Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: mystere316    01/08/2016    0 recensioni
Una one shot liberamente ispirata ai personaggi della fanfiction "F.B.I - Fantasy Boreau Investigation. - Volume I: Promessi Rivali" dove Percy ed Helen sono fidanzati e Sulfus ritrova una vecchia amica.
Nonsense assicurato.
Genere: Demenziale, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Helen non aveva davvero idea del perchè il preside l’avesse mandata a chiamare nel bel mezzo di un’interrogazione di filosofia, ma non poteva certo dire che uscire mentre il resto dei suoi compagni soccombeva al professore, le avesse dato fastidio.

O almeno così pensava finchè non vide entrare nell’ufficio, al posto del preside, la familiare silhouette della sua nemesi.

“Sempre felice di vedermi, mi dicono dalla regia” disse Sulfus notando la fronte corrugata della bionda.

“Cosa vuoi?”

“Che c’è non mi chiedi neanche come sto? Ho passato tre giorni a casa, potrei essere stato preda di una malattia mortale” sogghignò il moro.

Sussurrando un “magari” Helen disse: “Smettila con questi finti convenevoli e vai al punto”

Il giovane sospirò un attimo prima di alzare la testa per guardare negli occhi la ragazza.

“Abbiamo un problema nella Zona Grigia”

-

I nostri baldi giovani (compreso Percy, imbucatosi all’ultimo, dopo aver saputo dalla fidanzata che sarebbe dovuta partire da sola con Sulfus) avevano appena attraversato un passaggio interdimensionale quando Helen non riuscì più a stare zitta e chiese:

“Invece di essere muto tutto il tempo potresti almeno spiegarci come è possibile che la zona più neutrale di tutti gli universi abbia problemi?!?”

All’improvvisa esplosione di rabbia della ragazza il moro rispose con un sopracciglio alzato:

“Se lo sapessi non ti avrei chiamata e avrei preparato un piano infallibile da me, no?”

Ci fu per un momento un intenso scambio di sguardi feroci tra i due prima che Sulfus riprendesse a parlare.

“Tutto quello che so è che secondo i miei informatori qualcuno sta causando dei vari problemi in questa zona.”

“E a te che importa scusa?”

“È L’UNICO POSTO DOVE FANNO IL TE’ COME PIACE A ME OK??”

Il loro battibecco fu interrotto quando notarono che Percy si era immobilizzato di colpo.

Anche il ragazzo più malvagio si girò ed Helen rimase sorpresa quando vide che questo non solo si era a sua volta gelato ma anche che aveva lo sguardo inorridito e al contempo disperato (occasione più unica che rara). Seguendo la linea del suo sguardo vide l’ultima cosa che si sarebbe aspettata nella Zona Grigia: una ragazza.

-

Era alta poco più di lei, dai capelli castano chiaro e gli occhi marroni, indossava una maglietta nera con sopra una felpa rossa, abbinata a dei jeans. Avrà avuto più o meno la loro stessa età.

Era ancora scossa dal fatto che il suo fidanzato e la sua nemesi fossero stati atterriti dalla sua presenza quando la misteriosa ragazza le venne incontro.

O più precisamente si buttò a capofitto sul giovane che le stava accanto.

“Ciao Sulfy caro da quanto tempo!”

-

Per la prima volta nella sua vita Helen vide il suo più antico nemico, la persona più impassibile che avesse mai conosciuto, avere un esaurimento nervoso.

“COSA DIAMINE CI FAI TU QUI, MASSA CONGENITA DI IDIOZIA RACCHIUSA IN UN CORPO CHE NON SEI ALTRO???”

La sconosciuta (almeno dal suo punto di vista), alzatasi dopo essere stata scaraventata via, lo guardò con un’espressione scioccata prima di essere abbracciata da dietro da un Percy che apparentemente aveva ripreso il controllo del suo corpo.

“Ely  era da un secolo che non ci vedevamo!”

Mentre i due (a quanto pare) amici continuavano ad abbracciarsi come koala, Sulfus si ricompose e sconcertato disse:

“Voi due vi conoscete?”

“Oh ma certo Sulfy, io e questo ciccio qua vicino abbiamo passato insieme una spettacolare giornata al luna park l’anno scorso spaventando i visitatori.”

