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Autore: Prettylady97    15/07/2016    1 recensioni
Ho scritto questa one shot ,ispirandomi ad un video che ho visto su Felix e Bridgette.Visto che non era finito ho deciso di scrivere la mia versione della storia .Spero che vi piaccia ....
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felix Agreste
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo ancora quella notte come se fosse successo ieri , io e Ladybug stavamo lottando con tutte le nostre forze contro Papillon , anche se lui era in netto vantaggio rispetto a noi era diventato ancora più forte di quanto potessimo immaginare, ricordo il dolore che si espandeva nei nostri corpi per  tutti colpi che lui ci aveva inferto .È  stata colpa mia tutta colpa mia se lei non era più accanto a me, colpa della mia stupidità e della mia cecità per riconoscere sotto quella maschera rossa a puntini neri , la stessa ragazza che ogni giorno a scuola veniva ad importunarmi con le sue scuse assurde pur di farmi accettare un uscita con lei.
Ricordo ancora il dolore di aver appresso che l’uomo che in quel momento cercava di farci fuori, era la stessa persona che non era presente nella mia vita di tutti i giorni …
< Padre? > dissi guardando il vero volto che appariva dietro la maschera viola ormai frantumata da un colpo fortunato di ladybug.
Ma lui non mi ascoltó era talmente posseduto dalla cattiveria da sentire le mie parole .
Rimasi immobile per non so quanto ore ,o  minuti non lo so quanto di preciso ma quel tempo era bastato per farmi portare via la persona più importante della mia esistenza.
< perché non si muove se rimane la lo ucciderà > disse lei .
< muoviti stupido gatto , > ma niente la mia mente era congelata in una morsa letale.
< ti prego chat muoviti muoviti > volevo farlo , volevo muovermi ma non ci riuscivo, non avevo nemmeno notato la freccia che quello che una volta era l’uomo che adoravo da bambino  aveva lanciato verso di me
Chiusi gli occhi per me era la fine .
< Felix >
Niente nessuno dolore qualcuno aveva fermato quel oggetto mortale che tra pochi secondi mi avrebbe trafitto, apri gli occhi e quello che vidi era un ciocca di capelli mogano vicino al viso e delle braccia che gentilmente mi fasciavano il corpo come uno scudo , riconobbi quella maglietta bianca,quel giacchino nero che ormai avevo imparato a riconoscere  per quante volte lo avevo visto , e poi quel profumo di fiori era inconfondibile.
< Bridgette? > esclamai sorpreso prima di prendere il suo corpo ormai pallido tra le braccia.
Guardai quel viso a me familiare e quei occhi blu come l’oceano che ora erano bugli e spenti.
< perché? Perché? Mi hai salvato > dissi guardandola con le lacrime che minacciavano di cadere dal mio volto , lei per tutta risposta sorrise e con voce debole disse:
< quando ami una persona sei disposto a sacrificare la tua vita pur di salvarla > disse portando la sua piccola mano verso la mia guancia in un tocco delicato ma freddo.Distinto avvolsi la mia mano ancora coperta dalla tuta nera che mi rendeva l’eroe di Parigi.
< io ti ho sempre trattato male , ti ho sempre ferita , perdonami Bridgette perdonami > ormai le lascrime erano un fiume in piena , il dolore dentro al petto si espandeva in tutto il corpo .
Dinuovo la voce di lei arrivò come un sussurrò flebile:
< non piangere Chat , anche io ti ho sempre rifiutato quando eri il tuo alter ego , sono stata cieca anche io a non riconoscere i tuoi occhi dietro quella maschera nera che vedevo ogni giorno, sono stata così stupida da non riconoscere il vero te , lo avevo capito da tempo ,cercavo di non crederci, ma mi sbagliavo!. > il suo colorito si fece più bianco mentre la sua vita scorreva via come le parole che stava pronunciando.
< tu puoi salvare Parigi Felix io lo so > continuó lei
< no non posso > dissi più a me stesso che a lei
< si che puoi ho fiducia in te > disse ancora lei ormai allo stremo delle forze.
La strinsi più forte a me come per non lasciarla andare via . Poi disse 3 parole che uccisero per sempre il mio cuore già ferito.
< TI AMO FELIX > e quella fu l’ultima volta che vidi quei pezzi di cielo spendenti e luminosi.
La strinsi forte a me continuando a piangere maledicendomi mille volte per non avergli dato un opportunità di amarmi, guardai quel essere malvagio che si godeva la scena con un ghigno soddisfatto , in quel momento la mia rabbia era incontrollabile , lasciai con delicatezza il corpo della ragazza che amavo, e con passo sicuro mi diressi verso quel mostro che non era più mio padre.

