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Autore: laughxthey    14/07/2016    3 recensioni
-Solace! Che diamine stai facendo alla mia finestra a quest'ora?!- esclamò, non troppo forte per paura di essere scoperto.
-Alla fine ti sei svegliato Raggio di Sole; sono dieci minuti che continuo a lanciare sassi alla tua finestra- rispose, guadagnandosi un'alzata di occhi dal moro. -Ad ogni modo, sono qui per farti una sorpresa-
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico/Will
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un noiosissimo pomeriggio d'autunno e un Nico annoiato si aggirava per le strade di Brooklyn alla ricerca dell'indirizzo datogli dal padre.

Perché ho accettato, pensò. Avrei potuto rifiutare e adesso sarei nella mia cabina tra le braccia di Will, sbuffò e una nuvoletta di vapore uscì dalle sue labbra.

Suo padre, il dio degli Inferi in persona, aveva affidato a lui il compito di ritirare uno stupido braccialetto per Persefone. Non era certo una cosa normale per un dio potente come Ade, ma, davanti alle implorazioni (e capricci) della moglie divina, non aveva resistito. Un così illustre personaggio però, non poteva certo andarsene in un negozio per comprare uno stupidissimo pezzo di bigiotteria, che figura ci avrebbe fatto agli occhi dei fratelli? Così aveva deciso che la persona più adatta era proprio suo figlio; si era appostato fuori dalla cabina tredici e, appena Nico ne era uscito, aveva iniziato ad implorarlo; si era anche messo in ginocchio! Di fronte a quella scena il figlio non aveva saputo resistere: si era messo a ridere e aveva accettato l'incarico.

Erano diversi minuti che il re degli spettri stava cercando la gioielleria indicatagli dal padre, ma non riusciva ad orientarsi in quel posto; c'era qualcosa di strano. Avvertiva una strana sensazione, una potenza diversa da quella di Manhattan, quasi come se il potere degli dei olimpici lì non contasse.
Perso nei suoi pensieri andò a scontrarsi con un ragazzo che stava passeggiando mano nella mano con una ragazza.
-Oh. Scusa, non stavo guardando dove andavo- si giustificò Nico.
-Non ti preoccupare amico, sembri perso, ti serve aiuto?- il figlio di Ade ringraziò mentalmente gli dei e annuì: -Devo andare in una gioielleria per ritirare uno stupido braccialetto per conto di mio padre solo che non riesco a trovarla!- sbuffò esasperato
L'altro si mise a ridere. -Non ti preoccupare ti aiutiamo noi. Hai l'indirizzo?- Nico annuì e gli passò foglio.

-Sei fortunato, è qui vicino, vieni.- il re degli spettri sussurrò un "Zeus, grazie" e si affrettò a raggiungere i due.

-Oh a proposito, io mi chiamo Walt e questa è la mia ragazza, Sadie-
-Nico- e strinse la mano che l'altro gli stava offrendo
-Non sei di molte parole eh?- Nico si limitò a scuotere le spalle.
Quando lasciò la mano di Walt, Nico avvertì una strana sensazione, quasi come se l'altro in qualche modo appartenesse al suo mondo. Un lampo di sorpresa si face largo anche sulla faccia di Walt. Quindi non sono l'unico ad aver avvertito qualcosa di strano, pensò il figlio di Ade.

-Bene Nico, da dove vieni?-
-A dire il vero non da molto lontano, vengo da Manhattan anche se non la conosco ancora bene- e in parte era la verità. Le poche volte che ci era stato era per andare da Percy, per il resto era sempre rimasto al campo e, precedentemente, a Las Vegas.
Walt e Sadie annuirono.
-Ti sei trasferito da poco?- chiese quindi la ragazza
-Diciamo che la maggior parte del tempo la passo a Long Island- negli occhi di Sadie balenò un'espressione di sorpresa che svanì poco dopo, sostituendosi ad un sorriso.

