Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh
Ricorda la storia  |      
Autore: masayachan    23/04/2009    4 recensioni
questa fiction per me è molto importante, è un' idea che ho in testa da anni. Doveva essere un fumetto ma poi non sono mai riuscita a realizzarlo...il protgonista di questa storia è Honda...che dire, spero che vi piaccia e che la commenterete.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joey Wheeler/Jounouchi Kazuya, Tristan Taylor/Hiroto Honda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il cielo era quasi bianco quel pomeriggio e l’aria era così fredda e pungente da graffiare persino la pelle

Salve! Spero che leggerete e commenterete questa mia one shot che per me è molto, molto importante.

In primis perché il protagonista è Honda, personaggio che amo, e poi perché questa idea mi frulla nella testa da almeno 4 anni. Inizialmente doveva essere un fumetto, ma poi per mancanza di tempo ed altro non sono mai riuscita a realizzarlo. So di disegnare meglio di come scrivo, ma ho provato comunque a buttarla giù cercando di  descrivere al meglio le vignette che ho in testa da anni per questa storia.

Quindi ci tengo davvero molto a questa one shot e spero  che la apprezzerete anche voi.

Baci.

 

 

Il cielo era quasi bianco quel pomeriggio e l’aria era così fredda e pungente da graffiare persino la pelle.

Hiroto guardò in su: era sicuro che entro poche ore sarebbe iniziato a nevicare, l’ultima neve dell’anno. , era il trentun Dicembre, il giorno prima di un nuovo inizio, l’ultimo giorno per lasciarsi tutto alle spalle per poi cominciare da capo una nuova vita.

Nella primavera dell’anno nuovo sarebbero iniziate le superiori: un nuovo percorso importante, un percorso che voleva continuare assieme alla persona che riteneva essere il suo migliore amico…eppure, non era così semplice.

Camminò nei vicoletti nascosti della città a passo spedito. Non amava attraversare quei luoghi invisibili da tutti e tutto, ma sapeva che lui si nascondeva lì e aveva bisogno di incontrarlo ad ogni   costo quel giorno preciso, lo aveva promesso a se stesso. Dopo sarebbe stato troppo tardi.

Si bloccò davanti ad una specie di baracca, o meglio dire  rudere, e si arrampicò sulla scaletta arrugginita che portava sul terrazzo: era l’ultima volta che lo seguiva fin qui, sì! Questa era davvero l’ultima! Aveva sempre il terrore che arrampicandosi, i pioli si sarebbero spaccati in due sotto il suo peso, tanto erano ridotti male.

Sospirò rassegnato e con l’ultimo sforzo  arrivò a destinazione. Alzò gli occhi, e come aveva immaginato, lui era là, seduto con la schiena appoggiata al muro sporco e crepato, lo sguardo fisso verso l’alto e una sigaretta stropicciata fra le labbra: -Jonouchi!-

Questo distolse lo sguardo dal vuoto sentendo pronunciare il proprio nome:-Hey hey! Honda…che ci fai qui, di nuovo?-Chiese con una leggera smorfia mentre spegneva la sigaretta sul pavimento di mattonelle impolverate sotto di lui.

Hiroto gli si era avvicinato con un’espressione severa sul viso, e come aveva previsto, notò il corpo coperto di lividi dell’amico:un occhio nero e gonfio, il sangue che si era seccato sotto le narici, ematomi e i vestiti strappati in vari punti…e con quel freddo non doveva essere il massimo.

-Idiota!-Mormorò mentre si toglieva la sciarpa per porgergliela:-Hai ancora fatto a botte, non ci posso credere!-

Jonouchi se l’era avvolta al collo senza fare troppi complimenti, e con noncuranza portò  l’ attenzione altrove:-Io invece devo ancora capire perché a te dà tanto fastidio, si può sapere che te ne frega? E poi mi sembra che nemmeno tu ti sia mai tirato indietro davanti ad una bella scazzottata-

Era vero, quando uscivano assieme capitava spesso di imbattersi in altri teppistelli, e di certo Honda sapeva difendersi bene.

