Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Riza28    24/04/2009    4 recensioni
Si erano incontrati per caso, un'incontro piuttosto inusuale, si erano conosciuti ed era capitato un malinteso, si amavano, si volevano bene, riusciranno a stare insieme? riusciranno a sposarsi, o il destino ha riservato per loro un'altra strada?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era passata mezzora e stavano ancora viaggiando in macchina; il buio ormai aveva avvolto tutto e per strada c’erano solo poche macchine e Kagome cominciava a pensare che stessero partendo per l’Italia, quando d’un tratto il ragazzo aveva parcheggiato la macchina in un rientro alla destra della strada.
Era un posteggio piuttosto nascosto dagli alberi e alquanto intimo, ma la cosa che più l’aveva lasciata senza parole era il panorama: l’intera città illuminata nella notte era uno spettacolo a dir poco meraviglioso e lei era rimasta paralizzata davanti a tanta bellezza.
“ vieni “ l’aveva presa per mano e l’aveva fatta sedere sul cofano, mentre si allontanava un attimo per prendere una coperta imbottita nel baule e ritornava da lei
“ così non prendiamo freddo “ le aveva detto sorridendo e sedendosi accanto, facendo scivolare la coperta sui loro corpi vicini; per un attimo era calato il silenzio, ma poi Kagome l’aveva interrotto
“ di un po’… avevi già organizzato tutto? “
“ in realtà…speravo che andasse così “ si era soffermata a osservare ancora quel panorama mozzafiato
“ come hai trovato questo posto? “
“ lo conosco da tanto, ci vengo quando voglio stare da solo, mi rilassa e speravo ti facesse quest’effetto “
“ è bellissimo “ lui aveva sorriso “ era da tanto che volevo portarti “ le aveva confessato
“ grazie “ gli aveva sorriso dolcemente e per interi minuti erano rimasti in silenzio a fissare la notte illuminata.
Mentre se ne stavano seduti la ragazza aveva cominciato ad osservarlo con la coda dell’occhio
“ che c’è? “ le aveva chiesto lui beccandola
“ ah… mi chiedevo se….. è sicuro stare qui di notte?? “
“ non devi avere paura se sei con me, tranquilla.. “ aveva annuito chinando il capo
“ e ora fammi la vera domanda “ era arrossita e senza guardarlo aveva sussurrato
“ stavo pensando… se.. se posso appoggiarmi a te? “ il ragazzo si era sdraiato sul vetro e con un braccio le aveva avvolto la schiena, facendole poggiare la testa sul suo petto
“ dormiamo qui? “
“ cosa?? Fuori al freddo? Ci verrà sicuramente qualcosa “ “ in macchina non qui… abbiamo anche la coperta “ “ è una pazzia “ aveva sussurrato lei
“ e non ti intriga nemmeno un po’? “ “ beh… ormai siamo qui, quindi… “ l’aveva stretta dolcemente al petto, baciandole i capelli e riempiendosi i polmoni del suo profumo
“ sei bellissima stasera “ aveva intrecciato le gambe con quelle del ragazzo, alzando il viso per guardarlo negli occhi
“ anche tu “ era rimasta a fissarlo per minuti e qualcosa nel suo stomaco aveva cominciato ad agitarsi, uno strano vortice che la faceva agitare, era emozionata, imbarazzata al pensiero di essere sola con lui sotto la notte; e poi una calamita, una forte attrazione l’aveva spinta a fare qualcosa che non avrebbe mai potuto fare a mente fredda; si era avvicinata al suo viso, sdraiandosi completamente sopra il ragazzo e sfiorandogli il collo con la punta del naso
“ stai cercando di sedurmi? “ le aveva chiesto lui ridacchiando
“ l’hai già fatto tu “ gli aveva detto prendendogli il viso tra le mani e baciandolo con passione; era stato quell’improvviso desiderio a farle prendere l’iniziativa e a farle uscire tutta quella audacia e mentre la sua mente le gridava di fermarsi il suo cuore le sussurrava di amarlo e il suo corpo ormai stregato non seguiva più gli ordini, si muoveva da solo, governato dalle emozioni.
Lui l’aveva afferrata saldamente sotto le natiche, stringendola al suo corpo e portandola sotto di lui, posizionandosi bene sulla ragazza; aveva continuato a baciarla, preso da quel desiderio che ormai faticava a tenere calmo, la voleva e praticamente l’avevano capito anche i muri e lui si sentiva solo, era stanco di quella pausa, voleva Kagome per se, solo e tutta per se.