Ci guardammo negli occhi consci della battaglia furiosa che si sarebbe scatenata dal li a poco.
< non ti perdoneró mai per quello che hai fatto > dissi pieno di rabbia e rancore
Lui per tutta risposta scoppiò in una fragorosa risata e poi disse..
< fatti sotto ragazzo ! vediamo che sai fare senza la tua adorata Ladybug > il suo sorriso si fece più perfido
Non resistetti più , presi il mio bastone e corsi verso di lui iniziando una lotta fuoriosa , non so quanto tempo passò ma lui era sicuramente in vantaggio , io ero ancora provato dalla lotta precedente e dal dolore che mi attanagliava l’anima. Accadde tutto in un attimo mi ritrovai a terra con sopra Papilon pronto a finirmi .
< è finita gattino > disse lui con un ghigno . Quella parola, era stessa che usava lei quando mi chiamava , nella mia mente rividi tutti i momenti passati insieme  , fino al momento prima che morisse..
(Io ho fiducia in te )
Si lei aveva fiducia in me, e io non posso morire !ora devo vincere per lei , per me , e per tutti.
Con uno sforzo enorme riuscí ad alzarmi e a scaraventare Papilon lontano da me , e sotto i suoi occhi increduli mi alzai e corsi con tutte le forze che avevo attacandolo , finendolo con la sua stessa freccia che poco prima aveva portato via la donna che amavo. Vidi gli occhi di quello sconosciuto chiudersi per sempre e io mi lasciai cadere a terra sfinito .

Quando mi risvegliai , vidi che ero dentro una stanza con le pareti bianche, e sotto di me sentivo qualcosa di morbido e soffice .Ci misi qualche secondo prima di capire che ero in un letto di ospedale , voltai lo sguardo e notai un tubicino che collegava il mio braccio ad un sacchetto di plastica .Mi misi seduto anche se sentivo dolore in tutto il corpo , e con la mente ritornai a quello che era successo , era talmente assorto che non notai il dottore che entrava dalla porta sorridendo.
< sono felice che ti sia svegliato ragazzo > disse l’uomo
< quanto.. quanto sono stato inconsciente? > chiesi
< una settimana circa > rispose lui
Dio era passata una settimana da quel giorno?
< i suoi valori sono stabili > riprese lui
< domani potrà uscire e tornare a casa > disse sorridendo
Lo ringraziai e quando se ne andò mi stesi ritornando col pensiero a gli avvenimenti di giorni fa. La stanchezza prese il sopravvento su di me e così caddi in un sonno fatto di incubi.

Sono passati due mesi da quando sono uscito dal ospedale , e tornai alla mia vita di sempre o almeno ci provavo . Tornato a scuola venni circondato da tutti i miei compagni di classe che mi facevano gli auguri per la mia guarigione, ogni tanto alzavo lo sguardo verso l’entrata per cercare di intravedere , una ragazza dai capelli corvini e il sorriso timido, ma ciò non avvenne.

Uscito da scuola mi diressi in un posto  con un mazzo di rose tra le mani , in un posto dove non avrei mai voluto mettere piede soprattutto per lei.
Mi diressi a passo lento e calmo su una piccola collinetta circondata da lapidi , li al centro c’era una piccola lapide di Marmo Bianco che faceva la differenza tra tutto quel grigio.
Arrivato vicino poggiai le  rose sulla pietra fredda, e alzai lo sguardo verso la foto , che raffigurava una ragazza  Sorridente e con il viso dolce.
Rimasi fermo e impassibile non volevo piangere, lo avevo promesso a lei che non avrei pianto ed è quello che farò.
Restai la per 10 minuti , ripensando  , al suo sorriso al suo coraggio alla sua forza.
Prima di andare via dissi una parola che avrei dovuto dire quel giorno prima di lasciarla andare.
< TI AMO ANCHE IO BRIDGETTE > .

Ed è finita , anche questa . Visto che le idee per la mia prima storia non mi stanno venendo , ho deciso di scrivere una breve fiction su Felix e Bridgette dato che non ce ne sono tante. Ora cercherò di finire anche la storia che avevo iniziato . Perciò alla prossima J



 
   
 
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