-Andiamo Jonouchi! Lo sai benissimo anche tu che se continui a frequentare Hirutani e la sua banda non …-

-Bla bla bla, quanto strilli mammina- Lo interruppe l’altro tappandosi le orecchie con le dita:- Piuttosto, visto che oggi è capodanno mi sento generoso.- Si mise a rovistare nella tasca del giubbotto malconcio e ne estrasse un pacchettino di sigarette  per poi porgerlo verso l’amico:-Tieni, serviti pure.-

Questo  scosse il capo allontanando con un gesto della mano il pacchetto :-No grazie, ho smesso.-

Jonouchi spalancò gli occhi incredulo:-SMESSO???TU??? E da quando?-

In effetti Era una notizia che aveva  dell’incredibile, Honda era famoso per essere un gran fumatore(oltre che grande “lettore” di riviste porno), e sentirlo dire che aveva smesso così all’improvviso…

-Tks! Cos’è quella faccia? Ho smesso da quando mia sorella ha detto di aspettare un bambino.- Rispose Hiroto  con aria fiera di sé.

-Oddio…te lo hanno detto che non sei TU che devi partorire, vero?-

-OOOH! MA CHE C'ENTRA??!! Non capisci proprio niente stupido idiota! È dovere di ogni zio che si rispetti dare il buon esempio!-

Il biondino lo guardò perplesso. Quel ragazzo era assurdo, ma era impossibile negare che i suoi ideali fossero buoni. Nonostante questo, sebbene fosse un bravo ragazzo, continuava a voler avere a che fare lui, a venire coinvolto nelle sue faccende, quando invece tutti, giustamente, preferivano tenergli le distanze. Una volta Honda si era persino auto-invitato a casa sua, ed era stato il primo(ed ultimo)ad assistere al pietoso spettacolo di suo padre. In ogni caso, non aveva smesso di stargli vicino, e quando mancava da scuola, o quando scompariva e non si faceva più sentire, puntualmente quel cretino lo raggiungeva lì, al solito posto, su questa baracca abbandonata.

Si chiedeva perché, perché lo faceva? Nemmeno suo padre si preoccupava in quel modo, e invece lui…di conseguenza, pensò Jonouchi, solo uno stupido del suo genere sarebbe capace di smettere di fumare da un giorno all’altro solo perché la sorella è incinta.

Hiroto ridacchiò fra sé e sé: non era certo da tutti riuscire a far stare zitto quella gran bocca larga di Jonouchi.

Si sedette di fianco a lui mentre lo guardava accendersi un’altra sigaretta:-Dovresti smettere anche tu, sai? Fumare fa molto male alla salute.-

-grrr! Senti, sei venuto qui per fare cosa oltre che a stressarmi, si può sapere?- Ringhiò Jonouchi con una venetta che cominciava a pulsargli sulla tempia.

Lo sguardo di Honda diventò terribilmente serio, e si mise a fissare negli occhi il ragazzo con quell’odiosa espressione da moralizzatore: -Jonouchi! Lascia la banda di Hirutani! Fallo oggi stesso o mai più!-

L’altro ragazzo rimase un istante in silenzio a fissare quei due occhi pieni di determinazione , poi si alzò di scatto ringhiando:-Tu non sai che cosa dici! Credi che sia così facile? Che basti dire: “ehy, non mi siete più simpatici, non mi va più di frequentarvi” che loro mi lasceranno in pace? Una volta entrati in questo giro non si può più uscirne, idiota!- Aveva serrato la mano in un pugno, stringeva così  forte che le nocche erano diventate bianche e l’ avambraccio aveva cominciato a tremare:- Se fosse così…credi forse che non me ne sarei già andato?- Concluse poi chinando il capo e lasciando la frangia bionda coprirgli lo sguardo e la sigaretta scivolagli via dalle labbra.

-Non riesci proprio a prendermi in considerazione, non è così?- Hiroto era balzato in piedi e lo aveva afferrato dal colletto facendolo barcollare:-Non ti è ancora chiaro che ti voglio dare una mano? Se solo tu me lo chiedessi…io non esiterei un istante a venire con te da quelli! Noi siamo forti, possiamo farcela assieme!-

Jonouchi se lo scrollò di dosso:-Quanto sei stupido! Loro sono almeno una decina, cosa possiamo fare io e te da soli? E poi tu non c'entri niente con questa storia!-

-Ma ci possiamo provare!-

-E’ insensato…-

-No che non lo è! Come puoi pretendere che la vita sia diversa da com’è ora, se non sei tu stesso che cerchi di cambiarla? Andiamo, è l’ultimo giorno dell’anno!-

Silenzio.

