Julian inarca la schiena, stringendo il lenzuolo sotto di sé e mordendosi le labbra. Si ostina a non emettere suono, mentre lacrime perlacee scivolano sulle sue guance.
Sorrento è aggrappato alle sue cosce, spinge dentro di lui con sempre più foga e rabbia provocandogli un insano piacere. Quell’amplesso è furioso, tanto che sicuramente la camicia che giaceva sul pavimento aveva molti bottoni saltati, strappati dalla rabbia delle mani di Sorrento dopo che l’ha buttato sul letto.
Avevano litigato.
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