Ma cosa ha di strano la gente qui?!, si chiese stranito Nico.
A Nico squillò il telefono; Annabeth e Will avevano insistito perché ne avesse uno in caso si fosse perso, lui aveva risposto dicendo che avrebbe potuto usare i viaggi nell'ombra, ma dopo l'occhiataccia del fidanzato ci ripensò e accettò.
-Pronto- disse secco -Ciao Will, no sto bene, non ti preoccupare. Sì ho mangiato e sono ben coperto, sì, ciao, a dopo e no, non giocherò con Percy a trova il segugio. Ciao.- chiuse la chiamata e vide che Walt e Sadie lo guardavano interrogativi, ma soprattutto divertiti.

-Ahem, scusate- sussurrò imbarazzato Nico -Era un mio am- ehm il mio ragazzo. È leggermente protettivo.-
I due risero e ripresero la camminata che era stata interrotta dalla telefonata.
-E chi è questo Percy di cui parlavi?- chiese Sadie per fare conversazione
-È un amico. Da quando Annabeth, la sua ragazza, è via per motivi di famiglia non fa altro che chiedere a tutti di partecipare a stupidi giochi per passare il tempo-
Le parole del moro scaturirono una risata generale che fece guadagnare loro occhiatacce dai passanti.
Fecero qualche metro, poi Sadie si arrestò di colpo, un'espressione sorpresa sul volto.
-Nico, tu hai detto che passi molto tempo a Long Island giusto?- un Nico confuso annuì
-E che hai un amico che si chiama Percy il quale ha una fidanzata che si chiama Annabeth?-sempre più confuso, Nico annuì di nuovo.

Gli occhi della ragazza si strabuzzarono -Oddio non ci credo. Avevamo stabilito di tenere lontano i nostri mondi. Questa non ci voleva- Sadie iniziò a blaterare e ad un certo punto iniziò ad imprecare in una lingua che Nico non conosceva, non sembrava neanche una lingua attuale.

I due ragazzi si scambiarono un'occhiata confusa, Walt sembrava a disagio.
-Sadie, calmati. Cosa succede?-
-Cosa succede? Che voi due- puntò il dito contro il Nico e Walt -non avreste mai dovuto incontrarvi. Avevamo stabilito così quando ci siamo visti l'ultima volta. Niente più contatti, tantomeno messaggi e telefonate per via dei mostri-
A quelle ultime parole il figlio di Ade esclamò: -Siete dei semidei?!-
Sadie rise: -Più o meno. Siamo dei maghi e seguiamo il cammino degli dei, ma non abbiamo sangue divino nelle nostre vene. Voglio dire, mio padre è Osiride, ma quella è un'altra storia-

-SADIE!- Walt era confuso -Cosa succede? Per quale motivo stai raccontando queste cose e cosa diamine è un semidio adesso?-
Nico non prestò attenzione a Walt e disse: -Osiride? Quindi gli dei egizi esistono, ecco perché sentivo un'energia diversa in questa zona! Qui non c'è il potere degli dei olimpici!-

Walt era sempre più confuso e chiese spiegazioni. Sadie si trovò costretta a raccontare ai due ragazzi dell'incontro con Percy e Annabeth e Nico spiegò a Walt la storia dei semidei e degli dei greci.

-Quindi sei in parte mortale e in parte dio. Figo. Chi è il tuo genitore divino?-
-Ade, il signore degli inferi.- Walt rise -Non ci credo.- e da lì i due si persero in una fitta discussione dove il ragazzo spiegò a Nico la sua "situazione" con Anubi lasciandolo decisamente basito.
-Quindi tu e Anubi ehm...siete la stessa persona?-
-Bella domanda, ma temo che nemmeno io sappia darti una spiegazione esatta senza confonderti più di quanto tu lo sia già- rispose divertito Walt.
Nico annuì e riprese la conversazione: si misero a parlare degli dei, del mondo sotterraneo e dei loro poteri, ridendo e scherzando. Non si accorsero nemmeno che Sadie era dietro di loro che li guardava sbalordita, cercando disperatamente il suo cellulare nella borsa.

-Ciao, lo so che non dovrei chiamarti- disse in tono di scuse per poi tornare seria -Ma, Annabeth, abbiamo un problema.-

   
 
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