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Autore: Spensieratezza    02/08/2016    1 recensioni
Ian sentiva la mancanza di Lip, per questo l'aveva raggiunto al college, il rifiuto di Lip l'aveva davvero ferito. Lip se ne pente e ora vuole che il fratello resti!!
Questa storia è ispirata alla 6 x 3 e 6 x 5, quindi è collocata negli spazi tra queste due puntate :)
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Phillip 'Lip' Gallagher
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest
- Questa storia fa parte della serie 'Collage e dopo Collage'
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Pov Ian

“Non so, ecco…è che mi sono ritagliato un mio spazio…capito, no? Ma puoi restare stanotte…e quando vuoi…solo non portare la tua roba…”

 
Le parole di Lip mi gelano il sangue nelle vene.

Mio fratello non mi vuole…mi sta mandando via….

Sono venuto qui solo per lui e lui non mi vuole con lui…

Fa male, cazzo se fa male…
 
 
 
Pov Lip

“Posso stare qui? Per un po’…. Fiona mi tratta come un bambino. Starei meglio qui…” lo dice in maniera umile e incerta quasi supplicante.

Ed è di nuovo il mio fratellino Ian, non più quello sconosciuto che tempo fa ha rapito un bambino e che andava gridando che i demoni di Gabriele volevano rapirlo…non più quel fratello con cui a malapena mi rivolgevo la parola ultimamente, troppo presi entrambi da noi stessi e dai nostri problemi. Avevo quasi scordato la sua dolcezza.

 
“Sì…”rispondo, ma il mio sì è incerto, perché anche se lo voglio anch’io, so che mi sta chiedendo di condividere la stanza e nella mia stanza c’è un solo letto…e lui LO SA. L'ha visto quando è entrato nella mia stanza.

 
“No, insomma è..” e strizzo gli occhi per bloccare a me stesso i flash che mi arrivano alla mente. Ricordi di me e Ian in stanza nelle rare volte che eravamo da soli in casa, a baciarci, toccarci…fare sesso…

Non ci hanno mai scoperti ma ero consapevole che non potevamo andare avanti a fare quello che facevamo..poi quando Ian è stato via per un anno e io sono poi venuto qui, l’ho vista come una benedizione, perché cazzo, se non ero abbastanza forte da interrompere questa cosa io stesso, il fato ci stava dando una mano. Era più facile così…ma ora lui è qui e se condividiamo di nuovo il letto, io so che….

“Sai, helen viene a trovarmi ogni tanto..”

“Ohhhh, ok, Don Giovanni, me la filo quando c’è lei”

 
Come un amante?
 
 
“Non so, ecco…è che mi sono ritagliato un mio spazio…capito, no? Ma puoi restare stanotte…e quando vuoi…solo non portare la tua roba…”

 
Vedo lo sguardo del mio fratellino cambiare, gli occhi incrinarsi, è come se l’avessi rotto in mille pezzi… e io odio me stesso per questo. Odio anche lui perché questo suo bisogno di me è stato quello che ha fatto iniziare tutto e lui lo sa, lo sa che non riesco a dirgli di no, se mi guarda così…se è così…fragile..lo sa che non gli negherei nulla. Sembrava che le cose fossero cambiate, che eravamo diventati entrambi più indipendenti, maturi…ma adesso questo sembra un dannato rewind e io ho paura di dirgli di restare per timore di ammettere a me stesso che in fondo è quello che desidero, che le cose tornino come prima tra noi…
 
 
 
 
Pov lIp

Quando Ian entra, guarda il letto un po’ perplesso. È un po’ troppo piccolo per entrambi, dovremmo dormire attaccati, ma nessuno di noi due ha voglia di fare commenti al riguardo…meglio non dire niente.

Durante la notte, succede. No, non parte da me..ma da Ian..e no, lui fa la prima mossa ma non è audace, perché i rifiuti lo feriscono. Lui è audace solo con gli altri ragazzi che si scopa..con Mickey..ma con me, no, perché sa che sono suo fratello maggiore.

Lui non cerca di sedurmi, l’unica cosa che fa, è di toccarmi delicatamente un braccio, nel cuore della notte.

È un gesto appena accennato ma brucia dentro di me come fuoco,perché so cosa significa, so cosa vuole.

Vuole sondare il terreno, vuole capire se anche io lo voglio ancora come una volta..mi sta chiedendo il permesso…

Il mio fratellino è bipolare. Quale fottuto pezzo di merda approfitta del suo fratellino bipolare? Mi odio per questo, ma Ian mi ha sempre fatto capire che è quello che lui vuole, che non lo costringo. Vorrei che questo bastasse ad attenuare il senso di colpa.

Non dico niente, con le parole stavo già rovinando tutto quella mattina, non sono bravo con le parole, non con Ian…

Quindi non parlo, mi rifugio solo nel suo calore e tra le sue braccia.

