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Autore: Ciuffettina    21/07/2016    6 recensioni
Lui era il glorioso arcangelo Raphael, perché mai doveva fare da balia a quel ragazzetto complessato?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Gabriel, Metatron, Nuovo personaggio, Raphael
Note: Cross-over, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte della Bibbia'
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Se si parlava d’improvvisare, l’unico che poteva dargli qualche consiglio era Gabriel, insomma dopo secoli ancora si chiedevano come fosse riuscito a infilare della pece nel fodero della spada di Michael, visto che l’arcistratega l’aveva perennemente al suo fianco…
Bussò alla sua porta, sperando che non fosse sulla Terra in missione o a ingozzarsi come un umano.
«Avanti!» rispose una voce all’interno.
«Gabriel, devi aiutarmi» esordì, mettendo la testa dentro.
«Entra pure, Raphi, vuoi assaggiare? Si chiamano focaccine al miele e sono un’autentica delizia» gli disse, allungandogli una cosa schiacciata e giallina. Ecco, appunto.
«Gli angeli non hanno bisogno di mangiare» gli ricordò, guardandolo male, e gli spiegò in breve in che cosa consistesse la missione che gli aveva affidato Metatron e il suggerimento di Haniel.
«E che fine ha fatto la regola: un angelo, una missione?» chiese Gabriel, leccandosi le dita.
«Metatron sostiene che questa è un’unica missione, comunque ho preso degli appunti.»
«La verità è che s’è reso conto che gli incarichi spesso sono più complicati del previsto ma piuttosto che ammettere che ha torto, si farebbe strappare un’ala, in più da quando nostro Padre gli ha permesso, unico fra tutte le schiere celesti, di potersi sedere al Suo cospetto, credo che si sia montato la testa. Ricordi la faccia che ha fatto Michael? Lui, che è stato creato per primo, in piedi e Metatron che è stato creato per… boh, chi se lo ricorda più, dopo di noi senz’altro, bello e spaparanzato sullo scranno…» ridacchiò. «Dai, fammi vedere gli appunti…» Balzò sul letto a pancia sotto e i piedi per aria, studiando la pergamena.
Gli angeli non dormono ma Gabriel sosteneva che il letto gli serviva per far riposare le ali dopo le missioni.
«Più che enochiano sembrano zampe di gallina… Tobiel il nonno, Tobi il padre, Tobia il figlio… han proprio fantasia per i nomi… No, scusa ho decifrato male io o sul serio Tobi è diventato cieco perché degli uccelli gli hanno… gli hanno…» Cercò di trattenersi, coprendosi la bocca con una mano ma poi scoppiò a ridere.
«Gabriel! Quell’uomo si era addormentato sotto il muro del cortile, ignorando che sopra di lui stavano dei passeri. Non c’è niente di divertente!»
«Scu… scusa, hai ragione» rispose Gabriel, asciugandosi gli occhi con una mano, «ma ammetterai che come incidente è talmente… bizzarro.»
Raphael sospirò, guardando in alto, forse aveva commesso un errore a chiedergli aiuto, suo fratello non riusciva a prendere niente sul serio.
«Asmodeus? Sei sicuro?» chiese Gabriel, con tono insolitamente grave, mentre leggeva ancora gli appunti. «Questo rende il tutto ancora più difficile.»
«Ma perché? Quello è un demone minore ed io sono un arcangelo!» replicò Raphael, spalancando le ali color smeraldo con le punte turchesi.
«Perché dovrai… improvvisare!» rispose Gabriel, scoppiando di nuovo a ridere.
«Grazie tante! Perché pensi che sia qui a chiederti un consiglio?» esclamò Raphael, seccato.
«Guarda che l’arte dell’improvvisazione non si può insegnare… è come avere sei ali.» Lanciò un’occhiata compiaciuta alle sue. «Per quanto possa spiegare ai miei sottoposti quanto sia bello averne sei, non gliene spunteranno altre quattro… a meno che nostro Padre non li promuova.»
«Sapevo che venendo qua avrei solo perso tempo» replicò Raphael stizzito e si girò per andarsene.
«Aspetta, aspetta! Fammi pensare un attimo…» Gabriel si sedette e si pose un indice sulle labbra, guardando in alto. «Ci sono!» esclamò dopo qualche minuto e saltando giù dal letto. «Puoi sfruttare le superstizioni umane, ce ne sarà qualcuna sui demoni che potresti utilizzare.» Andò verso uno scaffale pieno di pergamene. «To’, studiatela» disse, lanciandogliene una.
Raphael la prese al volo, schifato, quelle nozioni erano da idolatri! «E tu leggi queste blasfemie?»
«Per forza! Sono sulla Terra un giorno sì e l’altro pure per annunciazioni, messaggi, profezie… e devo sapere che cosa pensano gli umani… Hai intenzione di recuperare prima i soldi?»
«Beh, sì… ma che differenza fa?» Ma perché tutti dovevano mettere becco nella sua missione?
«Assolutamente no, Sara deve avere la priorità poiché sta pensando seriamente al suicidio, capirai con Asmodeus che le ammazza tutti i mariti… Le ho affiancato Geniel(1) affinché la tenga d’occhio. Un ultimo consiglio: non dire che sei un angelo, casomai solo a Tobia a missione conclusa.»
«A questo c’ero arrivato anch’io, grazie tante.» Uscì dalla stanza.
«Raphael, le aliii!!!»
«Che cos’hanno che non va?» chiese Raphael, rimettendo la testa dentro.
«Stavolta rendile invisibili!(2)»

*****

Questo capitolo spiega perché abbia messo l’OCC, in quanto non ce lo vedo Raphael a chiedere consigli a chichessia.
1) Secondo l’angelologia collabora con l’arcangelo Gabriel ed è portatore di un avvenire migliore.
2) Allusione a quanto è successo in “Sodoma nonché Gomorra”
   
 
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