Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: _Ele_Luce_    16/07/2016    0 recensioni
Jimin non era un ragazzo ritardatario, anzi tutt'altro, arrivava sempre per primo per prendersi il suo posto preferito. Posto che, neanche a farlo apposta, oggi era occupato. Jimin, seccato e ancora col fiatone, continuò a camminare nel pullman alla ricerca di un posto libero.
Lo trovò finalmente, nel sedile che dava le spalle all'autista in fondo all'autobus. Il posto di fronte a lui era occupato da un ragazzo con la bocca nascosta da una mascherina nera e dei bellissimi capelli grigi che gli coprivano leggermente le sopracciglia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Cazzo, il pullman!" pensò Jimin mentre correva verso la fermata. In ritardo. Jimin non era un ragazzo ritardatario, anzi tutt'altro, arrivava sempre per primo per prendersi il suo posto preferito. Posto che, neanche a farlo apposta, oggi era occupato. Jimin, seccato e ancora col fiatone, continuò a camminare nel pullman alla ricerca di un posto libero. Lo trovò finalmente, nel sedile che dava le spalle all'autista in fondo all'autobus. Il posto di fronte a lui era occupato da un ragazzo con la bocca nascosta da una mascherina nera e dei bellissimi capelli grigi che gli coprivano leggermente le sopracciglia. Jimin rimase incantato a fissarlo, e continuò a farlo anche quando si sedette, con la bocca semiaperta. Il ragazzo non aveva niente di particolare a prima vista, ma Jimin rimase comunque rapito dallo sconosciuto, dal suo sguardo annoiato ma profondo, dal suo modo di sedersi scompostamente sul sedile, dai suoi capelli che sembravano così morbidi e belli, da... tutto. Mentre lui ragionava su tutto questo, l'altro si accorse di essere osservato. Con estrema lentezza si abbassò la mascherina e con aria scazzata chiese "hai molto da guardare?", per poi rivolgergli uno sguardo scettico. Jimin cadde dalle nuvole. "I-io non... solo che... io... t-ti guardavo p-perché sei... b-bello... m-molto bello..." si fece sfuggire senza pensare, e arrossì imbarazzato coprendosi il viso con le mani per la vergogna. Il ragazzo davanti a lui arrossì leggermente a sua volta, e borbottò un timido "grazie" sotto la mascherina appena rialzata. Ma Jimin ancora non staccava gli occhi da lui, come in trance. Di colpo gli venne un'illuminazione. Dalla sua borsa tirò fuori l'album da disegno e la matita e iniziò a tracciare delle linee velocissime e precise, in preda all'ispirazione del momento. I movimenti poi si addolcirono, divennero più morbidi e calmi. Jimin sfumò alcune zone con le dita e guardò soddisfatto il suo lavoro, per poi riniziare da capo nel foglio dopo. I movimenti frenetici del ragazzo incuriosirono lo sconosciuto, che si sporse a vedere cosa il moro stesse facendo, ma rimase sbalordito nello scoprire che sull'album dell'altro c'era lui, disegnato da tante angolazioni diverse. Sorprendente, dato che il ragazzo aveva preso il suo album appena cinque minuti prima. Ma la cosa più sorprendente era quanto quei ritratti fossero realistici, come delle fotografie in bianco e nero. "Dammelo" disse il grigio di colpo, con un tono difficilmente interpretabile. Iniziò a sfogliare i fogli con i suoi vari ritratti e li estrasse dall'album. "Questi vengono con me" disse tra sé e sé, per poi prendere la matita del moro e scarabocchiare qualcosa su un foglio pulito. Appena ebbe finito chiuse l'album e lo restituì all'altro insieme alla matita, sorridendo lievemente con la mascherina nuovamente abbassata. Jimin aprì esitante l'album, con le mani che tremavano inspiegabilmente. Una bellissima margherita, molto dettagliata occupava la parte centrale del foglio. Dal gambo partivano alcune foglie, e sopra una di esse appariva una piccola scritta elegante: "Min Yoongi" e sotto un numero di telefono. Jimin arrossì e sorrise imbarazzato. Stava per dire qualcosa quando il pullman frenò di colpo, ed entrambi furono costretti a scendere. "Ciao" sospirò Yoongi con voce timida. "Ciao"sospirò Jimin in risposta, e i due si allontanarono andando in direzioni opposte. Jimin sospirò nuovamente, un po' malinconico, quando sentì una leggera stretta al polso. Non fece in tempo a girarsi che Yoongi posò sulla sua guancia un bacio leggero. "Chiamami" gli disse con un piccolo sorriso, e gli voltò le spalle, senza poter così vedere Jimin che con il pugno in aria saltellava gioioso verso la scuola.
  
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