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Autore: 2001lau2    27/07/2016    2 recensioni
"Ho paura, mi fanno male le gambe, non so se quell’essere esiste davvero o è solo frutto della mia immaginazione … forse mi sono lasciato condizionare da tutte quelle storie su internet … eppure sembra così vero. Questa musica che sento è innaturale, dal suono rotto e fastidioso. Vedo persone morte e sfigurate ad ogni mio passo, l’0dore acre e metallico del sangue mi fa venire la nausea, così come il rumore bagnato dei miei piedi che, nella fretta di fuggire, calpestano corpi e sangue."
non è jeff the killer, è una fusione tra jeff the killer e laughing jack, solo una versione anche cannibale, inizialmente non l'avevo scritto perchè non ero sicura si capisse, ma pare si capisca, quindi aggiungo questa nota perchè non ci siano fraintendimenti prima della lettura.
questo era originariamente un tema scolastico, poi però l'ho voluto pubblicare apportando qualche piccola modifica quà e là, è la prima cosa che pubblico e spero vi piaccia ^^
Genere: Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeff the Killer, Laughing Jack
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una risata terrificante

Ho paura, mi fanno male le gambe, non so se quell’essere esiste davvero o è solo frutto della mia immaginazione … forse mi sono lasciato condizionare da tutte quelle storie su internet … eppure sembra così vero. Questa musica che sento è innaturale, dal suono rotto e fastidioso. Vedo persone morte e sfigurate ad ogni mio passo, l’odore acre e metallico del sangue mi fa venire la nausea, così come il rumore bagnato dei miei piedi che, nella fretta di fuggire, calpestano corpi e sangue.

La foresta sembra così buia e cupa … sono fuggito dal circo, così come gli altri, è lì che quell’essere ha iniziato a seguirmi anche se, in realtà, è iniziato molto prima … .

Lo sognavo la notte, lo vedevo il giorno, non mi lasciava un attimo.

Quel volto pallido, bruciato, gli occhi grandi contorniati di nero, privi però di palpebre … da quel che ho sentito se le tagliò … nessuno credeva esistesse davvero, ma … forse … forse non esiste … sto sicuramente immaginando tutto, anche … anche se sembra tutto così reale …

“ragazzino … perché non vuoi andare a dormire?”

La sua voce gracchiante mi fa accapponare la pelle, il tono lascivo e folle che solo uno psicopatico può avere. Il muoversi di quelle labbra rosse di sangue, tagliate ai lati nel formare un enorme sorriso che riempie le guancie, il collo fino, così come il corpo, avvolto da una felpa bianca ricoperta di sangue, in mano un carillon vecchio, in legno, anch’esso schizzato di rosso cremisi.

Quell’essere sembra divertirsi nel vedere le vittime spaventate, è in grado di teletrasportarsi, o forse è solo molto veloce, ma mantiene comunque una certa distanza, non più lontano di quella né più vicino … cammina lento, senza correre, come una tigre che annalizza la propria preda. I corti capelli neri oscillano quando muove la testa di lato, sorridendo malefico, quel sorriso per un attimo mi blocca, rimango agghiacciato dandogli le spalle.

Un’intenso dolore mi colpisce il ventre … non voglio vedere, non voglio abbassare lo sguardo al punto colpito, ma non riesco a non farlo … una lama mi esce dallo stomaco, il dolore è fortissimo, non riesco a respirare, la mia vista si annebbia, un coltello si nascondeva dietro il carillon nelle sue mani e, prima di cadere sul pavimento, sento: “torna a dormire … mio piccolo DESSERT!” e la sua pazza risata risuona nell’aria fredda e umida di quella giornata di gennaio.

Sono ancora vivo, lo so, sarei morto di lì a poco sicuramente, ma lui, oh, lui non mi avrebbe certo lasciato “dormire” in pace … la creatura estrae il coltello dal mio corpo e e affonda le mani nella ferita, iniziando a divorarmi.

È famelico, ed ha fame di me.

Questo dolore lancinante mi occupa totalmente la mente, non riesco a pensare, non riesco ad urlare, ormai non ho neanche più fiato. Perché non muoio? Voglio morire! Svegliarmi da questo incubo o addormentarmi per sempre per non sentire il dolore, non sentire più le sue mani fredde nel mio ventre, il suo masticare … .

La mia anima ha finalmente lasciato quel corpo maledetto … vedo il mio cadavere dall’alto e sento la risata di quell’essere … non ha mai smesso di ridere …

È terrificante


note autrice:
intanto grazie se siete arrivati fin qui.
tra i personaggi ho messo jeff the killer, ma non sono convintissima, in realtà mentre scrivevo avevo pensato all'aspetto di jeff ma, i comportamenti, sono diversi da quelli che io penso siano suoi.
anche per il rating ho qualche dubbio, ho messo arancione ma forse è da giallo, non saprei ... .
stavo pensando di poter farne un continuo, ma vorrei chiedere a chi leggerà questa one-shot se pensate vada già bene così o se dovrei provare a continuarla.
ringrazio chi leggerà e arriverà fin qui (se qualcuno ci arriverà) e se qualcuno recensirà (please) =)
  
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