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Autore: Dragon Woman    15/07/2016    3 recensioni
''Verrà la morte e avrà i tuoi occhi''
Carol sa quali occhi vedrà quando il suo cuore cesserà di battere?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carol Peletier
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                        Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
 
‘’Verrà la morte e avrà i tuoi occhi’’
Ti guardavo indugiare nell’ombra, nascosto fra le piante, intento ad osservare un cervo morire, sotto lo scoccare della tua balestra. Ti guardavo riporla. Steso ai tuoi piedi il cervo sembrava più piccolo, in questo mondo di morte che faceva ancora di te un assassino. Di tutti eri il più selvatico: un cane cresciuto lontano dall’amore. Ci portavi quel cervo, lo condividevi e cenavi con noi, il cane dopo molto tempo aveva scoperto che c’è sempre un qualcuno pronto ad amarci e che era sempre la cosa più importante. Guardavo quegli occhi da tutto il giorno. Giuro, erano più chiari qualche ora fa. Magari i miei erano consumati a forza di osservarti, non lo senti? Lo sto facendo da ore. Poi mi ricambiasti anche tu,ma fu solo un istante, ed io tolsi lo sguardo.
Lo stomaco bruciava e la testa pulsava alla follia . Morire sarà così?

 
‘’questa morte che ci accompagna,
dal mattino alla sera, insonne,
sorda,come un vecchio rimorso,
o un vizio assurdo’’

Pensare a lei mi fa ancora tremare in giù i lati della bocca. Avrà avuto freddo sola nel bosco? O magari è morta presto. La penso tutte le volte che guardo la coda bionda di Beth, o un bambino che gioca. O una bambola di pezza. Amore puro, morto fra le foglie. Risorto per rendermi più forte. Quando la incontrerò, con un morso sul collo, o le rughe, o un proiettile in corpo, le parlerò di Daryl. Lo so, u po’ le faceva paura ma anche ridere, come quella volta al CCM che le scompigliò i capelli. Lo hai sentito, bambina mia? Correva per te nel bosco, tu non lo sai,  nemmeno lui, ma quelle notti i ha fatto da padre. Ha fatto da marito quando sei uscita da quel fienile. Quando le mie gambe non hanno retto. Quando la morte mi ha salutata, ricordandomi che lei è più forte anche di Rick.

‘’I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio’’

Parlava con lo sguardo, quell’uomo taciturno. Nascondere le cinghiate sulla schiena non è stato facile, ma io le ho viste comunque. Vorrei baciarle e sentire che svaniscono. Amarti come non sono mai riuscita a fare. E invece ci guardiamo ancora e ci medichiamo le emorragie della psiche con un po’ di solidarietà. Ho imparato a parlare la lingua di quell’azzurro che hai negli occhi. Il lago, accanto alla casa dei miei nonni dove infilavo i piedi da bambina per refrigerarmi nei giorni d’estate, ci scommetterei, era dello stesso colore. E quando piangi ho paura che non torneranno mai vividi così. Tuo fratello è morto e sei tu che adesso strilli il nome di Sophia correndo verso il fienile. Valoroso uomo, io parlo la tua lingua di silenzi logorroici e amori mai confessati.


‘’Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla’’

Ho ucciso per te. La morte stava consumando la prigione dall’interno. E’ stato egoistico e ancora non rimpiango di aver evitato di vederti su un lettino con un taglio nella tempia.
Ogni minuto dopo quel crimine l’ho passato a bearmi della tua vitalità, anche mentre scavavi le fosse per quelle due anime che avrò sulla coscienza. E’ questo il problema? Sono diventata il sicario del fato? Mi guardo e vedo un fantasma che semina terrore celandosi. Sono una falena che si mimetizza con il grigio di questa prigione, e tu sei il gatto che guarda quando io sbatto contro il neon come una pazza. Vuoi mangiarmi? O giocare con me? Come hai reagito quando quel giorno non tornai a casa? Hai pianto come anche io feci , addosso al volante di quella macchina rubata? Ebbi aura di non rivedere quel bel gatto curioso e taciturno che mi guardava fare cose stupide. Anima saggia. La speranza oramai è morta? O forse è semplicemente impotente davanti a una vita consumata dagli sbagli?


‘’Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.’’

Amy, Jim,Jaquie,Sophia,Dale, Jimmi, Patricia, T-Dog, Lori ,Axel, Merle, Andrea, David, Karen, Hershel, Bob, Tyreese, Beth. Eravamo sotto ad un tetto fino all’altro ieri, davanti ad un camino caldo che mi accarezzava il naso da lontano, ma la lista a cui pensavo già sapevo che si allungherà prima o poi. Prego che sarà il mio nome il prossimo piuttosto che il tuo; che è fatto per essere urlato prima di un orgasmo, o da un amico che ride a ciò che fai detto, o da uno dei bambini della zona che ti abbraccia mentre ti vede tornare da una spedizione. Come il tuo sguardo è fatto per guardare lontano, dentro al bosco o sulla vedetta. Il mio quando si spegnerà ti vedrà venirmi incontro. Questo lo so. Non so dirti se mi dirai ‘’mi mancherai’’ o ‘’ti aspettavo’’ ma ti vedrò. Come quando entrasti nel bagno mentre mi truccavo, e sbuffando te ne andasti, o mentre mi ammonisti per quella sigaretta d troppo. O quando parlando di Sophia mi dicesti che eri con me accanto al mio cuore. Ed adesso, stesa su quel selciato, ferita alla gamba e al braccio ripenso a tutto ciò che non ci siamo detti se non facendo l’amore con gli occhi. Forse sopravvivrò. Forse mi lascerò cullare dalle braccia della notte. Come posso salvarti se non so salvare nemmeno me stessa?
Ma solo ora capisco, o forse l’ho sempre saputo, Che verrà la morte e avrà i tuoi occhi. 
 
   
 
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