Premessa: perdonatemi in anticipo gli errori della scena "ricostruita", le battute potrebbero non corrispondere, ma mi son basata sulla mia - inaffidabile - memoria! Perciò, sorry 🐭

"Se non ti conoscessi, vorrei darti la caccia."

Tante cose mi avevano fatto male nella mia inutile e dannosa vita. Altrettante cose mi avevano mandato in pezzi più volte, e allora toccava a mio fratello aiutarmi a rimettere insieme i pezzi. Ma poche volte lo stesso che chiamavo fratello riusciva a farmi sentire come adesso: vuoto, spezzato, anzi peggio, un...mostro. Ai suoi occhi ero un mostro,  peggiore di quelli che cacciavamo. Non credevo di poter mai deludere Dean, invece ora ho scoperto di non essere altro per lui: una delusione. Una continua delusione. Tantissime volte mi sentivo peso, non il suo fratellino a cui voleva un bene dall'anima, ma un inutile peso a cui dover badare per tener fede a degli ordini di un uomo che ho imparato ad amare troppo tardi. Sempre troppo tardi. Lo capivo sempre troppo, troppo tardi. Stavo sbagliando, è vero. Bere sangue di demone non può essere considerato giusto, da nessuno, nemmeno da me. Ma volevo, speravo che capisse. Almeno lui. Aveva pagato quarant'anni all'inferno per la mia vita, ed averlo deluso dopo tutto questo...mi faceva sentire un mostro - a prescindere dal sangue che mi scorreva nelle vene. Ma dovevo farlo, dovevo! 

"Tu non c'eri, e io ero qui!"

Volevo che capisse, ero.. Solo. Completamente solo. Non riuscivo a guardare in faccia i nostri vecchi amici, nemmeno Bobby, sapendo che se ne era andato a causa mia. Ero perso, rotto. E lui stavolta non era lì ad aiutarmi a rimettermi in piedi. Non c'era Dean, non c'era papà, non c'era Jess, nessuno di quelli che potevano salvarmi, con le buone o con le cattive.. Per intenderci: Jess e Dean con le buone, papà con le cattive. 

Ma non c'erano! Avevo cercato di salvarlo, ma.. Alla fine mi sono rivelato per quello che sono: inutile. Sono grato a Castiel per averlo salvato, e sono incazzato con me stesso, perché sono suo fratello e non ho potuto far niente, non ho trovato una soluzione - pur avendoglielo promesso. 

Quindi adesso tutto quello che volevo fare era rimediare, anche se questo voleva dire inziare a bere sangue demoniaco: mi serviva quel potere per far fuori Lilith, o Lucifero sarebbe stato liberato dalla gabbia. E io non volevo che ciò accadesse, avrei preferito morire, avrei preferito scegliere il consiglio di Ruby a quello di Dean, se questo avrebbe garantito la pace nel mondo. Dean avrebbe capito, a suo tempo. Mi avrebbe perdonato. Ma nel frattempo non riuscivo a

sopportare quello sguardo, sentivo gli occhi pizzicare e spostai lo guardo verso la parete, cercando di tenere tutto dentro. 

Dean non era dalla mia parte, era qui, stavolta, ma non avrebbe fatto la mia stessa scelta, mi stava lasciando di nuovo solo. 

"Tu non capisci, questo significa che sei un.."

Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento. L'avevo immaginato tante volte, ma nella mia testa era meno doloroso, ora invece è tutto troppo reale. Sento il cuore accelerare, riesco a sentirne i battiti come se non fosse più dentro di me. Ma ormai la bomba è lanciata, tanto vale farla scoppiare. So che c'è in me ancora un barlume di speranza - forse non lo dirà, mi sto sbagliando - e so anche che farei meglio a non sperare affatto. 

"Dillo Dean, dillo"

No, non lo dire ti prego. Non riuscirei a riprendermi, sei mio fratello, sei mio amico, sei la persona più importante della mia vita, sei la mia famiglia, sei la mia roccia.. Se mi abbandoni anche tu non so se riuscirò a sopportarlo. 

La rabbia di poco prima svanisce. Sospiri.

"Significa che sei un mostro" 

Mi guardi, ma stavolta sono io a non riuscire a sostenere io tuo sguardo. Pensavo fossi pronto a sentirtelo dire, ma sento un macigno piombarmi addosso e sento che se non reagisco subito mi metterò a piangere come un moccioso. E non voglio rendermi ancora ridicolo con te. Per un attimo mi sembra di rivivere il momento in cui mi hai chiamato mostro nella Panic Room da cui - nonostante ti avessi pregato di farmi uscire - Castiel mi ha liberato, e sento di star per scoppiare, perché se prima era un'allucinazione adesso è tutto vero. Trasformo questa tristezza in rabbia, e nemmeno me ne rendo conto. Quando arriviamo a picchiarci quasi non ricordo che quello sotto di me è mio fratello. 

Decido di uscire, non credo di riuscire a trattenermi a lungo, ma quando poggio la mano sul pomello della porta mi arriva il colpo di grazia. 

"Se esci da quella porta, non tornare mai più"

Ritorno a parecchi anni prima, ma mi rendo conto di quanto ora faccia più male. Perché è Dean. Lo ha detto Dean. Esito, perché questo significa che non saremo più fratelli. Ma di nuovo capisco che scelta fare, per il bene del mondo.

L'unica differenza da allora è che per la prima volta in tutta la vita anche Dean è riuscito a deludermi.

Esco senza guardarmi indietro e, prima di raggiungere Ruby, sfogo tutto quel male che sento dentro in un angolo di un parcheggio sperduto dell'America. 

~

●•Angolo autrice•●

L'ho scritta un mese fa e mi ritrovo a pubblicarla solo adesso..spero ne sia valsa la pena. È nata da una foto vista su Instagram e poi boh.. Sono stata catapultata indietro nella quarta stagione, dove questi due giovani fighi lottavano per salvare il mondo dalla liberazione di Lucifero 🙈

Sinceramente credo che ci siano troppe poche storie su questa grande e adorabile moose, e non mi capacito di come si può ignorare una personalità così sofferente e complicata 😍

Come detto sopra, non ricordo se la scena descritta era proprio così, ma avendo finito l'undicesima mi son trovata a ripensare ai tempi passati e... Beh, ecco il risultato.. 😂

E va bieeen, visto che siamo ancora ad agosto vi auguro una buona estate, visto che non l'ho fatto prima - ho avuto gli esami di maturità e non ho avuto tempo, poi a luglio sono partita e blablabla #cometrovarescuse

Vi ringrazio per aver anche solo letto, ma se lasciate un commento mi fareste felice! 😽👼

Alla prossima, sempre con i Winchester! 

un bacio 

Natsu_Fire 🐒

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