Sul volto di Jonouchi  si formò un timido sorriso. Era davvero assurdo quel ragazzo, anzi, molto più che assurdo. Come poteva pensare che in due, sebbene forti, sarebbero riusciti a fronteggiare quei teppisti da soli? E perché rischiare così tanto solo per farlo uscire dalla banda? L’ultimo dell’anno poi, che cavolata. Chissà quali idee passavano per quella sua testa coperta da una pettinatura assurda almeno quanto lui.

-Sembra che tu non veda l’ora di farti pestare, Honda- Ridacchiò.

-Naaa.- scosse il capo l’altro:- In realtà sono solo curioso di vedere com’è un Jonouchi che reagisce-

Un Jonouchi che reagisce.

Era vero, fino ad ora aveva semplicemente lasciato che i problemi gli cadessero addosso senza fare nulla per rimediare, così come aveva donato la sua fiducia a delle persone sbagliate, e lo sapeva benissimo, non c’era bisogno che fosse lui a dirglielo. E pensare che credeva che loro due fossero uguali: il bisogno di scappare, il bisogno di sfogarsi con le botte…invece no, Honda sapeva dire basta.

Si scompigliò i capelli con una mano:-Ah, Honda Honda, chi ti capisce…spero almeno che tu abbia la pellaccia dura-

Gli occhi di Hiroto iniziarono a scintillare:- V…vuol dire che…?-

-Coraggio, andiamo a fare una visitina al buon Hirutani!-

 

 

 

Il sangue aveva ricominciato a colare dal naso, ma non solo. Ora anche la bocca e  la testa  si erano tinte di liquido rosso.

Honda era messo forse anche peggio. Aveva  delle enormi ecchimosi ovunque, e un dente gli traballava sulla gengiva insanguinata; continuava a sputare nell’acqua del fiume che scorreva sotto i loro piedi: non sopportava più quel sapore ferruginoso in bocca.

-Bè…-disse appoggiandosi sulla recinzione- almeno in due ci siamo divisi la razione di botte equamente…-

Jonouchi rise leggermente:-Sei forte sai? Non ti avevo mai visto così.-

-Ah, sai com’è, a volte servono le mani per far ragionare certe persone-

-Idiota, ma se ci hanno battuto alla grande, è stato un miracolo che non ci abbiano ucciso!-

Le guance di Hiroto arrossirono leggermente. in effetti Era stata una sconfitta clamorosa, erano messi malissimo e avevano i vestiti ridotti a straccetti, però:-Dopotutto Hirutani ti ha detto di non farti più vedere, no? Non lamentarti, lo scopo è stato comunque raggiunto.-

-Già…-Mormorò Jonouchi.

In quel momento non aveva parole per esprimersi. Il suo corpo se avesse potuto avrebbe gridato dal dolore, eppure…era finito, tutto finito, non poteva crederci.

O almeno…era il primo passo.

Dal cielo, ormai diventato scuro da un pezzo, ad un tratto, erano cominciati a scendere piccoli fiocchi di neve: leggeri volteggiavano facendosi condurre dall’aria gelida per poi cadere al suolo e nell’acqua.

-Accidenti- disse Honda- Lo sapevo che si sarebbe messo a nevicare!-

Jonouchi si mise di nuovo a frugare nelle tasche, ma sta volta il pacchetto di sigarette sembrava più una cartaccia  ripiegata su se stessa:-Oh! Dannazione! Guarda che disastro!-

-Più che un disastro a me sembra un segno! Significa che devi smettere!-

-Puah! Ma quale segno? Povere sigarette! Hanno solo preso un sacco di botte…-

Hiroto sorrise, poi guardò l’orologio: era quasi mezzanotte. Avevano passato tutta la serata accasciati su un pavimento a cercare di riprendere un po’ di forze dopo il pestaggio, e solo ora erano riusciti ad alzarsi in piedi ed andarsene. Quando sarebbe tornato a casa, sua madre probabilmente avrebbe finito l’opera uccidendolo direttamente, ma andava bene così, era felice.

Le campane del tempio iniziarono a suonare, e dopo poco si cominciarono a sentire gli scoppi dei primi fuochi artificiali. Incredibile, erano riusciti a farli anche se nevicava.

Loro non alzarono la testa, continuavano a fissare l’acqua del fiume, che forse era anche più bella del cielo ora che ne rifletteva i colori dello spettacolo pirotecnico, e i fiocchi di neve erano diventati batuffoli di cotone colorati.

-Buon anno Honda-

-Buon anno nuovo, Jonouchi.-

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh / Vai alla pagina dell'autore: masayachan