Mentre il malvagio giovane non riusciva a chiudere la bocca per lo stupore, Helen realizzò una cosa e un sorrisetto le apparve in viso.

“Sulfy eh? Ma che bel nomignolo”

“NON TI CI METTERE PURE TU ORA!”

Oh se l’avrebbe ricattato per molto tempo, potesse cascare il cielo se non l’avrebbe fatto.

Il suoi viaggi mentali di ricatto furono interrotti quando notò Percy ed Ella (???) finalmente staccarsi, e si ricordò del perchè in primo luogo si trovavano lì.

“Mi dispiace interrompere questa tenera (ma anche no) riunione, ma si può sapere chi diamine sei tu e cosa ci fai qui?”

La giovane si sistemò gli abiti e lisciò i capelli con estrema lentezza, fece un leggero colpo tosse e infine (finalmente) parlò:

“Il mio nome leggiadra fanciulla è Ely e sono una viaggiatrice di mondi...”

“Io direi più una scassaballe nata...”

Era stato Sulfus a parlare e questo fece un attimo pensare la bionda.

“Scusa, Ely giusto? Ma tu e Sulfus siete per caso amici?”

Prima che il secondo potesse rispondere con un secco no, la ragazza gli strinse  il collo con un braccio e con l’altra mano fece un pollice in su parlando eccitata:

“Io e Sulfy non siamo solo amici”- a quell’affermazione Helen ebbe un sussulto- “noi due siamo Best Bitches!”

La nostra eroina guardò il suo nemico mortale per un attimo e vedendolo sul punto di vomitare per l’imbarazzo, decise di avere pietà di lui.

“Allora dove eravamo rimasti? Tu sei una viaggiatrice quindi?” 

“...Ah si! Come stavo dicendo mi trovavo in un incredibile momento di noia quando mi venne in mente la geniale idea di fare una visita al luogo più noioso di tutte le galassie per migliorarlo” 

“Aspetta, ma quindi sei tu la causa dello scompiglio in questo luogo??”

“Ehm...credo che facendo le giuste osservazioni si potrebbe dire di si”

A quella risposta Percy le diede il cinque mentre l’altro maschio cominciò a fumare dalle orecchie.

“ MI STAI DICENDO CHE È COLPA TUA SE IL MIO TÈ PREFERITO NON È PIÙ VENDUTO?!?” 

“Ovvio che si, ho sostituito la produzione di quello schifo con quella di cioccolato.”

“Ma in questa parte della galassia non cresce il cacao...”

“Dettagli.”   

E così fece spalluce e abbracciò il fidanzato (dell’altra ragazza) di nuovo.

-

Dopo un’ ora passata a guardare il SUO ragazzo ed Ely correre e rotolarsi per i campi, Helen decise di intervenire. La prese per il cappuccio della felpa e le disse irritata:

“Hai finito di provarci con il mio ragazzo?”

L’altra la guardò per un attimo sorpresa, prima di alzare un sopracciglio e chiedere tristemente:

“Non è fidanzato con Sulfus, Percy caro? Peccato speravo tu fossi single.”

A quella domanda l’oscuro giovane si risvegliò dallo stato cataconico in cui si trovava e si avventò sull’amica – no, ma seriamente come potessero essere definiti amici era un mistero per Helen- e ricominciò ad urlarle contro:

“QUANTE VOLTE TE LO DEVO RIPETERE CHE IO SONO ETERO, BRUTTA SFERA DI CRETINERIA RACCHIUSA IN FORMA ANTROPOMORFA!”

“Non serve che ti scaldi Sulfy caro, tanto non ci crederò mai.”

A quel punto Helen intervenne:

“Sai, è vero che Sulfus spesso ha comportamenti piuttosto “eccentrici”, però a me non è mai sembrato gay, e poi l’ha detto anche lui di non esserlo.”

“Ah davvero, e tu come fai ad esserne così certa?” 

A quella domanda Helen sussultò e tentò di difendersi in qualche modo, senza riuscirci.

“Come pensavo non hai alcuna prova.”

