Colours 

 

(Gli * sono le note sulla traduzione) 

 

 

Il mondo è bianco e nero. 

Steve disegna con il carboncino, e alcune volte pensa a come sarebbe poter vedere i colori. Tutti hanno sentito le leggende, i miti, le storie; ogni persona che ha incontrato la sua anima gemella ha esclamato in stupore, guardandosi attorno. Ma non è qualcosa che può essere descritta. 

Alcune volte usa le matite, e non smette mai di sperare. 

Forse il giorno seguente, avrebbe scoperto che colore fosse il blu. 

Forse. 

C'è un pensiero sfuggevole, proprio prima che gli viene iniettato il siero - e se questo gli facesse vedere? Ma non lo fa.  

Lui va nel ghiaccio, e non sa che cosa è davvero il blu. 

 

*** 

 

Lui si risveglia, e immediatamente qualcosa è diverso. 

Fa tutto male. È freddo, tanto freddo.  

C'è un robot che lo guarda, e il mondo non è più monocolore. 

Si guarda attorno, la piccola donna e all'uomo alto che stanno vicino al robot, e a nessuno di loro sembra che il mondo sia appena cambiato. Il robot - sembra un armatura, pensa Steve, confuso. È luminoso, e lucido, e meraviglioso. Non sa come chiamare i colori. Verde? Rosso? Viola? Lui sa i nomi, ma non sa cosa significhino.  

Non importa. Riesce a vederli, ed è magnifico.  

Rende tutto più facile. 

 

*** 

 

Steve glielo chiede una volta. Iron Man annuisce, e si rifiuta di togliersi l'elmo. "È meglio così, Cap." Dice. 

"Ma siamo anime gemelle," sussurra Steve. Non sono solo due parole: non ha mai capito nessuno come lui capisce Iron Man, non ha mai percepito la stessa connessione come nelle le lunghe notti quando loro stanno seduti nella biblioteca insieme. 

Ma Iron Man non gli dice mai chi è.  

 

*** 

 

Steve impara a riconoscere i colori. 

Rosso, come il sangue, e l'oro, come il sole, ed entrambi sono come Iron Man. Il cielo è blu. Steve ama quel colore. 

Anche gli occhi di Tony Stark sono blu, e qualche volta Steve si accorge che li fissa, perdendo il filo del mondo intero. 

Steve incomincia a disegnarlo. Non gli chiede mai di posare. Lui pensa che lo vorrebbe, ma in qualche modo sembra troppo intimo, quindi fa solo degli schizzi sul suo notebook e poi aggiunge i colori. 

Steve ha amato il carboncino e le matite, solo che il mondo colorato è così diverso che non gli piace lasciare i disegni in bianco e nero. 

(La prima volta che è andato in una galleria d'arte dopo che si era risvegliato, lui ne era affascinato. C'erano disegni chiaramente pitturati da persone che non avevano incontrato la loro anima gemella, e lo avevano sorpreso per la selvaggia, innaturale scelta dei colori, di un mondo che potrebbe esistere.) 

 

*** 

 

Alcune volte la sua visione diventa sfuocata, i colori che si esauriscono, diventando quasi grigi. Va in panico, non capisce mai cosa significa. 

Impara anni dopo che quello erano i momenti quando il petto di Iron Man smetteva quasi di funzionare. 

Si risveglia in un ospedale una volta, con Iron Man che stava accanto a lui. "In mondo in bianco e nero non è più interessante," dice. "Non farlo." 

Steve pensa che gli piacerebbe vedergli gli occhi, ma non dice niente. 

 

*** 

 

Quando l'armatura di Iron Man si dissolve,  mostrando un quasi nudo Tony Stark, Steve non riesce nemmeno ad arrabbiarsi.  

I lacci rossi sembrano troppo stretti, il colore ricco come il sangue. 

 

*** 

 

Lui incrocia Tony ore dopo, le sue mani entrambi sui suoi fianchi, e finalmente capisce perché non era mai riuscito a staccare gli occhi dai suoi. "Testa di latta"* gli dice. 

Tony lo guarda, e Steve riesce a vedere tutti gli argomenti che gli stava per cacciare, tutti i motivi per cui non potevano stare insieme. 

"Oh, vaffanculo," dice Tony, e lo bacia. 

 

*** 

 

Steve non è sicuro che sia possibile, ma i colori sembrano ancora più forti ora. 

Dipinge Tony con vari colori e desidera di poter catturarlo tutto su carta.  

(Il sorriso di Tony è più bello di tutti colori possibili.)  

 

*** 

 

"ARS" dice Tony. "L'Atto Registrazione dei Superumani." 

All'improvviso, il mondo diventa grigio. 

Tony sembra colpito. Passano pochi lunghi secondi e corre via, e Steve non lo rincorre. Non è sicuro di cosa sta accadendo. 

 

*** 

 

"Finiscila," dice Tony, il mondo è bianco e nero tranne che per i suoi occhi- 

Steve esita, e poi i civili gli sono addosso, lo prendono e lo portano via. 

Steve fissa Tony e i colori ritornano lentamente, mai forti com'erano prima. 

 

*** 

 

Steve muore.  

Lui risorge e il mondo è bianco e nero.  

I suoi pensieri corrono da Tony, e la prossima cosa che sa è che lui sta lì accanto a lui, e ascolta ad una registrazione che gli chiede se vuole tornare. 

(Lo fa, anche se solo per urlargli contro.) 

 

*** 

 

"Non me lo ricordo," gli dice Tony una notte, nascondendo la sua faccia nel petto di Steve. "Quando sei morto. Il mondo dev'essere diventato monocromatico, ma non me lo ricordo. Ne sono così grato." 