L’aveva baciata avido di sentire il sapore di Kagome sul palato, bramoso di sentire le labbra calde di lei muoversi con le sue in una danza ritmica e passionale e senza esitare aveva portato le mani grandi sotto la sua maglietta, scivolando sulla sua pelle calda e percorsa da brividi
“ Inuyasha “ aveva sospirato lei accaldata stringendogli le spalle
“ voglio fare l’amore con te Kagome “ le aveva detto inchiodando gli occhi nei suoi lucidi e ansiosi
“ anche io“ aveva preso a baciarle il collo, mentre si riempiva le mani con il seno sodo della ragazza
“ ti prego.. “ aveva sussurrato lei togliendogli la maglietta e baciandogli le spalle
“ cosa? “ le aveva chiesto mentre le slacciava i bottoni del jeans; l’aveva accarezzata da sopra la stoffa vedendola sospirare a quel semplice contatto e lentamente le aveva sfilato il pantalone
“ hai freddo? “ le aveva chiesto coprendo bene entrambi con la coperta
“ mi sto scaldando, tranquillo.. “ le aveva sorriso baciandole la punta del naso e scendendo sulla sua bocca rossa; le aveva morso il labbro inferiore e l’aveva succhiato, facendola ridere.
Si sentiva talmente elettrizzato che l’unico pensiero coerente che riusciva fare era quello di affondare nella carne calda di Kagome; la voleva ed era una tortura trattenersi e lo era stato ancora di più quando una mano della ragazza era scivolata sul suo pantalone e aveva cominciato un lento massaggio, mandando il suo cervello in tilt.
Aveva ringhiato esasperato e l’aveva baciata con impeto, sfilandole la maglia e baciandole ogni centimetro di pelle, lasciando una scia calda tra il seno e togliendole con impazienza il reggiseno, lasciandole libero il petto pieno.
Gli ansiti di Kagome avevano cominciato a riempire l’aria e lei ormai rossa in viso aveva perso la cognizione del tempo; non le importava più dove si trovavano o se qualcuno avesse potuto vederli, l’unica cosa che sentiva erano le sue mani forti accarezzarla e farla sospirare, la sua bocca che la baciava con passione, il suo corpo eccitato incastrato perfettamente con il suo e il suo respiro, i suoi capelli che le solleticavano le spalle e il suo cuore, sentiva il cuore di Inuyasha correre all’impazzata.
Gli aveva bloccato le mani per baciarlo dolcemente, per imprimere quel momento nella mente, solo loro la notte e le stelle; il ragazzo si era calmato, abbracciandola forte e ricambiando quel bacio lento e mielato, aveva calmato i bollenti spiriti per godersi quell’attimo di assoluta perfezione con la donna che gli apparteneva
“ Kagome? “ in risposta lei aveva mugugnato
“ vuoi tornare ad essere la mia ragazza? “ era rimasta senza fiato e una lacrima le era scesa silenziosa sulla guancia, forse per la felicità o forse per la sorpresa, sta di fatto che l’aveva stretto con vigore, tanto forte che se non lui non fosse stato così possente, molto probabilmente gli avrebbe fatto male; Inuyasha le aveva baciato la fronte, rimanendo in quella posizione per qualche secondo, per poi asciugarle quella lacrima con il pollice
“ sei tutta la mia vita “ le aveva sussurrato “ e se tu mi lasciassi io morirei “
“ non potrei mai lasciarti Inuchan, io voglio stare solo con te, ricordi? Per sempre tua.. “
“ per sempre tuo “ le aveva detto suggellando quella promessa con un bacio che aveva risvegliato la passione rimasta celata per lasciare spazio a quell’istante di amore.
Si erano baciati presi ancora una volta dal desiderio e Kagome gli aveva sfilato la maglia e i pantaloni, accarezzandogli il petto ben delineato e fermandosi sulle sue braccia robuste; l’aveva stretto e si era strusciata sul suo corpo, facendolo ringhiare
“ vuoi davvero farmi impazzire “ le aveva detto sistemandosi meglio tra le gambe della ragazza e cominciando a muoversi; lei aveva sospirato e aveva chiuso gli occhi
“ no, non così.. “ “ e come allora? “ l’aveva provocata muovendosi ancora
“ Inuyasha.. “ l’aveva implorato
“ c’è qualcosa che non va scricciolo? “ in risposta la ragazza l’aveva baciato con passione avvinghiandosi al suo corpo e cambiando la posizione; si era seduta sopra di lui ed era scesa a baciargli il collo, la spalla, fino ad arrivare al petto che aveva morso e leccato
“ Kagome “ l’aveva chiamata con il respiro spezzato; si sentiva un brivido unico, eccitato, fuori controllo e per tutto quel tempo non aveva desiderato nient’altro che averla vicina e poterla stringere tra le braccia.
Non credeva di durare molto con lei, invece la loro storia si era rivelata più solida di quanto avesse pensato, aveva cominciato a sentirsi completo con lei vicino, amato.. come non si era mai sentito e si era accorto di come col tempo aveva imparato a conoscerla, ad affezionarsi, ad essere protettivo, geloso e premuroso, dolce, tutte cose che non credeva di possedere.
E ora impazziva per quella piccola e fragile ragazza che lo stava torturando di piacere, impazziva e voleva solo lei, era inspiegabile e senza senso ma quando le stava lontano gli mancava da morire e sentiva una tristezza addosso che lo uccideva; aveva scoperto di come fosse possessivo verso di lei ed estremamente geloso, forse anche troppo, ma era una cosa che non riusciva a controllare, nessuno doveva toccarla e tantomeno guardarla, lui era l’unico che godeva di questo privilegio.