A quel punto fu il figlio di Poseidone ad intervenire:

“Ely su, non essere scortese con i nostri amici e invece portami a vedere questa frabbrica di cioccolato che hai fatto, lo fanno anche blu vero?”

“Certo! Venite anche voi due?”

Helen fece cenno di no così come l’altro giovane.

-

Rimasti da soli i due stettero per un po’ in un imbarazzante silenzio finchè la bionda, stanca di ciò, decise di parlare per prima:

“Ok non ce la faccio più a trattenermi, posso chiederti una cosa?”

Il ragazzo fece un lungo sospiro, prima di annuire.

“Non me lo sono mai chiesta in realtà, perchè ho sempre dato per scontato che ti piacessero le ragazze, ma tu sei gay?”

Il diretto interessato ritrovò allora la voce.

“Seriamente credi a quello che ha detto Ely? Lei pensa che tutti gli esseri esistenti siano gay (e magari interessati a lei!”

“No no è solo che in effetti, a parte la tua storia con Hermione, finalizzata più che altro a manipolarci, non ti avevo mai visto interessato a nessuna ragazza, avrebbe senso insomma.”

“Certo come ha senso che una persona intelligente come te esca con quell’ idiota di Jackson” sbuffò il ragazzo.

La giovane si sentì per un attimo onorata dalle parole di Sulfus, per poi essere presa da una forte rabbia.

“Credi davvero che due persone debbano essere intelligenti o belle allo stesso modo, per amarsi?

Che debbano pensarla uguale per andare d’accordo?? In questo caso non mi meraviglio che la tua amica pensi che ti piacciano persone del tuo stesso sesso!”

Per un attimo Helen vide qualcosa brillare negli occhi di Sulfus, prima che questo le afferrasse il collo e portasse le loro labbra a toccarsi in un bacio pieno di rabbia, ma anche di molta, molta passione.

Proprio nel momento in cui stava per perdersi in quelle labbra, si ricordò che aveva già un fidanzato e che colui che stava baciando era il suo arcinemico di sempre e probabilmente l’essere più malvagio dell’universo.

Fu però il maschio il primo a staccarsi e le sussurrò contro le labbra ghignando:

“A quanto pare so apprezzare anche il diverso”

Prima che la bionda potesse rispondergli si accorse che in lontananza stavano arrivando due figure familiari.

-

“COSA VUOL DIRE CHE HAI DISTRUTTO LA TUA STESSA FABBRICA DI CIOCCOLATO?!?”

Helen ancora non riusciva a credere alla storia che aveva appena sentito. 

A quanto pare Percy era riuscito a convincere l’altra ragazza che il mondo (in particolare Sulfus) aveva bisogno del meraviglioso tè grigio prodotto in quel posto, e per questo aveva deciso di distruggere con una bomba l’edificio dove si produceva la cioccolata per poi andarsene, lasciando agli operai l’arduo compito di costruire una fabbrica di tè.

 “Suvvia Helenuccia non fare così, era una soluzione pratica, semplice e veloce”

La ragazza non riuscì a controbattere al nomignolo datole, perchè Ely era già corsa via, spaventata dalla folla inferocita che si stava avvicinando.

Aspetta.

Folla inferocita?

Fu afferrata per il fianco da Percy, mentre l’altro ragazzo aprì un portale.

-

Dopo tutti gli eventi di quella giornata, Helen poteva finalmente godersi un meritato pomeriggio di riposo in compagnia del suo bellissimo fidanzato. Dopo essersi coccolati per un po’ guardando telefilm, il semidio la baciò come sempre. Era tutto perfetto intorno a loro.

Allora perchè non provava più niente?

-

Il giorno dopo quella pazza avventura, Sulfus camminava per i corridoi della scuola quando vide una certa biondina camminare verso di lui.

Aveva il cellulare in mano e stava leggendo dei messaggi probabilmente, quindi non lo notò però lui continuò a seguirla con lo sguardo.

Assolutamente etero pensò. E assolutamente condannato a soffrire.

-

Quando vide Sulfus camminare verso di lei Helen estrasse il suo cellulare e fece finta di non vederlo. Non poteva avere questi sentimenti per lui, erano sbagliati.

E invece perchè le sembravano così giusti? 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: mystere316