ReRoot
Prologo: Un nuovo numero
DOWNLOADING
SATELLITE DATA…
DUPLICATE COMING ONLINE…
RESTORING CORE HEURISTIC…
DUPLICATE ONLINE…
MISSION UNKNOW
AWAINTING INSTRUCTIONS…
Il telefono accanto a cui
passava squillò, Shaw lo fissò stupita, un secondo squillo e prese la cornetta,
dopo un attimo d’esitazione e un sospiro ascoltò quello che le veniva detto.
Era un indirizzo, per un
secondo rimase delusa, non era la voce di Root che le
aveva parlato, poi però guardò verso la telecamera e sorrise. C’era del lavoro
da fare.
“Andiamo Bear, siamo di
nuovo in pista.” Sempre sorridendo si mescolò alla folla.
L’indirizzo era quello: un
edificio normalissimo nel centro di New York. Shaw controllò chi occupasse i
diversi piani, erano tutti appartamenti in affitto. Un inquilino attirò la sua
attenzione, risiedeva nell’intero piano ed era identificato come: A. I.
Il particolare poteva
essere insignificante, il signore A.I. poteva essere un riccone che desiderava
l’intero piano e che amava la sua privacy eppure da qualche parte doveva pur
cominciare, la Macchina non le aveva suggerito nulla di più e quell’A.I.
possibile acronimo di Artificial Intelligence,
meritava di essere controllato.
Entrò, seguita da Bear, e
prese l’ascensore, il portiere le lanciò un’occhiata, ma lei gli sorrise
ostentando sicurezza e lui ricambiò senza allarmarsi nel vedere una
sconosciuta. Il portiere però non era l’unico dettaglio che Shaw aveva notato
entrando, l’edificio infatti era altamente sorvegliato dalle telecamere, ve ne
era un numero impressionante, tanto da chiedersi se vi fosse un angolo buio e
da confermare i suoi sospetti su A.I.
Fermò l’ascensore due
piani prima e scese, conscia che il portiere stava registrando il suo arrivo,
poi trovò le scale d’emergenza e risalì fino al diciottesimo piano.
Il corridoio era vuoto, ma
due telecamere si incrociavano per coprire ogni angolo. Per entrare avrebbe
dovuto disattivare il sistema di sicurezza. Nessun problema. Prima però gettò
un’occhiata alla porta e fece una smorfia, quello sì che era un problema.
Avrebbe dovuto procurarsi un lettore di codice di livello stratosferico per
aprire quella porta. Forse Finch avrebbe potuto
farlo, Root di sicuro, ma lei…
“050313.” Disse una voce dissonante nel suo orecchio. Quei numeri…
Shaw diede un’occhiata
alle telecamere poi si fece avanti, non aveva intenzione di aspettare ancora,
il suo cuore era accelerato e non succedeva quasi mai se non era sotto sforzo
fisico.
La porta si aprì obbediente
e lei entrò guardandosi attorno, la pistola nel pugno. La stanza era quasi
vuota, ampie finestre l’avrebbero illuminata, ma le tende erano chiuse, nel
buio individuò in un angolo un grande letto vuoto, curiosamente attorniato da
monitor medici.
Fece un passò all’interno
e la luce si accese così come i monitor. Shaw strinse la pistola con più forza.
“Seduto Bear.” Lasciò il
guinzaglio e avanzò ancora. A destra vi era una cucina, a sinistra una porta
semi aperta da cui intravedeva una doccia e dei sanitari, era il bagno. Ma cosa
c’era dietro l’ultima porta?
Avanzò piano guardandosi
attorno con attenzione. Non aveva mai paura, eppure in quel momento non
riusciva a calmare il battito del cuore.
Cosa o meglio, chi avrebbe
trovato dietro quella dannata porta chiusa?
Si alzò di scatto, la
bocca spalancata, cercando affannosamente di respirare. Era immersa in un acqua
gelata, riusciva a mala pena a muoversi, tutti i suoi muscoli sembravano
incapaci di obbedire. Iniziò a tremare violentemente. Non capiva cosa le stava
attorno, non capiva cosa le avevano fatto. Un monitor accanto a lei emetteva
dei rapidi bip, bip: era il suo cuore che batteva veloce.
Note:
Ebbene, eccomi qua a
tentare una mini-long di POI. Superato (in realtà no, ma diciamo che ci
convivo) il momento di lutto per Root, ho riguardato
la quinta stagione e ho deciso di aggiungerci un episodio: questa storia.
Se siete giunti fino a qui
ne avete appena letto il prologo e spero che vi abbia sufficientemente
interessato da spingervi a leggere il prossimo capitolo.
Shaw, Bear, un nuovo
numero e poi… cosa è successo? Idee?
Grazie di aver letto,
spero di potermi perdere tra le vostre recensioni! ;-)
A presto e ciao ciao.