Vivo giornate grige
scavate alla radice
dove niente si riduce
e il male mi conduce
su una strada dove è difficile
essere felice
visto che ancora adesso non capisco
i meccanismi della vita.
Io non credo alla gente e a cò che dice
da quando ho compreso che la propria cattiveria è infinita;
per questo pongo distanze con il mondo.
Ancora adesso stringo una rosa tra le dita,
ma per quanto bella 
ormai è morta ed appassita,
la riposo a terra 
e con essa la mia anima sbiadita.

Cammino lento in una notte di Luna piena
restano impressi i passi sul cemento
occhi bassi come un toro nell'arena
per affrontare il mondo ogni singolo momento
e sopportare il peso di un macigno sulla schiena;
giorno dopo giorno mi rendo conto 
di essere io il vero ed unico problema,
ma sarò sempre lo stesso nonostante tutto cambi
è una promessa con me stesso che dura da tanti anni
porterò con me gli insegnamenti delle persone più importanti
quelle che hanno fatto e dato tutto per salvarmi.
Il mio nome è la mia essenza, il mio mondo è la mia vita
il resto solo indifferenza
sulla mina consumata di una matita.