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Autore: hemwings    27/07/2016    7 recensioni
Newtmas AU
Poteva sentire il respiro irregolare dell’altro e quello gli fece capire che non stava affatto cercando di dormire come voleva fargli credere. Stette in silenzio per quello che credeva secoli, quando finalmente si decise a parlare.
“Tu credi al fatto che un giorno il mondo possa finire?"
Newt si rigirò tra le lenzuola blu, posando lo sguardo su di lui.
“Davvero, di solito tu fai queste domande dopo aver scopato?”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Newt, Newt/Thomas, Thomas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Kiss me if you love me.



Non sapeva proprio come c’era finito lì, nel letto dell’ultima persona che si sarebbe aspettato, ma non se n’era pentito per niente. La luce della camera era soffusa e tutto quello che Thomas riusciva a vedere erano un basso nell’angolo vicino al letto e la figura accanto a lui, il braccio poggiato sulla fronte e gli occhi chiusi.  
Poteva sentire il respiro irregolare dell’altro e quello gli fece capire che non stava affatto cercando di dormire come voleva fargli credere. Stette in silenzio per quello che credeva secoli, quando finalmente si decise a parlare.
“Tu credi al fatto che un giorno il mondo possa finire?"
Newt si rigirò tra le lenzuola blu, posando lo sguardo su di lui. 
“Davvero, di solito tu fai queste domande dopo aver scopato?” chiese il biondo. Thomas si sentì quasi rimproverato, eppure non appena si voltò verso Newt, scorse le sue labbra piegate in un sorriso. Era girato su un fianco e lo guardava, con la collanina che luccicava sul petto nudo. Thomas la trovò la cosa più eccitante che avesse mai visto.
“Non sono molto pratico, in realtà”
L’altro scrollò le spalle, ridacchiando. Aveva lo stesso sorriso soddisfatto che aveva solo qualche minuto prima, quando si era lasciato cadere al suo fianco, senza respiro. Aveva detto: “E bravo Tommy” e aveva sorriso, facendogli intendere che non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere da lui. Dopo quello, il silenzio quasi imbarazzante li aveva avvolti e Thomas aveva cominciato a chiedersi se fosse il caso di cercare le proprie mutande in mezzo a quel caos e scappare via per la vergogna di essere appena andato a letto con il peggior nemico della propria migliore amica.
“Quindi cosa penserebbe Teresa di tutto questo?”
“Teresa non lo saprà mai, giusto?”
Newt rise, guardandolo. Il ragazzo aveva appena assunto un’espressione terrorizzata e le sue guance si erano arrossate. Probabilmente il pensiero che la sua amica sapesse di quello che era successo lo spaventava e lo imbarazzava allo stesso tempo. “Teresa mi ucciderà, spera che non lo venga mai a sapere”
“Giusto, perché altrimenti perderei il mio giocattolino” 
Thomas arrossì nuovamente. “Non sono il tuo giocattolino”
“Ma finalmente hai ceduto alle mie avances, Tommy”  
Thomas non rispose. Il suo sguardo era puntato sulla luce che si rifletteva sul soffitto.
"Era la tua prima volta?" 
La voce di Newt, titubante, gli fece distogliere lo sguardo.
"Direi di no" rispose. "Anche se devo ammettere che è stata la migliore"
Newt rise di nuovo, mettendo in mostra il collo, quasi si aspettasse che Thomas tornasse a lasciargli baci.
“Se mia sorella entrasse in questo esatto momento e ti vedesse nel mio letto avrebbe un infarto. Lei e le sue amiche ti vengono dietro da secoli”
“Tu vai a letto con tutti quelli che piacciono a tua sorella?”
“Solo con quelli che reputo carini”
Si sentì arrossire. Allora Newt lo reputava carino? Non un nerd senza speranze, il cagnolino di Teresa, la spalla di Minho? Voleva forse intendere che tra tutti e tre, quello che si era guadagnato un posto speciale agli occhi di Newt era proprio lui?
"Ora non ti montare la testa, Tommy" disse Newt, interrompendo il flusso dei suoi pensieri. "Lo sai che io mi voglio divertire e basta"
"Non avevo certo speranze di essere qualcosa di più per te, Newton" rispose con calma. "Dopotutto la tua fama ti precede"
"Mi fa piacere" Newt aveva preso una pallina e aveva cominciato a lanciarla in aria. 
"Come va con Randy?"
Il biondo scrollò le spalle. 
Thomas era venuto a sapere che Newt usciva con un certo Randy solo qualche settimana prima, grazie a Teresa. Pur essendo il suo acerrimo nemico, Teresa sapeva fin troppe cose sulla vita privata di Newt.
Teresa sapeva anche che Newt non baciava chi si scopava. A quanto pareva era una delle sue regole non scritte o una cosa del genere. Thomas non lo aveva mai visto baciare nessuno, neanche Randy. Non sembrava che Newt desse molto importanza a quella storia, vista la recente visita di Thomas nel suo letto.
Improvvisamente Thomas si sentì in colpa. Randy non era un suo amico, poteva contare sulle dita di una mano le volte che ci aveva parlato, ma era appena andato a letto con il suo non-ragazzo, come si definiva Newt, ed era una cosa per cui aveva sempre provato disgusto. E ora c'era finito in mezzo senza neanche rendersene conto.
Fu quel pensiero a farlo alzare. Cercò i suoi vestiti in mezzo al caos sul pavimento, si vesti il più in fretta possibile e scappò via senza neanche salutare. 
Sapeva che non sarebbe successo una seconda volta.

