Una piccola mano si muove freneticamente davanti a me risvegliandomi dai miei pensieri. Tabitha.
-Vi, tutto bene?-
-Che puttana- sussurro a denti stretti.
Tabitha emette un sospiro di rassegnazione. Sostiene che io sia ossessionata da Jessica sonounagrandestronza Carter.
-Vi, devi cercare di fregartene, il tuo odio nei suoi confronti la fortifica e basta-
-Come potrei? Il suo esibizionismo è disgustoso-
-Sfoggiando il suo nuovo regalo a tutta la scuola sta mandando un disperato segnale di bisogno di attenzione-
-Non si chiama “bisogno di attenzione” ma “mania di protagonismo”-
Mi giro a destra quando sento un rumore di tacchi su cemento che si fa sempre più forte. Quella gallina sta venendo nella nostra direzione sculettando: Jimmy Choo nere tacco 12, Jeans talmente attillati da togliere la circolazione, maglioncino con scollo vertiginoso, occhiali da sole Chanel, anche se non c’è il sole alle 7 di mattina e infine una Stella McCartney sulla spalla.
-Ciao sfigata-
-Ciao troietta-
-Ti piace il mio nuovo regalo? Non è niente di che ma ad una poveraccia come te potrebbe piacere-
Chiariamo. Io non sono povera. Anzi, sono benestante e lei lo sa, è per questo che mi ha preso di mira, mi vede come una minaccia. Perché ovviamente le mie converse taroccate e il felpone smesso di mio padre competono con i suoi abiti firmati. Logico.
-Carina. Però ho paura che abbiano sbagliato a mettere gli airbag e te li abbiano impiantati sullo sterno, o forse è solo un altro regalo di papino-
Tabitha ridacchia nascondendosi con la mano.
Tutti sapevano della prima scarsa che aveva e nessuno credeva al fatto che fossero cresciute di due taglie in 3 mesi. Mi rivolge una smorfia di disgusto per poi guardare un punto alle mie spalle. Fai che non sia lui, fai che non sia lui, fai che non sia lui…
-Ehi ragazze-
Ben, il mio migliore amico da una vita. Diciamo che è cresciuto bene ed è diventato un gran figo.
Jessica lo guarda con occhi languidi per poi diventare magicamente carina e gentile.
-Oh ciao Ben, come va?-
-Bene Jess-
-Spero di vederti alla festa che darò questo venerdì a casa mia. L’ultima volta mi sono divertita molto-
-Vedrò cosa posso fare-
Gli rivolge un sorriso da gatta morta e lo bacia sulla guancia per poi andarsene. Mi giro con un sopracciglio sollevato verso il mio nuovo ex migliore amico.
-Oh, e andiamo Vi. Le sue feste sono pazzesche. Inoltre con me è così carina, mi dispiaceva ferirla-
-Però non ti importa di tradire la tua migliore amica, bastardo-
-Non fare così-
Incrocio le braccia e contraggo la mascella. Fa un sorriso e poi si muove in avanti per farmi il solletico ma lo blocco mettendogli una mano in faccia.
-Non ci provare, sono ferita, lurido verme-
Mi giro e raccolgo lo zaino per poi avviarmi verso l’entrata della High School di Winnipeg.
-Come sei melodrammatica- esclama Ben alle mie spalle.
Io per tutta risposta alzo il mio esile braccio per mandarlo a quel paese. Sento la sua risata roca e sorrido.
Che sbadata, non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Vi Jones, ho sedici anni e questo è lo strazio che gli altri chiamano comunemente “vita”.
Angolo Autrice
Buonasera...naah. Bella zio! No, ok, rinuncio. Mi chiamo Francesca e questa non è la mia prima storia, l'altra però si trova su wattpad e sono troppo pigra per metterla anche qua. Anyway. Questa è la mia seconda storia e ho già scritto una decina di capitoli ma ho deciso di pubblicarla per avere dei pareri così da rendermi conto se sto sprecando tempo e dovrei cestinarla o vale la pena continuare. Il primo capitolo non è molto lungo ma è ricco di informazioni e... niente. Grazie a chiunque sta leggendo questo perchè significa che sei arrivato in fondo al capitolo e se ti va lascia una recensione perché ho seriamente bisogno di sentire dei pareri.
Cieo.