Il primo raggio di sole,
Scende obliquo sul mare.
Bagna cosce, asciuga i fianchi.
Granchi giganti passano,
Con le loro chele aperte.
Le prime turiste arrivano,
Scendono dalle loro case in affitto.
Svestite, pochi stracci firmati addosso.
Spesso le guardo sugli scogli,
Mentre pesco dal mare altri versi.
Cerco libertà oltre i cavalloni,
E nel vento che spazza chiome,
Bionde o more.
Tagli, croci sulla sabbia,
Le conchiglie riempiono le tasche dei costumi.
C'é ansia nei occhi di quei giovani,
Li vedi passare tutti tirati nei sorrisi,
Tutti allegri, vivi, forse eterni.
Vedono treni passare, bagnanti estranei,
Sandali bucati.
I capelli arruffati, magari inseguendo un pallone.
C'é follia di vivere, di non attendere,
Di vivere l'estate; la nostra estate.
E magari sentire il tramonto calare,
Là dove gli ultimi raggi bagnano,
Questa parte di mondo nostrano.