La seconda volta che Thomas si ritrovò lì, si sentì meno in colpa. Quella volta Newt non finse neanche di dormire, si voltò semplicemente verso di lui e lo guardò, piegando le labbra in un sorriso soddisfatto.
Thomas, ancora ansimante, si lasciò scappare una risata. Avrebbe voluto avvicinarsi ancora di più a lui. Avrebbe voluto cercare di nuovo il contatto con la sua pelle candida e ancora bollente. Avrebbe voluto prendergli il volto tra le mani e cancellare quello stupido sorrisino a forza di baci. Eppure si limitò a rigirarsi tra le lenzuola bianche, cercando di togliere l'immagine delle labbra piene e screpolate del suo compagno di scuola dalla mente. 
"Tu credi che dovrei mollare Randy?" chiese Newt all'improvviso.
Thomas inarcò un sopracciglio, voltando il viso verso di lui. "Perché dovresti?"
Il biondo si strinse nelle spalle. "Mi scopo più te che lui" fu la sua semplice risposta.
Thomas cercò tutto il suo autocontrollo per non arrossire. "Hai detto che la vostra non è una cosa esclusiva"
Quella volta Newt non rispose. Si limitò a piegare le braccia dietro la testa e a fissare l'armadio davanti a loro, dal quale pendeva un pezzo di stoffa blu.
"Tommy?"
"Mh?"
"Come caspio ci sono finite le mie mutande lassù?"
Thomas arrossì.

Passò un mese prima che capitasse per la terza volta. 
Un mese passato a sopportare le allusioni di Minho e le domande di Teresa. Newt si comportava come se nulla fosse successo, e forse era meglio così. Era meglio finirla una volta per tutte, finirla con gli occhiolini e i sussurri, le occhiate da lontano e le pacche sul culo quando il corridoio era deserto.
Thomas pensava davvero fosse finita lì, senza un saluto o un "è stato un piacere", quindi si ritrovò parecchio colto alla sprovvista quando si sentì afferrare il polso e si ritrovò stretto tra il petto di Newt e un muro dello sgabuzzino delle scope. 
"Abbiamo circa quindici minuti prima che arrivi qualcuno e ci scopra" sussurrò il biondo al suo orecchio, prima di tracciare una lunga scia di baci sul suo collo. "Credi di riuscire a gemere in silenzio?"
Thomas capì di essere seriamente fottuto quando chiuse gli occhi e sussurò "mi sei mancato". 

La quarta volta capitò a casa di Thomas.
I suoi genitori erano fuori città per il weekend e suo fratello era stato invitato a dormire a casa da un amico. 
Si stava già pregustando la sua libertà quando sentì suonare il campanello. 
Mai si sarebbe immaginato di ritrovarsi davanti il ragazzo che ormai da qualche mese occupava la maggior parte dei suoi pensieri.
"A quanto pare tua madre e mia madre sono amiche" disse il biondo. "Mi è stato riferito che sei a casa da solo, mia madre mi ha pregato perché io venissi a farti compagnia" e con quell'affermazione sogghignò. 
"Tua madre ti ha pregato o sei stato tu a pregare lei?"
Newt inarcò un sopracciglio. "Io non prego nessuno, neanche mia madre" 
Thoma si lasciò andare ad una risata. "è venerdì sera, perché non sei con Randy?" 
Newt poggiò la giacca di pelle su una sedia e si lanciò sul divano lì vicino.
"Randy aveva una cena di famiglia o una cosa del genere" disse, afferrando il telecomando. "Di solito non ascolto molto quello dice" 
Thomas sbuffò. "Perchè continui a stare con lui se non ti interessa neanche quello che pensa?" 
"Non ne ho idea, Tommy" disse. "Preferisco avere lui piuttosto che non avere nulla"
Thomas sentì il respiro dell'altro sul suo collo. "Forse è meglio se ci spostiamo in camera, non credi?" mormorò. "Non vorrei che tua madre si arrabbiasse nel caso rompessimo qualcosa"

