Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: shelivesforhim    26/07/2016    3 recensioni
Il vecchio Sofocle diceva: "Una sola parola ci libera di tutto il peso e il dolore del mondo, e quella parola è amore."
Magnus, o meglio dire, la sua mente che non smette un secondo di pensare, spera che questa parola lo liberi ancora.
Post City of Lost Souls.|| Magnus POV.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"But you are so unforgettable,
I had to break the rules,
your eyes are like a weapon,
they'd kill me if I let 'em."


Incantato nell'osservare i suoi occhi azzurri, sei ancora lì a chiederti quale carta poter giocare, quale mossa poter fare ora; avanzare in modo assurdo come il cavallo su una scacchiera e divorare inaspettatamente la Regina che ora regnava in questa "pseudo insensibilità" di Alexander?
Quell'insensibilità che è stata in grado di darti del pazzo, di offenderti in quel modo, nonostante tu ricorda perfettamente i suoi occhi lucidi mentre la stregaluce tra voi, in quella viscida metropolitana, brillava di ogni colore.

"Potrebbe anche andare Alexander, ma vediamo di fare presto."
Sostieni con freddezza, alzandoti e evitando a tutti i costi di incontrare il suo sguardo.
E' una semplicissima tirata di shopping e magari potrai comprare qualcosa anche tu, qualcosa che possa valorizzarti al massimo e magari trovarti anche un nuovo corteggiatore, chi lo sa.

Prendi le chiavi dal tavolino, e agisci come se dietro di te non ci fosse il tuo amore, come se fossi un grandissimo uomo indipendente che non ha bisogno dell'amore per avere una vita felice e piena; ed è mentre fai questo che improvvisamente ti sale un dubbio.

Perchè fare tutto questo?
Per quale motivo?
Non ricordi il volto sorridente di Camille mentre ti sbatteva in faccia la verità dei fatti, la verità sul tradimento e tu inspiegabilmente ti sentivi crollare, sentivi la beffa e l'umiliazione; puoi darmi il passato, ma Alec è il mio futuro, avevi pronunciato con fare trionfante e leggermente malinconico davanti alla vampira incatenata alle colonne dell'Istituto, con quella triste consapevolezza che si sarebbe trattato di un futuro quasi effimero, data la mortalità del tuo cacciatore e il suo continuo esporsi alle guerre, ma di certo non avresti mai pensato che sarebbe tutto finito in uno squallido tradimento di fiducia.
Con lui, dopo secoli di battaglie di spirito e di carne, avevi trovato il tuo assaggio di paradiso; ma eri giunto alla conclusione che quello non era un eterno riposo nella Grazia del destino, piuttosto un vortiginoso Eden, in cui l'Eva che amavi alla follia aveva però morso la mela dell'occasione offerta da un insidioso serpente, che nell'arco dei secoli ti aveva sempre seguito come un'ombra e non ti lasciava andare e di conseguenza, non solo l'Eva vittima di inganno era stata cacciata dall'Eden, ma anche l'Adamo in cui ti rivedevi, di cui l'unico peccato forse è il troppo amore.
Non ripagato nel giusto modo.


A concludere la tua riflessione biblica, fai schioccare le dita, facendo un incantesimo di blocco ipnosi: Alexander, fermo a mezz'aria, con la bocca semi aperta e gli occhi quasi spalancati, è immobile come una statua greca.
Gli passi accanto, lo ammiri, lo sfiori e lo riammiri ancora, mantenendo più calma di quello che potrebbe sembrare a prima vista.

"Piccolo mio..come possiamo esserci ridotti così.." sussurri.
"Siamo passati dall'essere due amanti costantemente avvinghiati, nel nostro viaggio europeo e intorno al mondo, ad essere quasi due nemici..sai come si dice, no? "Ti taglierei la gola con lo stesso coltello che mi hai conficcato alla schiena"..ma vale la pena distruggere una bellezza così?"
continui a dire, toccandogli qualche ciuffo di capelli, passando il polpastrello sulla riga definita dello zigomo, e fissandogli incessamente quelle labbra semiaperte che sembrano muoversi.

Muoversi?
Impossibile, l'incantesimo dovrebbe bloccarlo.

"M..m..ma..magn" è il sibilo proveniente da quelle labbra che si muovono a fatica.

Non è possibile; non è neanche una rarità, non è quel 1% di possibilità, non è possibile che stia davvero mormorando qualcosa nel blocco-ipnosi.
"Amor che move il sole e l'altre stelle" ripeteva Jace, amore capace di ogni cosa, "Omnia vincit Amor" diceva invece Virgilio, amore capace di ribellarsi e rompere anche un potente incantesimo che usavi da centinaia di anni.

Senti la gola bruciare, gli occhi pizzicare, la mente rimbomba "povero piccolo mio, come siamo arrivati fin qui"

"Shh" gli fai, puntando un dito sulle sue labbra, ma la risposta è un debole "p..p..per..perché?".

