Sto correndo per i corridoi, minuti? Ore? Non so quanto tempo ci sto impiegando per trovarti, ma devo farlo, dove sei? Oggi eri più cupo e solitario degli altri giorni, non ti avevo mai visto così abbattuto e per un attimo ho creduto che la tua corazza potesse cedere, o almeno l'ho sperato. Tutti i componenti della squadra ti sono stati vicini in queste ultime ore, ma tu, impenetrabile come sempre, ripetevi di star bene e di non insistere, gli altri ti hanno lasciato perdere ma io no, non potevo sorvolare questo tuo atteggiamento, corsi verso di te per avere delle spiegazioni ma tu appena mi vidi in fondo a quel lungo corridoio iniziasti a correre a tua volta, era una vera lacrima quella che vidi rigare il tuo viso prima di svoltare l'angolo?

Eccoti finalmente. Oltre la recinzione, separati come sempre eh?

"Kai!", urlo per farmi sentire da te, tu ti volti ma non dici nulla, sorridi. Un sorriso sincero che non ho mai visto dipingere il tuo volto.

"Che sta succedendo Kai?", ti chiedo stavolta con un filo di voce, vorrei piangere ma non posso, non davanti a te. Abbassi lo sguardo a terra come in segno di rimorso, mi avvicino alla recinzione per essere più vicino a te.

"Anche se te lo spiegassi non capiresti mai, so come sei fatto.", in una situazione differente ti avrei guardato storto e forse, ti avrei risposto anche in malo modo, ma stavolta è diverso, c'è tensione nell'aria e io non voglio romperla perchè è come un filo leggere pronto a staccarsi in un momento qualsiasi.

"Se tu me lo spiegassi io capirei!", dico a stento, sento le lacrime pronte ad uscire dagli occhi ma le trattengo. Voglio apparire serio anche solo per una volta!

"Sei così testardo Takao...", alzi di nuovo il viso e lo punti su di me, ancora quel sorriso. Continui a parlarmi.

"Devo andare, devo risolvere un conto in sospeso."

"Come sarebbe a dire?", che Kai avesse dei conti aperti era noto quasi a tutti, ma ora?

"Perchè degli altri conti in sospeso non te ne è mai importato nulla, cosa è cambiato?", sto letteralmente urlando, ormai ho perso la pazienza e non reggerò a lungo il fatto che il mio compagno di squadra mi nasconda la verità.

"C'è di mezzo mio nonno Takao, ecco cos'è cambiato. Non posso permettere che faccia ancora delle cose sbagliate e per impedirglielo dovrò andarmene dalla squadra.", dici fissandomi negli occhi, lasciandomi incredulo.

"Cosa? Non puoi andare via dalla squadra! Ti aiuterò io come ho sempre fatto, non ti ricordi tutte quelle battaglie vinte insieme? Insieme possiamo farcela Kai!"

"Questa è la mia battaglia Takao, non la nostra.", le lacrime scendono copiosamente sulle mie guancie, ti avvicini a me.

"Tornerò Takao, forse anche più forte di prima, ma sta pur certo che tornerò."

"E che cosa dovrei fare in tutto il lasso di tempo che tu non sarai nella squadra?"

"Aspetterai. So che non è il tuo forte, ma aspetta e prima o poi le cose si risolveranno."

"E se non riuscirai a tornare?"

"Non succederà, mio nonno ha i minuti contati, non posso permettere che vada oltre.", sorridi sincero prima di voltarti e dirigerti al cancello principale.

"Io ti aspetterò, anche se ci vorrà un secolo, giuro che ti aspetterò Kai!"