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Autore: Aicchi    18/07/2016    2 recensioni
"Tu e Jimin avete espresso interesse per entrambi."
Anche Yoongi è caduto nel tranello di Tinder, e di incontri lui ne ha avuti parecchi.
Ma uno sembra averlo sconvolto particolarmente...
YoonMin
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazzi, rieccomi con un nuovo pairing!
Questa fic si basa su un'app di nome Tinder, per chi non la conoscesse, consiglio di informarsi un minimo su internet, tanto è molto semplice ;)
Se già la conoscete, bene, vi lascio alla lettura!









Come ci era finito lì, Min Yoongi?

Si trovava tra le braccia di uno sconosciuto, lo stava baciando, e con molta foga anche.
Gli chiese di nuovo il suo nome.

"Jimin" ansimò l'altro tra le sue labbra.


Ah sì, ora ricordava...







"Questo neanche morto."
Swipe a sinistra.
"Oddio, ma c'è gente che ancora si acconcia i capelli così?"
Swipe a sinistra.
"Mmmh..."
Si bloccò sul profilo di un certo Hoseok, la cui descrizione, chiara e concisa, recitava:


177 m
A
'94 line
Ballerino


Aveva allegato anche il profilo Instagram.
Interessante. Ci poteva stare.

Swipe a destra.
Ma niente.

Yoongi continuò la sua ricerca, nella più totale apatia.

Aveva scaricato quell'applicazione, Tinder, sotto consiglio del suo migliore amico pochi anni prima.


"Fidati Yoongi hyung, non saprai dove metterli tutti quei cazzi."
"Io un'idea ce l'avrei" ironizzò il più basso.

Namjoon scoppiò a ridere "Dai, ti aiuto a scaricarla e a farti il profilo, conoscendoti la abbandoneresti lì in mezzo alle altre."
"Beccato."

A Yoongi non faceva nè caldo nè freddo avere quell'app sul telefono, l'avrebbe usata come passatempo nei momenti di buco o di noia durante il lavoro, tanto in quella piccola biblioteca di provincia non erano in molti a passarci.

Non gli interessava trovare l'anima gemella nè tanto meno riempirsi l'agenda di appuntameti al buio, ma l'idea di avere il potere di scegliere chi gli piaceva e chi no un po' lo intrigava.
Aveva un lungo catalogo di ragazzi tra i 20 e i 27 anni, in un raggio di 50 km massimo, tra cui scegliere.
Il problema era la sua estrema selettività, non si accontentava certo del primo bonazzo che capitava, anche se era solo per gioco.
Mica dava la possibilità a cani e porci di interagire con lui.


Ma quelli a cui dava il consenso di entrare nella sua vita, anche se per poche ore, avevano libero accesso anche al suo corpo.
Quanti ne aveva avuti da quel giorno?
Mentre riponeva un tomo di una lunga collana su un alto scaffale pieno di libri polverosi e incelofanati, controllò il numero di compatibilità riscontrate sull'app:

303.


Un angolo della boccà di Yoongi si incurvò, soddisfatto e compiaciuto.


Non pensate male, non se li era mica fatti tutti.


A fine turno, il suo telefono vibrò. Una nuova notifica.

"Complimenti! Hai trovato una nuova persona compatibile."

Controllò e quel suo mezzo sorriso fece capolino di nuovo sulla sua bocca sottile, ad osservare il nome del suo nuovo corteggiatore.


"Bentornato, Hoseokie".


Decise però di tirarsela un po', sapeva che di lì non sarebbe certo scappato, chi aveva fretta di andarsene invece era proprio lui.
Entrato in macchina tornò subito a casa, una doccia veloce e via verso la casa di Namjoon. Lì li stava aspettando il padrone di casa con altre due sue conoscenze, Taehyung e Seokjin, pronti per andare a fare aperitivo in centro.


Finalmente il week end, finalmente del sano e meritato riposo, per come lo concepivano quei ragazzi almeno.
Cosa c'era di più rilassante di due noccioline e un paio di Soju per far partire bene la serata?