Ti esplode il cuore e decidi che è ora che basta.
Ti avvicini di scatto, afferri delicatamente il suo viso tra le tue mani e sfiori le sue labbra con le tue, notando che lui, piano piano socchiude gli occhi, come una silenziosa approvazione; gli baci l'angolo della bocca, scendi in basso e gli sfiori il collo, ritorni su e nulla, ti avvicini ancora di più per lasciargli prima dei sottilissimi e teneri baci, poi successivamente per rendere le vostre bocche un bocciolo di rosa appena sbocciato, un intreccio di labbra, un incontro di lingue, un bacio cortese e innocente trasformato in un bacio appasionato trattenuto per troppi giorni. Incapace di contenerti, con le tue mani esplori ogni centimetro del suo corpo come se fosse una terra santa, lasci che i suoi muscoli si sciolgano piano piano e che le sue mani salgano sulla pelle del tuo petto, che contiene un cuore che sta probabilmente per esplodere; non è che ci pensi due volte a trascinarlo verso la tua, meglio dire, vostra, camera da letto, e rimani inaspettatamente sorpreso, quando Alec, libero da ogni catena magica, ti stacca da terra, afferrando i tuoi glutei, tra le sue mani ricoperte di cicatrici, calli, mani di cacciatore.

Ovviamente, ricordi tra te, che non è più il ragazzino innocente che hai baciato alla porta di casa; ora è quasi un uomo e sa cos'è che vuole, e ciò che ora vuole sei te, mortalità o immortalità fuori da tutto.

Sei nuovamente in braccio in lui, come nei vostri tempi più felici, e senza mai staccare le sue labbra dalle tue, ti adagia sulle lenzuola del letto ancora in confusione, dato che solo poche ore ti eri svegliato, con indosso la sua camicia poi. La tua bocca è contorta in un sorriso che non riesce a svanire, mentre lui toglie di mezzo accuratamente anche l'ultimo centimetro di tessuto che possa dividervi, rubandoti baci su baci, come un felice amante ritornato da anni di guerra che rivede il centro dei suoi pensieri in carne ed ossa. Ti abbandoni a lui, come Didone con Enea, ferito da un vulnus amoris destinato a non guarire, non ora, sei senza forze tra i bicipiti che ti sostengono, e l'unica cosa fai è ridere, amare con tutto te stesso, specie nei momenti in cui il dolore e il piacere si uniscono come in una danza e sei costretto ad aggrapparti forte alle coperte e ai cuscini, tirando fuori gli artigli.

"Reggiti a me" ti sussurra Alec, sudato e affaticato.
E ci tieni a ripetergli ciò che gli hai detto nella battaglia contro Sebastian.
"Lo faccio sempre Alec."

E metti le mani sulla sua schiena, aggrappandoti completamente a lui ed evitando di lasciare spazio tra i vostri corpi; il dolore, l'attrito e il movimento, fanno in modo che le tue unghie, nel reggerti ad Alec, lascino sulla sua schiena dei segni, graffi, come schizzate di colore in una tela immacolata. Andate avanti così un giorno intero, tra coccole e amore, senza neanche dire una parola su ciò che state passando, perchè non serve: l'attrazione tra due calamite non va giustificata, alla fine.

Sono quasi le 22, non tocchi cibo da ore, ma non lo senti l'effetto, perchè hai nutrito la tua anima e il tuo cuore per un giorno intero e ora capisci ancora quella frase che da giorni ripeti: "Una sola parola ci libera da tutto il peso e il dolore del mondo: questa parola è amore."

Lo pensi perchè ora sei leggero, ma forse non del tutto, mentre la coperta ti copre solo una metà del corpo, e il cacciatore dorme a pancia in giù, con il viso affondato nel cuscino, stanco, ma rilassato.
Contempli la sua bellezza, come andrebbe contemplato un quadro di Michelangelo, quando dolcemente e tristemente sussurri:

"Piccolo mio, mi è piaciuto averti qui per un po'..è stata una bellissima giornata di shopping, lo ammetto."
ridi piano piano, mettendoti una mano alla bocca.
"Ma i tempi sono quelli che sono.." e passi una mano fra i suoi capelli "Tu hai fatto ciò che hai fatto, e lo ammetto, forse ancora mi serve di più per perdonarti. Perchè oltre all'amore sento anche un piccolo peso, il peso del senso di colpa, non ho sperimentato il perdono del tutto, non ho ancora assaggiato il sapore della redenzione, perchè ancora non perdono il tuo gesto. Spero tu te ne renda conto, amore."

Togli la mano dai suoi capelli, ti alzi, prendi la sacca nera piena di vestiti e resti di vestiti che era ancora appoggiata accanto alla porta di casa e inizi ad operare un incantesimo sopra il Nephilim dormiente, pronunciando antiche parole cariche di significato.
Lo stai mandando a casa, a dormire nel suo letto all'Istituto, cercando di rubargli le memorie di quel giorno di silenziosa passione e augurandogli il meglio.
Mentre il suo corpo inondato di luce scompare leggermente e lentamente, parli ancora una volta:

"Se il mio destino prevede che sia tua la metà del mio cuore, del mio spirito e della mia carne, il completo che ho sempre cercato, ci ritroveremo in un qualche modo a percorrere sempre la stessa strada, Alexander, te lo prometto. Ma accetterò anche se tu, dopo questo incantesimo sceglierai di essere il guerriero per cui sei stato addestrato; i Nephilim sono per il mondo, e io, per quanto abbia vissuto il mondo, non sono parte di questo mondo. Sono demone per metà, sono tuo nemico in parte, e per quanto possa credere nella legge degli opposti che si attraggono, una parte del mio sangue non ti accetterà mai. Ma chi lo sa,
Omnia vincit Amor.

Ciao, Alexander."


Il suo corpo addormentato ora nel letto non c'è più, rimane solo la sagoma che ha lasciato sulle coperte e sul cuscino.
Puoi farcela anche da solo Magnus,

è ora di cercare questa redenzione e imparare a perdonare.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: shelivesforhim