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Autore: Edward    24/04/2009    5 recensioni
[Dedicated to Yamamoto]
[24 Aprile - Happy Birthday, stupid baseballman!]
In quel momento Yamamoto assottigliò lo sguardo e divenne serio, concentrato. Ci metteva l’anima, ogni volta che giocava. In ogni cosa che faceva, a dire il vero. Solitamente con un sorriso sulle labbra e la voce cristallina che rideva, spensierata.
Ma non quella volta.
[Tsuna + Hayato + Takeshi]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un sottile filo di vento gli fece vibrare il colletto della camicia, passando poi ai capelli, che si spostarono impercettibilmente

Titolo: Swinging and miss

Serie: Katekyo Hitman Reborn

Personaggi: Tsunayoshi Sawada, Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto

Genere: Generale

Rating: Giallo

Avvisi: One-shot

Note: Dedicated to Yamamoto

 

 

 

 

Swinging and miss

 

 

 

Un sottile filo di vento gli sfiorò il viso, facendogli vibrare il colletto della camicia e smuovere impercettibilmente i capelli, per poi passare oltre e perdersi nell’aria.

Gokudera afferrò saldamente tra le mani il dannato arnese, corrucciando lo sguardo. Spostò una gamba indietro –“La destra, la destra!” gli ripeteva lo stupido fissato del Baseball- e piegò appena le ginocchia, inclinando il viso di lato per fissare il giocatore avversario. Lo odiava, a pelle. Con i suoi occhietti neri che lo fissavano imperscrutabili, con la maglia di un arancione sgargiante e le mani guantate di bianco strette attorno alla palla del medesimo, irritante, colore smorto.

Rimase un attimo immobile. Attese. Poi sbuffò esasperato e si voltò verso Tsunayoshi, seduto qualche metro dietro di lui, alla sua sinistra.

“Ma devo proprio farlo, Juudaime?” chiese tra il supplicante e il rabbioso, avvertendo poi il sorriso di Yamamoto alla sua destra, stringendo per reazione il filtro della sigaretta tra i denti. Era una cosa così… imbarazzante!

Tsuna si passò una mano tra i capelli castani, abbozzando un sorriso di scuse che sembrava più una smorfia. “N-no, figurati…  Non ti stiamo mica costringendo, Gokudera-kun, pensavamo solo che sarebbe stato divertente, sai, è il compleanno di Yamamoto-kun e…”

“No, va bene!” lo interruppe con aria involontariamente teatrale il Guardiano della Tempesta, voltandosi nuovamente verso la squadra avversaria. “Se Juudaime vuole che io partecipi a questo stupido gioco, lo farò!”

Attese ancora un attimo. Poi il pitcher si mise in posizione e lanciò, con forza, la palla da baseball verso di lui.

Che si piegò, tirò indietro la mazza velocemente e la fece scattare in avanti, mandando a vuoto il colpo.

“Oh, dannazione!” sbottò, scuotendo la testa e lasciando andare le braccia lungo i fianchi. “Merda!” aggiunse poi, in un italiano rabbioso e masticato a denti stretti.

Si udì qualche “oooh” di delusione e l’ennesimo “Strikeout!” seguito poi da un’inevitabile “Battitore eliminato!”

Tsuna si portò le mani in avanti, alzandosi in piedi. Oh-oh. “Non fa niente Gokudera, è solo un gioco, dai, non-

“Ahahah, non è poi così difficile, dai!” replicò Yamamoto, seduto a gambe incrociate alla loro destra.

“Tu, dannato fissato del baseball!Non prenderti gioco di me!”

La punta della sigaretta brillò appena di rosso e subito dopo il familiare sfrigolio di una bomba che minacciava di esplodere decisamente entro breve tempo si diffuse fra i tre.

Hiiii, Gokudera-kun!”

Tsuna non fece in tempo ad avvicinarsi al mafioso per soffiare istericamente sulle micce agitando le mani  –oppure di allontanarsi abbastanza in fretta da non essere fatto saltare in aria solo per un torneo sportivo andato male- che una quarta voce più secca e più adulta delle altre li fece voltare, in un trio di visi arrabbiati, sorridenti e in preda al panico.

“Smokin’ Bomb!” sbottò il Boss della Famiglia Cavallone, fissando serio il ragazzo richiamato. “Cerca di non far saltare tutto quanto per aria! Siamo in Italia, non nel cortile di casa Sawada!

