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Autore: TheBlackPrincess    18/07/2016    0 recensioni
Spagna è preoccupato per Romano, in quanto quest'ultimo è tornato a casa irrequieto, decide allora di capire quale sia il problema dell'italiano. Ascoltando di nascosto la conversazione che Lovino sta avendo con sè stesso, lo spagnolo scopre un piccolo dettaglio che lo manda in bestia e prende l'iniziativa di andare a parlare con il responsabile del malessere di Romano, Francia.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Parte 1

 

-Ah, non ci posso credere. È così imbarazzante!- esclamò Romano tutto rosso in viso.

In quel momento arrivò Spagna, sprizzava felicità da tutti i pori con quel suo canticchiare. Antonio notò il volto paonazzo del fratellino –Romano, ¿que has pasado?* Stai bene? Sembri un pomodoro.- gli toccò la fronte con la mano per vedere se avesse la febbre. L’italiano indietreggiò di un passo e con il braccio allontanò bruscamente la mano dello spagnolo –Non mi toccare bastardo! S-sì, sto bene! Non è successo niente!- gridò Romano –Ora vado in camera mia, ho sonno!- l’italiano si diresse nel suo “rifugio” lasciando la porta socchiusa.

Si sedette sul letto e strinse la braccia intorno al ventre tremando –Come ha osato umiliarmi così? La pagherà quel bastardo!-.

Spagna, preoccupato per il più piccolo, non riusciva proprio a farsi gli affari suoi e si accostò alla porta della stanza di Romano per poter origliare cosa l’italiano stesse mormorando fra sé e sé.

-Come ha potuto farmi questo? Gliela farò pagare cara a quel francese del cavolo!- sospirò –Ora sono così imbarazzato!-.

¿Embarazado?” ripeté Spagna nella sua testa. Rimase lì, fermo, ad osservare Lovino senza pronunciare una parola per qualche secondo.

“WAAAAH! EMBARAZADO, IL MIO POVERO ROMANITO!” si mise le mani fra i capelli in preda al panico “COME HA POTUTO FRANCIA FARGLI UNA COSA DEL GENERE?! NON GLIELO PERDONERÒ MAI!”.

L’italiano aveva udito dei rumori fuori dalla sua camera. Aprì la porta del tutto e vide lo spagnolo che aveva un’espressione scioccata sul volto.

-AH! COSA CI FAI FUORI DALLA MIA STANZAAA?! IDIOTA!-.

Antonio si voltò e strinse Romano a sé –Oh Romano, lo siento, lo siento muchisimo.** Non ti preoccupare, ci penso io a dare una bella lezione a Francia.- disse con le lacrime agli occhi.

-AH, MA STAVI ORIGLIANDO!- gridò Lovino mentre bruscamente si staccò dal maggiore.

-Perché?! Perché l’hai fatto?!- chiese Sud Italia.

-Eh? Fatto cosa?- l’espressione dello spagnolo era confusa.

-Lo sai, hai origliato! Come ti sei permesso?!-

-Ero preoccupato per te, volevo capire cos’avessi per aiutarti.- si giustificò Antonio.

-Se volevo avere qualcuno con cui confidarmi sarei andato a confessarmi!- Romano strinse il pomello della porta per ritirarsi nuovamente nei suoi alloggi, ma prima di farlo gridò con ira –NON MI RIVOLGERE MAI PIÙ LA PAROLA! È DA QUANDO SONO BAMBINO CHE NON FAI ALTRO CHE STARMI ATTACCATO COME UNA PIOVRA! FATTI I CAZZI TUOI UNA VOLTA TANTO! TI ODIO BASTARDO!- sbatté la porta con violenza e Antonio poté udire il suono della chiave che si girava nella serratura. Quelle parole per lo spagnolo furono come una coltellata al cuore.

“Penso di non aver mai visto Lovino così arrabbiato, nonostante abbia un carattere abbastanza irascibile.” Antonio si risollevò subito di morale pensando alle parole che l’italiano aveva pronunciato poco tempo prima “Saranno gli ormoni? Sì, saranno senz’altro gli ormoni.” sorrise e bussò alla porta esclamando a voce alta in modo che Romano lo potesse sentire –Ho capito, ho capito. Hai semplice gli ormoni che scalpitano.-

-MA CHE ORMONI CHE SCALPITANO E SCALPITANO!- la risposta non si fece attendere.

 

La sera di quel giorno Spagna si diresse alla reggia di Versailles per fare quattro chiacchiere con Francis.

Arrivato al cancello, rimase completamente affascinato dal fasto che il palazzo emanava –Wow, certo che c’è un mucchio di oro.- il ragazzo si avvicinò ad un uomo lì vicino e domandò -È possibile parlare con Francia?-

-Bien sûre, monsieur.***- l’uomo aprì il cancello.

“Bene e ora ¡vamos!” Antonio corse verso l’entrata del palazzo, si fermò appena prima di sorpassare l’uscio, per tornare indietro.

-Mi perdoni, ma Francia in quale parte della reggia si trova?- chiese al francese indicando l’edificio con l’indice.

-Dans la salle du trône.****-

-Vale, ¡muchas gracias!*****- corse un’altra volta verso il palazzo salutando l’uomo.

 

-Però, certo che enorme questo posto.- più lo spagnolo s’addentrava in quella casa reale, più rimaneva affascinato dal fasto e dalle dimensioni.

-Me lo sarei dovuto aspettare, è proprio da lui tutta questa ostentazione. Oh!- lo sguardo dello spagnolo fu attirato dal paesaggio che si poteva ammirare attraverso le finestre.

Si avvicinò per osservare meglio –Questo sarebbe il giardino?! È gigantesco, sarà persino più grande della reggia stessa!-.

Spagna rimase incantato da quella vista e poggiò i palmi delle mani sui vetri, come se avesse voluto toccare con mano quel paradiso. Improvvisamente notò, con la coda dell’occhio, dei getti d’acqua in lontananza, la sua bocca e i suoi occhi si spalancarono –Ah?! Ci sono anche delle fontane?! Ora però stiamo esagerando.- sospirò chiudendo gli occhi.

-Aspetta un momento ma io sono qui per sistemare la questione di Romano!- esclamò quasi come se lo avesse dimenticato… ed era effettivamente così.

-¡No, no, no, tengo que hablar con Francia!******- il ragazzo si voltò di scatto e iniziò a camminare, ma si fermò all’istante. Cominciò a guardarsi intorno con aria smarrita –Eh eh eh eh, credo proprio di essermi perso. Eh eh eh eh…- sussurrò con un sorriso da vero ebete.

 

Note:

*Che ti è successo?

**Mi dispiace, mi dispiace tantissimo.

***Certamente, signore.

****Nella sala del trono.

*****A posto, grazie mille!

******No, no, no, devo parlare con Francia!

 

Nota dell’autrice: questa è una ff che ho creato mentre ero sulla spiaggia a sciogliermi sotto il sole XD, infatti è già pronta ma, siccome l’ho scritta sul taccuino  del telefono, ora la devo riscrivere sul pc.

I prossimi capitoli (o prossimo capitolo, non ho ancora deciso in quante parti dividerla) arriveranno presto J.

Sì, lo so che è facile tradurre le frasi in lingua spagnola e francese che ho scritto, ma ho preferito comunque scrivere le note.

ULTIMO AVVISO IMPORTANTE: PER CHI AVESSE GIÀ CAPITO DOVE LA STORIELLA VUOLE ANDARE A PARARE, POR FAVOR NIENTE SPOILER NEGLI EVENTUALI COMMENTI.

  
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