Salve
a tutti, questa è la mia prima ff quindi spero che piaccia,
so di non essere un’ottima scrittrice, quindi chiedo
umilmente perdono per
eventuali errori o sviste. Grazie a tutti in anticipo. Un grande bacio.
Lui
era ancora lì, fermo, se non fosse stato per
i capelli impercettibilmente più lunghi, e
quell’aria un po’ troppo
trasandata, avrei giurato che non fosse passata neanche
un’ora dall’ultima
volta che ci eravamo visti. Dopo un anno non stentavo a ricordare ogni
minimo
dettaglio del suo viso e dei suoi movimenti.
Come al solito con la sua
sigaretta in bocca,
quegli occhi puntati davanti a se, come se non avesse paura di nulla, quello sguardo che
tante volte avevo
temuto di non poter più scrutare, e che ora era la cosa che
temevo più al
mondo. Si girò verso di me, rimasi stizzita, e abbassai
precipitosamente il
viso, come se il ricordo di quello sguardo mi avesse trafitto gli occhi.
Si avvicina, la sua
camminata era tale da
riuscire ad ipnotizzare chiunque, un po’ ondulatoria e un
po’ sussultoria,
poteva essere di certo paragonata a un terremoto, non sai mai dove
potrà
colpire. Si avvicino al suo amico che era al mio fianco, poi mi
squadrò
nuovamente, un roco saluto
uscì dalle
sue labbra, come se la voce venisse da un posto lontano anni luce dal
suo
corpo.
Il
suo amico, o meglio il suo schiavetto Jaken sbrigandosi tirò
fuori dalla tasca
un accendino e glielo porse quasi con un gesto reverenziale. Sesshomaru
senza
troppe cerimonie prese dei soldi da una tasca
<
Io lo guardai con aria quasi
di sfida, come al
solito la sua abitudine di dare ordini non era minimamente cambiata.
<
Lui fulminandomi con lo
sguardo, e con un’
aria al quanto sarcastica scosse la testa << Sai bene che
uno come me può
avere tutto ciò che vuole, quando vuole, e con estrema
facilità…>> si
girò e dandomi le spalle gettò la sigaretta ormai
finita a terra.
<
A ecco ora si che
l’aveva sparata grossa,
esserle mancata, ma se quando eravamo insieme a malapena si ricordava
che
esistessi; non un gesto d’affetto, non
un’attenzione, prendeva ciò che voleva e
se ne andava senza neanche salutare. E poi certo ora ricordo, solo dopo
un paio
di settimane che eravamo insieme arrivò la ciliegina sulla
torta, lui mi lasciò
per mettersi con quella mocciosa, e pensare che la credevo mia amica.
Mi scossi
dai miei pensieri e voltandomi verso di lui, indifferente al suo
commento, mi
sedetti su una panchina lì vicino.
<
mi guardò come se
non riconoscesse più in me
la solita ragazza docile, che annuiva a qualsiasi cosa, facendosi
mettere
letteralmente i piedi in testa
<<
Vedo con piacere che hai formato un bel caratterino, non ti ho mai
sentita dire
in faccia a qualcuno ciò che pensavi.>>
Ammetto che risposi senza
pensarci molto
su<
Mi fissò e si
avvicinò piano, sentì la
panchina che lievemente si scosse sotto il suo peso, cercai di evitare
nuovamente il suo sguardo, ma non riesci fino in fondo, era come se una
forza
mi costringesse a guardare nei suoi occhi color ambra che per qualche
strano
effetto ottico, sembravano essersi riempiti di una scintilla che
guizzava
inesauribile.
<
<
Rise
a gran voce <
Sorrisi, si sbagliava di
grosso <
Era
incredibile come dopo pochi momenti passati con lui il suo fascino
nuovamente
mi avesse catturato…e mi tornò in mente come un
lampo quella porta, che non
avrei mai voluto dimenticare, ma che al contempo era come una ferita
aperta nel
mio cuore, la porta della cantina…
Ok
diciamo che per il momento hp voluto lasciare celata
l’edentità della ragazza,
e ho cercato di delineare invece il carattere di sesshomaru, che come
al solito
è un carattere di m****a! Spero commentiate, e che
continuerete a seguire…Alla
porssima, un caloroso abbraccio a tutti!