L’aveva sentita giocare con il suo corpo fino allo sfinimento ed ora l’unica cosa che voleva era possederla, sentirla gemere solo il suo nome, sotto le sue carezze; l’aveva baciata con forza stringendole le gambe tra le mani e posizionandola meglio su di lui
“ devo averti.. ora “ lei aveva annuito baciandogli il collo e scendendo sulla sua intimità lentamente, con calma quasi agonizzante tanto era il desiderio di unirsi alla ragazza; un gemito strozzato gli era sfuggito dalle labbra nel momento in cui aveva riassaporato la sensazione di sentirsi un’unica cosa con lei, in lei ed era stato talmente bello che per imprimere nella testa quel momento l’aveva abbracciata stretta, facendole appoggiare il capo sulla sua spalla
“ grazie “ aveva sussurrato lei a voce bassa
“ di cosa? “ aveva chiesto confuso e leggermente stordito
“ sei sempre molto paziente con me e.. mi dispiace se per colpa mia stai sempre male, io non vorrei.. “ la voce le si era spezzata e il ragazzo per calmarla le aveva accarezzato i capelli
“ sssh scricciolo.. stai tranquilla “ le aveva sussurrato dolcemente mentre con estrema delicatezza univa le loro bocche in un bacio soffice e casto, solo uno sfiorarsi di labbra, senza ardore o desiderio, un semplice contatto.
Kagome piano aveva cominciato a muoversi e una strana sensazione si era fatta strada nel suo stomaco, era nostalgia, era la mancanza di non averlo avuto vicino in tutto quel tempo, la voglia di stare così per sempre, accanto al ragazzo di cui si era innamorata, stretta tra le sue braccia forti e coccolata dai suoi baci e dal suo respiro.
I movimenti erano lenti e cauti, avevano bisogno di riabituarsi a quella piacevole sensazione, fino a quando il ragazzo con più forza non l’aveva riportata sotto il suo corpo, muovendosi con più audacia e con più passione.
E allora i loro corpi infuocati si erano intrecciati in una danza senza fine e i passi questa volta si erano fatti più passionali, i baci e le carezze più intensi e i sospiri e i gemiti più forti, più veloci; si erano rinchiusi in un mondo tutto loro, dove non esisteva niente al di fuori della loro passione.
Kagome si era lasciata guidare del ragazzo, avvolta dalle sue braccia e intrappolata dal suo corpo non riusciva più a ragionare, si sentiva debole e la testa era svuotata, solo il battito veloce del cuore e l’impressione che da un momento all’altro la bolla di piacere sarebbe scoppiata.
Quella notte erano rimasti talmente tanto tempo a fare l’amore su quel cofano che quando la ragazza si era accasciata stanca e sudata sul petto di lui sembrava fosse passata un’eternità; l’aveva abbracciata stretta, mentre cercava di regolarizzare il battito del cuore
“ hai freddo? “ le aveva chiesto accarezzandole i capelli
“ un po’… “ aveva detto lei chiudendo gli occhi “ entriamo in macchina “ si erano alzati rivestendosi velocemente e sedendosi sul sedile posteriore dell’auto; l’hanyou l’aveva fatta appoggiare al suo torace e aveva coperto entrambi con la coperta, avvolgendola tra le braccia
“ come ti senti? “
“ sto morendo di sonno Inuchan.. “ uno sbadiglio aveva confermato le sue parole
“ in effetti sono le due di notte, dovremmo dormire.. “ lei aveva sorriso circondandogli il collo con le braccia
“ grazie Inuyasha, stasera è stato tutto perfetto, sei un amore “ l’aveva stretta al petto e l’aveva baciata più volte sulle labbra, facendola ridere
“ dormi scricciolo altrimenti domattina non ci alziamo più “ si erano baciati un’ultima volta e coccolandosi a vicenda erano caduti tra le braccia di Morfeo.


Perdonate la mia lunga assenza, ma purtroppo l'uno aprile ho iniziato lo stage e sono stata molto impegnata e alle sette e mezza quando tornavo a casa ero troppo stanca per scrivere, però sono riuscita a pubblicare questo capitoletto, corto ma spero intenso.
Mi dispiace per chi ha dovuto aspettare tanto per l'aggiornamento, spero possiate capire che ho avuto un mese pieno e ne avrò ancora fino all'otto maggio.
Spero che si sia capito, ma se non fosse così: Inuchan e Kagome sono tornati insieme; ho deciso così perchè non volevo dilungarmi troppo, ma ora voglio far tornare in scena Koga.. vedrò come infilarlo nella storia, intanto spero continuiate a seguirmi perchè è la cosa più bella!!
I vostri commenti sono sempre una gioia grandissima e anche vedere che 59 persone hanno aggiunto la storia nei preferiti.. GRAZIE DI CUORE!!
Tutti voi che leggere e recensite siete la cosa più bella e gratificante in assoluto!!
Quindi che altro aggiungere??? grazie per avermi aspettato, se l'avete fatto ^-^ grazie se non smettete di seguirmi e abbiate pazienza, pubblicherò un altro capitolo appena possibile ^___________^
  
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