Una nuova notifica avvertì il biondo di un messaggio:

"Chi è? Chi è?" Si sporse subito Seokjin, invadente.

"Aaah Yoongi, mi stai rovinando la piazza, non avrei dovuto farti scaricare quell'app!"
"Troppo tardi, Nam."
"Fammi vedere."
Avevano formato un cerchio intorno al ragazzo, ciacciando sul suo telefono come le peggio ragazzine.
Taehyung commentò "Hoseok, ballerino, non male...ti saluta, che fai, non rispondi? Non fare il maleducato, hyung."


"No, c'è tempo." sogghignò lui "Non voglio fare l'asociale con voi, ragazzi. Se dovessi stare qua a rispondere a tutti..."
Si guadagnò diversi spintoni e occhiatacce poco convinte dal resto del gruppo, mentre l'aria intorno a loro si faceva più pesante e sempre meno sobria.


Avevano deciso di spostare la serata in una discoteca molto frequentata e sempre movimentata, che ormai era diventata un po' come casa loro.

All'interno, Taehyung corse verso il ragazzo del guardaroba e lo baciò, impaziente, come se non lo vedesse da mesi, incurante delle persone in fila.

"Eeeehi, ciao anche a te~" rise a fior di labbra Jungkook, sorpreso dalla reazione esplosiva del suo fidanzato.
Taehyung dal canto suo non riusciva a fare altro che sorridere, totalmente perso. Totalmente innamorato perso.

Il ragazzo in turno cominciò a lanciarsi intorno occhiate furtive e molto velocemente, sotto banco, rilasciò 4 fogliettini quadrati in mano al suo amante.

"Va' e divertiti, almeno tu! Ci troviamo dopo~"

Tae lo ringraziò a suo modo e corsero verso il bancone del bar, a fare rifornimento di bevute gratis ottenute dal loro "spacciatore" di fiducia.

La musica era alta, il locale era strapieno come ogni venerdì sera, e nonostante l'aria fredda di fine inverno obbligasse le persone a uscire ancora con i piumini addosso, dentro l'aria soffocante li costringeva a spogliarsi, boccheggianti e madidi di sudore.


Durante una pausa sigaretta nell'area fumatori, Yoongi decise di tirare fuori il telefono.

"Adesso hai rotto però, molla quell'affare." Si scocciò Namjoon, che riuscì effettivamente a togliere di mano l'iPhone6 del più grande.

Taehyung si mise subito in mezzo a separare quella piccola furia omicida che stava già caricando verso il gigante.

"NON TI PROVARE!" gli urlò con troppo vigore da dietro le spalle ampie del più giovane, facendolo sembrare un cagnolino rabbioso.

Seokjin e Namjoon intanto avevano osato rompere l'equilibrio che aveva creato Yoongi in quegli anni.
Accettarono tutti "quei cani e quei porci" da cui Yoongi voleva tenersi alla larga.

Brutti.
Grassi.
Nerd.
Occhi storti.
Capelli alla TVXQ del debutto. 

Tutti.
E quanti nuovi Match tra questi aveva riscontrato!

"Oooh adesso voglio vedere se hai il coraggio di scoparteli, questi qua." rise malamente Seokjin, sudaticcio e dall'aria poco vigile.

Quando riuscì finalmente a riappropriarsi dello smartphone, Yoongi se lo ficcò velocemente in tasca e puntando un dito minaccioso verso le due comari annunciò indietreggiando:

"Voi. Due. Siete. Morti."

Di tutta risposta si ributtò da solo nell'afa della bolgia di quei giovani baccanti e controllò il suo ultimo Match, già in preda al panico, pronto ad annullare le  nuove compatibilità.

Apparve invece il volto di un ragazzo sorprendentemente carino, pareva anche ben messo fisicamente. Forse un po' bassino, almeno dalla foto messa con gli amici, ma nemmeno lui era una cima, quindi...
Ciò di cui si meravigliò maggiormente fu che la distanza tra loro risultava 0 km.

