, impacciata e terribilmente terrorizzata da qualsiasi cosa possa mettere in pericolo la mia giovane vita.-
- Vieni a mare con me, ti insegno io.-
- Mi prendi in giro?-
- Perché dovrei?-
- Mi stai invitando veramente?-
- Vuoi l'invito scritto?-
- Non credo di volere accettare.-
- Perchè?-
- Perchè non credo di essere pronta per la prova costume, perchè sei troppo carino perché io venga a mare con te, perchè sarei in imbarazzo, perchè non voglio rischiare la vita. Vedi, non sto trovando nessuna nota positiva che mi faccia dire di SI.-
- Hai detto che sono carino.-
- Non è un punto a tuo favore.-
- No?-
- No. Vedi, forse, se fossi un'altra, lo troverei come punto a tuo favore, ma io no. Credi che io sia il tipo che dice di SI a tipi come te? Credi che mi basti un battito di ciglia, due occhi belli e un sorrisino per farmi crollare?-
- Tipi come me? Che tipo sarei?-
- Guardati ... un tipo come te.-
- Ti terrei la mano per tuffarci insieme.-
- E questo dovrebbe convincermi?-
- Si, perchè non lo proporrei a nessun'altra.-
- Non ne sono convita, mi sembri un incantatore.-
- Di serpenti?-
- Forse.-
- A chi ti riferisci?-
- Lo sai.-
- Forse no.-
- O forse si.-
- Tu sembri saperlo.-
- Le voci corrono, qualcuno si fa sfuggire segreti, qualcuno si pavoneggia.-
- Sapevo che non potevo fidarmi.-
- Hai appena ammesso.-
- Non ho peccato.-
- Vero.-
- Mi stai dando ragione?-
- Forse.-
- Una sola volta: avevo appena rotto con la mia ex e so che non è una giustificazione. Non mi piace.-
- Lei sostiene altro.-
- Vuoi credere a lei e non a me?-
- Non lo so.-
- Dimmi di si.-
- Non lo so.-
- "Non lo so" è meglio di no.-
- Scemo.-
- Lo sono, a volte.-
- Concordo.-
- Vieni a mare con me.-
- Trova dei punti a tuo favore e forse potrei accettare. Adesso devo andare.-
 
***
 
(LEI) - Non so ancora come mi hai convinto?-
(LUI) - Faccio l'elenco? Sono bello, sono figo, ti insegno a nuotare, c'è il sole, ti ho dato un passaggio in moto, il mare è bellissimo, ci tuffiamo insieme, ti tengo la mano.-
- Per cominciare: sei presuntuoso; secondo: so nuotare.-
- Bugia.-
- Galleggio e nuoticchio, ok?-
- Ok. Non credi stiamo parlando troppo? Il mare ci aspetta.-
- So che me ne pentirò.-
- No che non te ne pentirai.-
- Credo di si.- 
- Mai a essere d'accordo, noi due.-
- Vero.-
- Mi piace il tuo costume, il blu ti dona.-
- Adulatore.-
- Adulatore è meglio di incantatore di serpenti.-
- Punti di vista.-
- Hai scelto il colore in abbinamento ai miei occhi.-
- Presuntuoso.-
- Ripeti le battute e adesso dobbiamo andare. Pronta?-
- Mai.-
- Ci sono io. Mano, prego ... 3 ... 2 ... -
- Tanto moriremo tutti.-
- Quanto sei divertente e citare Atlantis non ti salverà.-
- Lo conosci?-
- 3 ... 2 ... non fermarmi ... 1 ... VIA.-
E ci tuffammo. Lui non mi lasciò mai la mano. Riemergemmo dal mare cristallino e scoppiammo a ridere, come due ragazzini, come due scemi. Non pensavo mi sarei sentita così a mio agio con lui, con un tipo come lui. Era bello, come pochi ragazzi, era figo, era presuntuoso, era un adulatore, ma era anche molto altro e mi stava concedendo di scoprirlo, anche se ci conoscevamo appena, anche se avrebbe potuto non fidarsi. 
E ridevamo. 
Poi si bloccò, mi scostò i capelli incollati al viso, mi guardò come se fosse capace di leggermi dentro e mi baciò. E io mi lasciai baciare, incapace di rifiutare, incapace di tirarmi indietro. Perché era quello che volevo sin dalla prima volta che l'avevo visto, perché, alla fine, ero come tutte quelle che cadevano ai suoi piedi ... o forse no. 
Mi lasciai coinvolgere sperando di non sbagliarmi su di lui, sulle sue intenzioni e su di me.


 
TaTaTa ... spero non sia troppo idiota come cosa. Essere sotto esami mi fa male, si sa.
Spero di avervi strappato almeno un sorriso.
Spero vi piaccia.
Spero si capisca.
Mi piace mettermi alla prova.
Passate a leggere la mia long, vi preeeeeeegoooooo (quanto sono idiota), si chiama "UN PRINCIPE SOTTO COPERTURA", mi sto impegnando molto, ma non ha tanto successo. Ho bisogno di voi e, tranquilli sto sul serio scrivendo il quarto capitolo (sono quasi emozionata).
Un bacio, buona cena e perdono per la pazzia.
  
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