---PROLOGO---
Da quando ci siamo baciati, Han ed io, le cose fra noi sono cambiate notevolmente. Ora c'è più imbarazzo, più vergogna, come se nessuno dei due sapesse come comportarsi. È strano.Non litighiamo quasi più e lui non ha più il suo fare arrogante quando si rivolge a me, anzi cerca addirittura di essere carino. Lentamente ci stiamo avvicinando, ci stiamo sciogliendo, come pezzi di freddo metallo che raggiungono il punto di fusione ed iniziano a sciogliersi in una massa calda e uniforme.
È esattamente così, stiamo fondendo...insieme. Sono profondamente turbata da questo. Forse, se fosse stato un generale, un giovane senatore o un rampollo dell'alta società, sarebbe stato giusto, logico questo tipo di sviluppo nella relazione. Ma stiamo parlando di Han Solo, e questo cambia le carte in tavola.
"Senti Han, io me ne vado a letto" gli dico avvicinandomi. "Sono stanca morta e ho la testa che mi scoppia." È stata una giornata davvero lunga e, come al solito, se ne siamo usciti vivi, è solo per uno strano scherzo del destino.
Si volta a guardarmi e annuisce lentamente.
"Hai bisogno di qualcosa?" mi chiede.
Noto con piacere che è a disagio nel parlarmi quanto io lo sono con lui.
"Non mi serve nulla, grazie" dico asciutta, poi mi volto e faccio per andarmene.
"Leia" dice piano.
Lentamente mi giro di nuovo verso di lui.
Mi sfiora le labbra con un casto bacio.
"Buonanotte" mormora sulle mie labbra.
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Nonostante la stanchezza che avevo, non riesco a prendere sonno. Il bacio di Han ha agito come il più potente degli analgesici contro il mio mal di testa e ora sono perfettamente sveglia e vigile.
E contenta.
Sono contenta che qualcuno mi dedichi questo genere di attenzioni e - questa è la cosa più assurda - mi piace il fatto che sia proprio Han a dedicarmi attenzioni.
Possibile che in tutto questo tempo abbiamo semplicemente sbagliato l'approccio? Perché non abbiamo abbassato prima il nostro orgoglio e non ci siamo venuti incontro?
Sono domande che continuano a ronzarmi nella testa.