Io sì, pensa Steve, ricordandosi della figura ferma di Tony che riposa su un respiratore, il mondo di Steve grigio e tutti i ricordi di Tony su un hard-drive.  

(Non tutti, ma i migliori.) 

 

*** 

 

Il mondo ritorna sfuocato in poco tempo, e ci sono domande sulla punta della lingua sul Guanto dell'Infinito, sugli Illuminati. 

C'è una bufera tra di loro. Steve non ha freddo. Mi hai mentito, è quello che Steve non riesce a smettere di pensare. "Sei fuori dal team." è quello che dice. 

L'armatura di Tony sembrava nera, ora. 

 

*** 

 

"Diventiamo più grandi," dice Steve, e Tony lo circonda con un braccio.  

Il mondo è luminoso, bellissimo e pieno di speranza. 

Steve bacia Tony con gli occhi aperti e ricorda ogni sfumatura. 

 

*** 

 

Ci sono uomini alti in piedi davanti a lui. 

Steve si sveglia, la testa che gli fa male, il suo respiro troppo veloce. Non è sicuro del perché quel sogno lo abbia spaventato così tanto. 

Tony è lì, porta Steve via, e lo calma con le idee sull'Avengers World.*  

È prima dell'alba, i colori sono tenui comunque. Forse è per questo che Steve più tardi non si accorge che il suo mondo sta diventando grigio. 

 

*** 

 

Tony sta piangendo. "Non ci riesco," dice. 

"Perché?" Chiede Steve piano. 

"Non lo so," dice Tony, e assomiglia ad una bugia. "È colpa mia, io- guardati intorno, Steve, di che colore è la mia maglia?" 

"Mi stai lasciando per una superstizione?" Serra la mascella.  

"Io ti amo, idiota." Dice Tony. "Ma non possiamo, noi-" non riesce più a parlare e sta tremando, le sue parole finivano con singhiozzi. 

Steve pensa che dovrebbe abbracciarlo. Non lo fa. 

(L'armatura di Tony è nera e oro. Steve non sa se è un nuovo schema di colori oppure se non riesce a distinguere più le sfumature.  

Gli occhi di Tony sono blu, sempre.) 

 

*** 

 

"Fallo, Stephen," dice Tony, e Steve non riesce nemmeno a chiedere cosa mentre lui cade giù-- 

Si sveglia.  

Ci sono lacrime nei suoi occhi. Si costringe a non piangere, si veste, va da Tony. 

"Io ricordo," dice, e gli sembra di essere calmo. 

Tony lo guarda con occhi neri. 

 

*** 

 

Lavorano insieme perché non hanno altra scelta. Il mondo di Steve è colorato di nuovo. Lo odia. 

Tony gli fa da scudo in una battaglia. Steve non ci pensa fin troppo (questa è una bugia) fino a dopo, quando si accorge che il mondo sta diventando più scuro, guarda su e si accorge che è troppo presto per il sole a tramontare.  

Corre dove Tony è sdraiato, mentre sparava ancora con i repulsori alle forze di Ultron. 

"Cos'è sbagliato?" Chiede Steve, inginocchiandosi davanti a lui. 

"Cosa non è" dice Tony. 

Steve preme per togliergli l'elmo. Vuole vedere-- 

Tony è davvero pallido. C'è del sangue intorno alla sua bocca, e i suoi occhi, i suoi brillanti occhi blu, sono semi chiusi. 

"Hai sparato al mio sistema di bersaglio,"  respira a fatica.  

"Ce l'ha Carol," dice Steve. "Cosa ho sbagliato?" 

"Niente," Tony mente, e Steve trema, si abbassa verso di lui, appoggia la fronte su quella di Tony e chiude gli occhi. 

"Ho bisogno di te," sussurra Steve.  

"Non ne hai," dice Tony piano, con difficoltà.  

"Ti ho sempre amato," dice Steve. 

Tony emette un suono che sembra una risata, ma la sua mano trova quella di Steve. La preme gentilmente. 

Sono sul campo di battaglia, e a Steve non importa. "Tony," dice "Tony, io-" si ferma. Apre gli occhi, e guarda a Tony-  

Il sangue sulla sua faccia- 

I suoi occhi aperti e immobili- 

Non ci sono colori nel mondo, e Tony non sta respirando.  

 

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Note sulla traduzione: 

1 : in inglese sarebbe “Shellhead” ma ho deciso di tradurlo in italiano. 

2 : in questo caso ho deciso di lasciarlo così, perché in italiano non suonava bene e perché non sapevo cosa era e ho deciso di non combinare casini. 

 

Note della traduttrice: 

Alcune cose potrei averle tradotte in modo diverso o sbagliato, come le parti dell'armatura di Iron Man, ma ho provato a mettere una traduzione decente.  

Prego a chiunque legga la traduzione di non uccidermi per questo.  

Questa è la mia prima vera fic che ho finito a tradurre, ma questa storia era così bella e magnifica che mi ci sono fiondata per finirla. Lo giuro.  

Tranne che l'ho controllata e ricontrollata un ventigliardo di volte, ma ero troppo insicura *arrossisce* 

Eh si, sono timida. Quindi abbiate pietà pt2.  

E Grazie a tutti, ma soprattutto grazie all'autrice di questa meraviglia, Laireshi. 

Ecco l’account su Ao3 dell’autrice se volete leggerla in lingua originale: http://archiveofourown.org/users/laireshi/pseuds/lireshi 

Ricordo che niente di questa storia è mia, io sono solo una traduttrice principiante.  

Zattutti.