Che quel ragazzo fosse...?

Si guardò intorno, concentrandosi sui volti che lo attorniavano, controllando se qualcuno di loro fosse illuminato da uno schermo.


E poi un messaggio:


"Ehilà ;)"

Yoongi, preso alla sprovvista, rispose di getto.

"Ehi, piacere Yoongi, che si dice?"
"Mi annoio. Tu che fai?"
"Be' piacere mio lol sono fuori con amici, tu piuttosto?"
"Anch'io, ma questa serata non fa per me, ho troppo caldo...ti va di accompagnarmi in bagno?"


Quell'ultima richiesta non era certo prevista. Ci sapeva fare il ragazzo, lo aveva intrigato abbastanza per assecondare la sua volontà, e quando si avvicinò ai servizi igienici degli uomini vi scorse una sagoma, un piede e la schiena appoggiati al muro accanto l'entrata, con il telefono tra le dita.

Come aveva fatto a non notare prima quella chioma rossa fuoco tra la folla? Non era facile da ignorare un tipo così. Si avvicinò di più al ragazzo, in modo da averlo a poco più di un metro di distanza.
Indossava una cannottiera bianca con scritto enorme "DOPE" in nero, molto larga, che lasciava intravedere i fasci di muscoli scolpiti, ben visibili anche nella penombra della discoteca, e un paio di jeans neri strappati.
Quello intanto si passava la lingua sulle labbra, se le mordeva lasciando intravedere i denti sul labbro inferiore...fece perdere a Yoongi un po' della sua sicurezza e spavalderia che senza sforzo lo presentavano sempre agli occhi degli sconosciuti.
L'altro lo squadrò da capo a piedi, inclinò la testa di poco, appoggiandola al muro, e un sorriso malizioso comparve sulla sua bocca carnosa.


No, ma guarda pure quanto vuoi.


"Ti soddisfa?" Chiese il biondo allargando le braccia, come a presentarsi in tutta la sua magnificenza. "Vuoi una foto?"

"Gentile da parte tua, ma credo mi basti il tuo profilo Tinder..." e i suoi occhi scomparvero in delle mezze lune così infantili e gioviali che il suo sguardo mutò per poco, facendo tornare un po' di controllo in Yoongi.
"...per ora." concluse, tornando veloce alla sua espressione di cacciatore, in contemplazione della sua preda.

Sbuffò una risata, gli fece cenno con la testa verso l'entrata del bagno e, senza dire una parola, si staccò dal muro ed entrò.
Yoongi si guardò intorno velocemente e senza pensarci troppo decise di seguire il Bianconiglio nella sua tana.

Il mezzo sconosciuto scelse il bagno degli invalidi, quello più spazioso, quello munito di ogni necessità.

Chiuse la porta a chiave alle sue spalle e osservò la scena che gli si parava davanti, in una sorta di estasi.

Il rosso si stava praticamente facendo una doccia, si buttava in faccia l'acqua fredda del lavandino, non curante di bagnare la sua bella mise.
La luce del neon batteva sulla pelle ambrata del più giovane ora cosparsa di gocce d'acqua, lo faceva quasi brillare. Yoongi deglutì istintivamente.

"Ops." fece l'altro guardandosi la cannottiera, con un sorriso poco innocente, se la tolse del tutto e la buttò in un angolo.
"Ho ancora caldo."

A Yoongi si offuscò un poco la vista, venne attratto come una calamita da quello spettacolo vivente, tutti i suoi sensi erano annebbiati.
Tese una mano.
Cominciò ad accarezzare il polso destro del suo prestigiatore, salendo verso l'avambraccio, seguendo un accenno di vene esposte, fino al bicipite scolpito.
Forse Yoongi non se ne accorse, troppo preso dal suo stesso tocco per notare la pelle d'oca che aveva lasciato al suo passaggio. Si accorse però del brivido che percorse il corpo dell'altro quando la sua mano arrivò alla spalla e di conseguenza al volto del giovane.
Lo attirò a sè e senza pensarci due volte, si avventò su quella bocca già aperta, già ansante, già pronta per accoglierlo.


