Scegliere se congelare
e morire,
o abbandonarti
Non è nemmeno una vera scelta.
Come uno storno migratore in trappola fra le fredde dita dell'inverno,
il fragile cuore già divenuto pietra, sento le tue dita aguzze ferirmi il costato.
Scegliere se seppellire il ricordo di questo amore abortito
o continuare a nutrire il cadavere putrido di ciò che non è mai stato,
con la mia tristezza,
non è nemmeno una vera scelta.
Certe cose sono atti di fede.
Nasciamo con in testa una mappa
Già percorsa da chi ci precedette
Come una migrazione.
Prendi i tuoi pensieri e annegali nello stagno.
Riempirebbero le tue ossa di inutile zavorra:
sarebbe più difficile volare.