SULLA STRADA DI CASA

Arya avanzava senza timore alcuno nel buio della notte. 
Il bosco attorno a lei era silenzioso.
Non avrebbe mai immaginato di poter tornare a casa un giorno. Non tanto per la paura di morire prima, quanto più per quella di non avere più un posto da chiamare casa. 
Eppure dopo Jaquen, dopo il Mastino, dopo lady Crane, dopo Walder Frey, dopo tutto ciò che aveva fatto e visto, Arya era stanca.
E allora, aveva deciso di tornare nell'unico posto in cui sapeva sarebbe potuta essere in pace. 
Un rumore attirò la sua attenzione. Mancavano ancora troppe miglia a Grande Inverno perchè fosse qualcuno che conosceva. 
Perchè fosse un amico. 
Si fermò, schiena dritta e spada alla mano, in attesa. Pronta ad attaccare, ad uccidere. Stava per colpire quando lo vide. Il fiato le si mozzò in gola.
Era certa fosse morto tanto, troppo tempo fa. E invece eccolo lì, risorto dal passato come una fenice. 
Gendry Waters. 
Per un attimo, Arya si sentì mancare. Era passato così tanto tempo... 
Il ragazzo parve non riconoscerla subito. Poi, anche lui si fermò.
"Arya?" 
La ragazza rinfoderò Ago. 
"Ti sei fatto crescere la barba."
Gendry si passò una mano sul volto, come ad accertarsi che quel che la ragazza aveva appena detto fosse vero. 
"Cosa fai qui?" 
"Speravo...Speravo di trovarti a Grande Inverno, mia lady." 
Arya posò le mani sui fianchi in un gesto infantile. Gendry sorrise. Non era cambiata, dunque. 
"Ti ho già detto tante volte di non chiamarmi così." 
"Sì, l'hai fatto."
Arya sbuffò e senza aggiungere altro si rimise in viaggio. Gendry era ancora fermo dietro di lei, in attesa. 
Era tutta la vita che aspettava quel momento. Che aspettava lei. 
Era stato bravo, era stato paziente, eppure ora gli ci volle tutto il suo autocontrollo per non muoversi. La ragazza si girò appena. 
"Che fai? Non vieni?" 
Gendry strinse i pugni e puntò i piedi. 
"Prima di seguirti, ho bisogno di sapere." 
Arya tornò indietro, verso di lui.
"Sapere cosa?" 
Continuò ad avanzare senza nessuna esitazione. Aveva il passo sicuro dell'assassino, notò Gendry. 
"Lo sai cosa." 
Arya non si fermò finchè non furono a pochi millimetri di distanza, finchè le loro labbra non si unirono in un bacio violento, ma veloce. 
Erano anni che aspettava - che aspettavano - quel momento. 
"Ora muoviti." 
Un altro bacio, questa volta più profondo.
Gendry sorrise sulle sue labbra.
"Perchè? Hai fretta?" 
Arya ricambiò il suo sorriso. 
"No, direi proprio di no." 
Un altro bacio e poi un altro ancora.
"Bene.”