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Autore: _thorn    27/07/2016    1 recensioni
"Non lo farò"
Tre parole.

Un respiro.

Una promessa.

Un ultimo bacio per suggellarla.
[Stydia] [Season6]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We Will Meet Again

 

Non lo farò.


Tre parole.
Un respiro.
Una promessa.
Un ultimo bacio per suggellarla.
Quando sua nonna era morta, una Lydia di appena 8 anni si chiedeva se c’era qualcosa peggiore della morte.
Ora lo sa.
Esiste.
Lo sta vivendo lei in quel momento.
Mentre si accascia al muro, le gambe piegate e la faccia deturpata da una smorfia, Lydia sente che la vita la sta abbandonando, così come Stiles sta abbandonando quel mondo e la mente dei suoi amici.
Tranne la sua.
Lei è l’unica che lo ricorda ancora, l’unica che ogni giorno deve sopportare un mondo senza Stiles e osservare Scott, Malia, lo Sceriffo, Melissa andare avanti come se niente li scalfisse, come se non sapessero.
Il giorno dopo la sua scomparsa, aveva maledetto nella propria mente tutta la città, incolpandoli e trattenendo il fiume di parole che rischiavano di uscirgli dalla bocca.
Avrebbe voluto urlare, avrebbe voluto sbattere Scott contro un muro e dirgli “Come fai a non ricordarti del tuo migliore amico? Come puoi continuare a fingere sapendo che la persona che consideri tuo fratello è scomparso?”, ma poi si era ricordata che lui davvero non sapeva, che la sua mente era vuota, vuota di ogni ricordo, vuota di Stiles.

Stiles.

Ripete quel nome, a bassa voce, come se il solo pronunciarlo potesse far sparire il suo ricordo.
Ha paura.
Paura di svegliarsi, un giorno, e non ricordarsi più la promessa che gli ha fatto, quella notte, a scuola.
Paura di dimenticare come la sua voce riuscisse a calmarla, dandole forza e fiducia in se stessa.
Paura di dimenticare  il suo tocco, di come era forte la sua stretta, quella notte, quando l’aveva riportata indietro dall’oblio.
Paura di dimenticare i suoi nei, i suoi capelli perennemente disordinati, i suoi occhi caramello e le sue adorate magliette dei supereroi.
Paura di dimenticare tutti i momenti passanti insieme: il primo ballo, l’uscita a quattro con Scott e Allison alla pista di pattinaggio, il discorso che gli fece quando lei era andata per la prima volta a casa sua, il bacio nello spogliatoio, il modo in cui l’aveva salvata nel bosco, i suoi abbracci, la sua figura che attraversava di corsa l’angusta stanza di Eichen House mentre si precipitava a salvarla, il suo sguardo pieno di preoccupazione e sollievo quando il suo cuore ricominciò a battere.
Ha paura di perderlo.
Di perderlo ancor prima di averlo avuto.
Il rimpianto e i sensi di colpa le attanagliano lo stomaco, facendola boccheggiare, alla ricerca d’aria.
Flash di momenti e parole non dette le attraversano la mente, ricordandogli quanto tempo ha sprecato.
Si chiede se sarebbe servito a qualcosa, dirgli quelle due paroline, quelle parole che quella notte sembravano voler uscire prepotenti, ma che lei aveva bloccato spingendo con forza ed urgenza le labbra su quelle del ragazzo.
Se chiude gli occhi, riesce ancora a riprodurre il sapore della sua bocca, il modo in cui il sapore dolceamaro del caffè l’aveva destabilizzata, mentre il suo respiro si bloccava insieme a quello di Stiles.
Avrebbe fatto qualche differenza, Stiles?
Forse sì, forse no.
Non sa perché non gliel’ha dette, quelle due maledette paroline, ma proprio mentre se lo richiede per la ventesima volta, la sua mano si stringe attorno a qualcosa, ricordandogli della presenza di un foglietto sotto la sua mano.
Lo guarda e allora capisce.
La calligrafia disordinata lampeggia sul foglio ormai ingiallito, e Lydia si lascia scappare l’ennesima lacrima mentre ripassa un dito sulla scritta:

For Lydia

 

Porta lentamente il pezzo di carta al petto, stringendolo e raggomitolandosi contro il muro freddo e ruvido.
Chiude gli occhi, e per un’attimo giura di sentire la voce di Stiles:

Qualcuno si ricorderà di me.
Verranno a cercarmi.



Lydia spalanca gli occhi, facendo saettare lo sguardo per tutta la stanza, alla ricerca di un qualcosa, di qualcuno, di Stiles.
Ma Stiles non c’è, e Lydia lo sa.
Spetta a lei trovarlo, spetta a lei riportarlo dai suoi cari, salvandolo dall’oblio, proprio come lui aveva fatto con lei.
Ora tocca a lei salvarlo.
Lydia asciuga furiosamente gli occhi, si tira su in piedi a fatica,  raddrizza la schiena e indossa uno sguardo deciso e fermo, uno di quelli che non indossava da tempo, ormai.
Ma deve farlo, per Stiles, per lei, per i suoi amici.
Perché lo riporterà indietro.
Perché gliel’ha promesso.
Perché in quelle tre parole erano molto di più: erano un “Non ti dimenticherò”, erano un “Ti ritroverò”, erano un “Non mi arrenderò”, erano un “Ce la faremo”, erano un “Ti amo”.
E Lydia ora lo sa, sa perché non gli ha detto quelle due parole.
E forse anche Stiles lo sapeva, ecco perché si era accontentato di quel “Non lo farò”.
Quel pensiero stupisce Lydia ancora una volta, perché è sempre disarmante il modo in cui Stiles la conosce e la capisce.
Si avvia nella sua stanza, attraversa velocemente la camera raggiungendo con poche falcate la sua scrivania e accarezza per un’ultima volta la lettera che Stiles le aveva scritto tempo addietro e che voleva che ora leggesse.
Ma no, non è quello il momento.
Leggerla significa arrendersi all’idea di non rivederlo mai più, di non riuscir mai a sentire quelle parole uscire dalla sua bocca.
Ed è per questo che Lydia rinchiude la lettera in un cassetto, nascondendola sotto alcuni fogli e libri.
La nasconde perché quelle parole se le diranno di persona.
Perché in quel “Non lo farò” c’era anche un “Ci rincontreremo”.


 

 

 

Note: QUINDI, eccoci qui. Questa è la prima storia che pubblico, e come non iniziare con questi due piccioncini? Insomma, il trailer della S6 ha destabilizzato non poco i fan Stydia, e se in un primo momento sembravamo affette da un blocco dello scrittore, ora sembra che si siamo riprese. Questa OS è solo un piccolo viaggio nella mente di Lydia. Ho pensato che Lydia dopo la scomparsa di Stiles fosse distrutta dai sensi di colpa e dai rimpianti, ma che nonostante tutto non si arrendesse, ritrovando il suo carattere forte e deciso che caratterizza la nostra banshee preferita. Ovviamente sono stata prolissa come al solito! Quando comincio a "parlare" non la finisco più. Anyway, spero che la storia vi sia piaciuta, ovviamente siete di liberi di commentare per esprimere la vostra opinione o darmi qualche consiglio. All the love xx -I
   
 
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