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Autore: Sara_Kissyou_15    19/07/2016    0 recensioni
Luise è assuefatta dalla monotonia della sua vita, ma lei non lo sa. Lei non sa di non essere al mondo per condurre la vita che ogni essere umano trascorre, non sa niente sulle sue vere origini, né del mondo celato agli occhi di tutti, come il bene più prezioso della terra.
Ogni riproduzione della storia, come frasi o/e parti del testo è vietato, se non autorizzato da parte dell'autrice dell'opera.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! 
Ci tengo molto a ringraziare mikyferrodebbyna21 per aver recensito la storia, soleluna2020 per averla aggiunta ai Preferiti , Ashwini e debbyna21 per averla aggiunta alle Seguite! Mi fa veramente piacere!! :D 
E ora, ecco a voi il terzo capitolo!! 


Capitolo 3 

Le auto sfrecciano una dietro l'altra sulla strada, come se volassero a pochi centimetri dal suolo. I tubi di scappamento producono un po' di fumo ogni volta che una macchina accelera, creando un odore, a parer mio soffocante, di smog. Odio questa parte della mia città... Roma è una città ricca di storia e di arte, ma l'uomo la sta rovinando, le sta facendo perdere la sua antica bellezza. A volte me la immagino la vita degli antichi Romani, un mondo dove le più grandi aspirazioni erano combattere e avere una carica politica, un mondo dove nei plebei vigeva la semplicità. Mondo che ci viene descritto da Livio, Ovidio, Cicerone, Cesare, ognuno ne descrive una sua sfaccettatura.
Io adoro tradurre i loro testi, perché è molto interessante vedere il momento che vivevano attraverso i loro occhi, riflettere su molti argomenti attraverso le loro menti e conoscere le loro abitudini. Quindi da una parte mi dispiace essere già in vacanza, però sinceramente non ne potevo più! Quest'anno è stato proprio stancante e le vacanze sono ciò di cui ho bisogno per rimettermi in sesto.
Attraverso la strada e per poco una macchina non mi mette sotto.
-Ma chi ti ha insegnato a guidare?!?!?!?! Potevi mettermi sotto scemo!!!-
Ora che la guardo meglio è una macchina sportiva, una Ferrari nera con i finestrini oscurati. Ne esce fuori un ragazzo. Da' l'impressione di essere il solito ragazzo borioso, che crede di essere Dio sceso in terra. Moro, fisico palestrato ma non troppo e due fari verdi tinteggiati di azzurro. Ah, e sembra arrabbiato...
- Ma come osi? Ci sei o ci fai? Sei tu ad aver attraversato senza guardare!-
Effettivamente non mi ricordo di aver guardato la strada persa tra i miei pensieri...
- Il codice della strada dice che le macchine devono far passare i pedoni che si trovano sulle strisce pedonali. Cosa pensi che siano queste?- gli chiedo indicandole
- Scusami, ma vedi qualcuno che si ferma a far passare i pedoni qui a Roma? - mi chiede con un’espressione sorniona.
- Non mi sembra che sia una scusa valida questa. È come dire:"So che non si piglia a schiaffi la gente, soprattutto quella che non si conosce, ma ti prendo a sberle lo stesso!"- mi faccio scappare
Lui scoppia a ridere.
- Facciamo così, facciamo finta di niente e tu guarda di non farti investire da nessuno- dice facendo comparire due fossette adorabili.
Ha un bel sorriso il maleducato.
Emetto un suono di consenso e attraverso la strada, arrivando dall'altra parte sana e salva.
Cammino per una decina di metri sul marciapiede e svolto a sinistra, dove si trova una parco giochi che di solito è pieno di bambini, mentre oggi è vuoto. Effettivamente fa insopportabilmente caldo e il sole è alla sua massima altezza e luminosità, e questi non sono i fattori giusti per tenere dei bambini fuori.
Il parco giochi è circondato su tre lati da siepi, in modo da formare una luogo riservato e confortevole e lontano dalla strada. Attraverso il vialetto che passa al lato privo di siepi del parco giochi e, quando sto per arrivare alla fine della viottola, sento un tonfo dentro il parco. Subito penso che siano i bambini, ma come una fulmine a ciel sereno mi viene in mente che il parco era vuoto!!!
Mi do mentalmente della stupida, visto che molto probabilmente me lo sono immaginata e vado avanti. Non faccio neanche tre passi che sento un rumore di passi uscire dal parco e venire nella mia direzione a una velocità impressionante. Cerco di mantenere la calma e mi volto, non faccio in tempo a dire una sola parola che mi blocco alla vista di un essere che credevo esistessero solo nei racconti dell'orrore.
La creatura ha la pelle, sempre se possa essere definita così, viscida e bagnata, come quella delle rane, ha un’altezza e corporatura umana, ai lati del collo ci sono delle fessure della pelle molto simili a delle branchie, le sue orecchie sono un ammasso di 'pelle', le dita sono lunghe qualche centimetro, e al centro del petto ha un rubino rosso. I suoi occhi color petrolio luccicano e apre la sua bocca emettendo un ringhio contro di me, facendomi vedere tre file di denti aguzzi e lunghi. Cerco di riprendermi e correre via, ma sono come bloccata: non riesco a muovermi!!
Vedo la creatura lanciarsi contro di me con la bocca spalancata, si ferma a pochi centimetri dal mio volto e dice:
"È giunto il momento di completare l'opera, bastarda".
Detto ciò mi affera la gola con le sue 'mani', impedendo all'aria di entrare nei miei polmoni, inizio a vedere tanti puntini neri. Proprio quando sto per svenire, vedo la creatura togliere le mani dal mio collo, lanciato in aria da un altro individuo. La sua pelle perlacea, la sua forza, la sua velocità, la sua incredibile bellezza e i suoi occhi mi fanno capire che anche lui non è un normale essere umano.
   
 
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