La quinta volta Newt non gli fece neanche prendere fiato, che appoggiò la testa sul suo petto. Era la prima volta che lo faceva e Thomas ne fu piacevolmente sorpreso. In più, era convinto che con Randy non facesse così. Anzi, non era neanche sicuro che con Randy facesse sesso. 
Con la mano destra Newt cominciò ad accarezzargli la pelle scoperta, disegnando forme immaginarie, mentre lui gli circondò le spalle con un braccio. "Ho mollato Randy" annunciò all'improvviso.
Per un momento nella stanza si sentirono soltanto i respiri affannati di Thomas e le gambe di Newt che strusciavano contro le lenzuola.
"Perché?" 
"Era noioso, l'unica cosa che voleva era tenermi per mano e parlare di sentimenti, come se fossi una maledetta ragazzina"
Thomas sorrise, accarezzandogli la spalla. Se c'era una cosa che in quei mesi aveva imparato di Newt, era che non si doveva parlare di sentimenti con lui.
"E poi io gli facevo sempre dei pompini fantastici e lui non ricambiava mai, era stressante" continuò.
"L'amore è dare senza chiedere nulla in cambio" gli ricordò il moro ridacchiando.
Newt sbuffò e sollevò lo sguardo. "Io non ho mai amato Randy"
Thomas quasi non se ne accorse, quando quelle labbra che aveva sognato per mesi furono sulle sue per qualche secondo. 
"Non so se lo sai, ma io non bacio chi mi scopo" disse Newt, come se non fosse successo nulla. Il suo amante gli aveva dato le spalle e aveva cominciato a rivestirsi lentamente. Quella che aveva appena indossato non era neanche la sua maglia, ma Thomas decise di non dirglielo. Gli piaceva quando Newt indossava i suo i vestiti. 
Poi gli afferrò il polso e lo fece voltare. 
Le loro labbra si toccarono di nuovo, ma questa volta fu Thomas a far si che si scontrassero con molta più foga. Le loro lingue si intrecciarono e le mani toccavano qualunque parte che potevano raggiungere. Thomas si sentì al settimo cielo.
Quando si staccarono, Newt prese un forte respiro. "Bacio solo chi amo" sussurrò sulla sua pelle.
Thomas sorrise. "E allora baciami, se mi ami"
Le labbra di Newt furono sulle sue, non per l'ultima volta.


 
Holaaaaa! I'm back again e probabilmente per l'ultima volta.
Saluto chi mi conosce già e chi no.
Non sono più abituata a scrivere le NdA aiuto.
Allora, so di esservi mancata, davvero, (si, come no) ma l'ispirazione mi sta lentamente abbandonando. Secoli fa scrivevo anche tre capitoli al giorno, ora invece scrivo a malapena una one shot ogni quattro mesi.
Ma ok, continua così, brava *clap clap*
Non sapete quanto mi è mancato scrivere su questi due cutipies, qui un po' molto OOC. Insomma, ho sempre voluto scrivere di un Newt un po' puttano, e finalmente nel lontano Novembre 2015 ho avuto l'ispirazione per questa os che ho mollato dopo aver scritto la prima parte e che ho terminato stanotte alle tre.
Sono consapevole che questa shot sia piena di doppi sensi, compreso il "Thomas capì di essere seriamente fottuto" per cui ho riso da sola per secoli, ma dai, ci sta.
Insomma, non ho niente da dirvi.
Ringrazio chi leggerà, recensirà, seguirà, se ci sarà qualche anima pia che mi onorerà di ciò.
Inoltre scusate per gli errori ma stanotte non ho dormito proprio per nulla, sono sleep deprived e non ho idea di cosa stia scrivendo al momento.
Vi invito a leggere i miei vecchi lavori, quali Sing me to sleep, 5 steps, IYTESTLYM e you make me feel alive. Sarei contentissima se passaste.
Vi lascio, un bacio,
-h ♥

p.s. se qualcuno ha voglia di parlare o ha bisogno di chiarimenti o altro, potete trovarmi su twitter con l'account @hemwjngs

 
  
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