Ma veramente, anche a casa mia, possibilmente…” cominciò Tsuna, alzando un dito per richiamare l’attenzione.

Gokudera alzò gli occhi al cielo e lasciò uscire dalle labbra imbronciate un verso stizzito, spegnendo con un gesto secco delle braccia le piccole fiammelle. “Non ho ancora capito perché è dovuto venire anche lui.” Sbottò, allontanandosi dalla base del battitore.

“Perché è il suo compleanno…”

“Tch.”

“Ahahah!” Yamamoto rise e si alzò in piedi, sorridendo. “E’ il mio turno, adesso!”

Prese il posto dell’altro e alzò le braccia per stiracchiarsi. Poi le riabbassò, piegò le ginocchia e si mise in posizione.

Da vero professionista quale era e sarebbe diventato.

Tsuna sospirò e andò a sedersi nuovamente, affianco a Gokudera, mentre Dino gli lanciò un’ultima occhiata preoccupata. Poi il biondo si allontanò, ripetendosi mentalmente che forse, per qualche tempo –almeno quello che serviva a Takeshi Yamamoto per fare i giusti Homerun- poteva stare tranquillo.

Quando fu pronto, il lanciatore avversario strinse impercettibilmente gli occhi, facendo indietreggiare la gambe. Piegò il braccio e poi le fece scattare in avanti.

In quel momento Yamamoto assottigliò lo sguardo e divenne serio, concentrato. Ci metteva l’anima, ogni volta che giocava. In ogni cosa che faceva, a dire il vero. Solitamente con un sorriso sulle labbra e la voce cristallina che rideva, spensierata.

Ma non quella volta.

Il colpo andò a segno, prevedibilmente. Yamamoto non ebbe il tempo di esulate, e quasi neanche il pubblico –nonostante si sentisse forte e chiaro una voce urlare “Homerun!”- che il Wiimote sfuggì dalle mani del ragazzo e si conficcò con precisione devastante nel centro perfetto del televisore. Che sfrigolò, tremò appena e poi cominciò a scoppiettare allegramente, tra il fumo nero e il silenzio ovattato delle casse ammutolite.

“…ops.”

“YAMAMOTO!”

Tsunayoshi scattò in piedi, già in preda al panico. Gokudera si limitò ad alzare gli occhi al cielo e a scuotere la testa.

“Il laccetto, non hai messo il laccetto!” cominciò a piagnucolare il futuro Boss dei Vongola. “C’era anche scritto, dovevi mettere il laccetto! Dino mi ucciderà!”

Takeshi abbozzò un sorriso e alzò le mani in segno di resa, ridendo. “Ahahaha, scusa tanto Tsuna, non volevo! E poi io non lo so mica l’italiano…”

Tsuna si accasciò a terra, sul pavimento di legno lucido della Villa Cavallone. Il televisore gracchiò ancora un attimo e poi il Wiimote cadde a sua volta, con un “toc” un po’ gommoso.

“Dino mi ucciderà…”

“Ma no, come potrebbe? Ahahah!”

Una risata, un gemito sconfortato e un secondo sbuffo.

“… stupido fissato del baseball, non capirà mai…

 

 

 

 

 

END

Happy Birthday,

stupid baseball man!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note:

Mi sento tanto stupida. Ma tanto xD

Questa è la prima e probabilmente l’ultima volta che scriverò su KHR. Spero di aver reso i personaggi almeno un po’ IC, in ogni caso ç.ç

Oggi è il 24 Aprile, ed è il compleanno di Yamamoto. YAY!

Inizialmente il suo unico tributo doveva essere l’intera giornata dedicata a Wii Sports: Baseball, ma poi, come avete potuto vedere, è saltata fuori questa idea xD

Che è stupida ò_ò

Ma va beh, avevo voglia di scriverla xD

Per gli amanti di Gokudera (ci sono dentro anche io, gente °3°) c’è una piccola nota nascosta che essenzialmente non vuol dire nulla. Durante il gioco Tsuna è seduto alla sinistra di Gokudera.

… quindi Gokudera è alla destra del suo Juudaime <3

Poi, il pitcher è il lanciatore, diciamo. Mi sono dovuta informare sulle regole del Baseball per poter scrivere questa fic ò_ò sia benedetta la Wikipedia xD

Swinging and miss è il termine inglese per definire una palla lanciata che non passa per l’area di strike e il battitore gira la mazza senza colpirla.

Beh, è tutto.

Ancora auguri, Yakyuu baka! <3

 

   
 
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