Gli altri giorni li passai con Chloe. Ogni giorno costituiva un pezzetto della nostra amicizia che era destinata a durare per sempre. Passavamo 24 ore su 24 assieme e nessuno avrebbe potuto separarci. Eravamo noi due, piccole bambine, contro tutti, contro il mondo. Ricordo ancora quel giorno in cui mi fece conoscere la sua dolcissima famiglia. Era solamente una semplice domenica di settembre quando avevo appena messo piede fuori dal letto. La notte scorsa l’avevo passata a chiacchierare a telefono con Chloe. Appena mi svegliai corsi a fare colazione perché quel giorno sarei andata finalmente a casa sua. Ebbene si mi aveva invitato da lei per la prima volta! Ero così eccitata al pensiero di conoscere i genitori della mia migliore amica. Dicevo tra me e me: Max tranquilla, saranno dei genitori fantastici come la figlia!
Mi feci una lunga doccia e tentai di mettermi qualcosa di carino per non sembrare una ragazzina malandata. Stavo ancora lavando i denti quando Chloe mi scrisse…

- Vengo da te tra 10 minuti, muoviti
- Ho bisogno di più tempo, mi sto ancora lavando i denti.
- Muoviti, non stai per incontrare il principe azzurro!
- Va bene, tra 10 minuti sarò pronta
- Brava, a dopo

Passati 10 minuti mi accostai davanti casa mia e aspettai Chloe che arrivasse.

- Caulfield!
- Price!
- Sbrigati, tra un po’ si mangia e noi siamo ancora qui

Allungammo il passo ed arrivammo a casa di Chloe dopo qualche minuto passato a prenderci in giro.
Eravamo di fronte casa e Chloe bussò. Aprì la porta il padre che mi salutò con una stretta di mano.

- Ciao Max. Entra pure e affrettati a sedere a tavola. Io sono William, il padre di Chloe e lei è Joyce, la mia dolce metà.
Salutai William ed entrai sporgendo la mano per salutare anche Joyce.
Chloe mi mostrò il bagno e ci lavammo delicatamente le mani. Ovviamente quest’azione era troppo semplice per lei e così iniziò a schizzarmi di acqua del lavandino. Iniziò una vera e propria guerra fino a quando Joyce disse:

- Ragazze! Venite a mangiare che è pronto in tavola.
- Si mamma, ora veniamo.

Asciugammo tutti gli schizzi andati a finire sullo specchio e continuammo a ridere fino a quando ci sedemmo a tavola. Iniziai a fare conoscenza con i genitori di Chloe. Erano delle persone davvero dolci, intelligenti, simpatiche e divertenti. Mettevano quasi sempre in imbarazzo la figlia ma non le dava molto fastidio perché sapeva che io ero la sua migliore amica e che con me non poteva temere nulla.
Finimmo di mangiare molto lentamente e poi Chloe mi disse nell’orecchio:

- Ti devo far vedere la mia stanza, andiamo?
Joyce disse ironicamente:

- Ragazze, non si parla nell’orecchio!
- Si mamma scusaci, ora andiamo un attimo nella mia stanza.
“Fate pure!” aggiunse William con un sorriso che influenzava tantissimo l’atmosfera della casa.
Chloe mi prese per un braccio e mi portò a vedere la sua stanza, tutta ordinata e piena di CD da Geek.

- Hai una casa bellissima e dei genitori stupendi!
-Solo fortuna. Piuttosto, guarda! Questo è l’unico muro dove posso scrivere…vogliamo farlo noi due?
- Beh essendo che io mantengo le promesse cresceremo davvero assieme.
Chloe non comprese e sfilai il pennarello dalla mano di Chloe.
- Appoggiati sul muro
Tracciai con un piccolo segno la sua altezza e poi con un metro segnai l’altezza di Chloe sul muro. Lo stesso feci fare a lei con me.
- Così cresceremo assieme, ogni volta che aumenteremo lo faremo assieme ed è questo che ci unisce: gli anni passati assieme!

A Chloe piacque l’idea e mi abbracciò.
Ripetè Chloe anche quel giorno:
- Come ti ho già detto, non ti abbandonerò mai!

Note dell’autrice:
Ecco una piccola One – Shot sul giorno in cui Max e Chloe legarono in altezza. Spero vi piaccia e come sempre ditemi cosa ne pensate. Noi ci sentiamo alla prossima. Un bacio a tutti!