Yoongi toccava avido ogni centimetro di pelle scoperta, la palpeggiava, mentre l'altro era talmente forte da averlo addirittura preso in braccio, tenendolo schiacciato tra il suo petto e la porta.

Il rosso spostò poi il peso del biondo sul lavandino, allargandogli le gambe, prese a massaggiargli il cavallo dei jeans chiari, le loro bocche ancora intrecciate in una lotta greco romana che durava da diversi minuti ormai.


Ciò che seguì fu molto fulmineo.

Yoongi venne presto rimesso a terra, trascinato fuori dal bagno e di conseguenza fuori dal locale.


"Ehi! Dove mi stai portando?" chiese preoccupato, in mezzo alla strada deserta, il suo polso ancorato alla mano dell'altro.

"A casa mia, abito qua vicino."

Non si sa con quale lucidità, ma Yoongi prese il telefono con l'unica mano libera e digitò quelle poche parole a Namjoon:

"Sono andato via, ci sentiamo domani."




Un letto matrimoniale morbido e accogliente era decisamente una location più comoda e gradita di un duro e freddo lavandino nel bagno dei disabili di una discoteca.

Seppur Yoongi ancora non si capacitava di come fosse arrivato lì. Era successo tutto troppo in fretta. Gli era già capitato di andare con dei ragazzi la sera stessa che li aveva conosciuti, ma non certo secondo queste dinamiche.


Saranno stati gli sballottomenti a destra e a manca, sarà stato l'alcool, o i baci trasportatori del rosso, ma Yoongi proprio non riusciva a ricordare...

Gliel'aveva già chiesto.
...No?


"Jimin" ansimò l'altro tra le sue labbra, come se gli avesse appena letto nel pensiero.

"Jimin..."

Giusto, si chiamava Jimin.
Suonava così bene pronunciato dalla voce bassa e roca di Yoongi, che adesso stava spogliando il padrone di casa per dare inizio al secondo round del loro duello.





La loro lotta era finita in un pareggio. Ognuno aveva goduto dell'altro, con piena soddisfazione.
Yoongi si alzò dal letto, cominciò a rivestirsi silenziosamente, mentre osservava quasi divertito il volto sorprendentemente angelico e soddisfatto del suo sfidante dormiente.

La luce della luna che filtrava dalla finestra disegnava una lunga S luminosa sul profilo del corpo di Jimin, ancora nudo e sudato.
Il biondo si era scoperto a fissarlo per troppo tempo, il cuore che aveva preso una corsa inaspettata.
Si avvicinò per accarezzare di nuovo la pelle liscia del volto perfetto del bello addormentato, che nel dormiveglia espose le labbra compiendo un piccolo baciamano che carezzò il dorso della mano di Yoongi.
Era decisamente uno spettacolo per gli occhi (e per il corpo, aveva appurato).
Con un po' di titubanza e forse di imbarazzo, decise alla fine di lasciargli un biglietto sul comodino.


"Ti offro un caffè domani, chiamami se ti va."


Un lungo sospiro (aveva trattenuto il fiato senza nemmeno accorgersene?) e si incamminò verso la porta di casa, chiudendosela silenziosamente dietro le spalle.









Salve ancora! Spero vi sia piaciuta questa piccola storiella, mi vedevo bene questi ragazzi alle prese con un'app di incontri per teste calde (?) come i nostri protagonisti. L'ho scritta molto di getto e con poche aspettative, doveva essere leggera quanto basta insomma :) 
Se ci fosse qualcosa di poco chiaro o comprensibile vi prego di farmelo notare, e ogni consiglio, recensione e/o critica è sempre ben accetta!

Vi ringrazio ancora per aver letto questa piccolezza, a presto! ^^



PS: Vi lascio con una gif che potrebbe aiutarvi a focalizzare le espressioni cangianti del piccolo ChimChim XD 

  
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