Lo tocco, lo bacio e i suoi sospiri mi riportano a casa.

Mi erano mancati.
 
*
 
 
 
 
Pov Lip

Odio che Ian non mi parla..quindi vado da lui in camera…nostra…e gli dico che può restare in camera mia. Gli ordino di tornare…quando avrà finito con il pompiere..o i pompieri…

Lui mi guarda in modo strano. Sembra quasi che non credeva che avrei cambiato idea. Non dopo che mi ha assalito in quel modo nel corridoio del college quella mattina perlomeno.

La verità è che ho capito subito che si era incazzato perché l’ho rifiutato e non deve pensare che io lo rifiuti…ancora quella debolezza da parte mia, ma che dico? È Ian la mia debolezza.

Ma Ian mi guarda in modo strano soprattutto quando gli dico di tornare in camera dopo che è stato con il suo pompiere…

È come se gli avessi detto: fai quello che vuoi con il tuo pompiere ma dopo torna da me…non dormire da lui.

Quello che ho voluto sottintendere ma non ho detto, è trapassato tra noi come una scarica elettrica.
 
 
 
 
 
*
Quando torno nella mia stanza, vedo Ian nel mio letto. Mi siedo un attimo davanti alla mia scrivania cercando di riordinare le idee. È stata una brutta giornata per me. Quella stronza di Amanda ha distrutto in cinque minuti la mia storia con Helen. Sapevo che comunque non poteva durare ma in ogni caso avrei voluto godermela prima che finisse, anche per non pensare al fatto che mi scopo mio fratello…che lui è qui nello stesso letto con me….

“Mmmm..” grugnisce nel sonno, svegliandosi. “Lip.”

“Scusa se ti ho svegliato.” Dico dispiaciuto.

“Vieni a letto.” Mi dice.

E io sono davvero troppo fottutamente debole.

Obbedisco e vado da lui. Sento che è con lui il mio posto.
 

Nel calore delle coperte e nel buio della notte, ci tocchiamo e ci baciamo lascivamente, poi infilo la testa tra le sue gambe e gli faccio del sesso anale, lui mi stringe i capelli gemendo forte.

“Scopami.” Dice strozzato.

Mi tiro indietro deglutendo e boccheggiando.

“è passato…tanto tempo…”

“Appunto.” Dice Ian con gli occhi annebbiati dal desiderio.
 
 
Si lascia scopare da me, abbandonandosi completamente. Lo facciamo con l nostri visi rivolti verso l’altro, anche se Ian non mi guarda, guarda in alto, faticando a tenere gli occhi aperti, geme solo.

Io cerco di non fargli troppo male, con delle spinte non troppo forti ma decise. Lui sembra apprezzare…e anch’io.
 

Quando finisce, Ian si gira dall’altra parte. Io lo guardo, vorrei che si girasse.

“Mi è mancato questo.” Gli dico.

Lui si gira sorridendo. “Cosa? Che ti succhio il…”

“No. Averti…vicino.” Dico, guardandolo negli occhi. E sono maledettamente sincero. Era così bello averlo di nuovo vicino. E non c’entrava il sesso, non c’entrava volere mio fratello in modi in cui non bisognerebbe volerlo.
 

Ian sembra provato dalla mia confessione, sorride ma poi si volta di nuovo.

“Se ti aspetti adesso che mi accuccio contro il tuo collo come una femmina, fottiti.” Ride ma so che vorrebbe farlo e anch’io vorrei che lo facesse.

“Vaffanculo, Ian.” Dico ridendo.

“Fanculo te.” Rispose lui.

Ci addormentiamo così.
 
Quando mi risveglio, inaspettatamente trovo Ian ancora addormentato ma girato verso di me, con la testa sul mio collo e un braccio verso il mio stomaco.

Sento un calore provenire dal mio stomaco. Farfalle? Ho le farfalle allo stomaco per mio fratello. Meglio che non lo dico in giro, penso sorridendo.

Gli accarezzo delicatamente la testa.

Tra un po’ si sveglierà e questo momento si romperà, ma almeno per adesso, ce l’ho vicino a me.


È quello che conta.
 
 
 
 
 
*
“AHHH. AHHH.” AHHH. Ian è a cavalcioni sopra di me. Non esattamente silenzioso.

Cerchiamo di fare piano per non attirare l’attenzione. Sono passati giorni ma Ian è sempre qua. Non voglio che se ne vada.

Chiudiamo sempre a chiave la nostra stanza. Non vogliamo sorprese o guai.

“Un giorno di questi, ci farai scoprire.” gli dico, uscendo da lui, e tirandogli i capelli, parlandogli a pochi centimetri dal viso. Voglio sembrare minaccioso, ma il mio tono e come lo guardo, è più seduttorio e lo stronzo lo capisce, infatti ride e mi guarda con quello sguardo che mi era mancato.

“Hai paura che i tuoi compagni scoprono che ti scopi tuo fratello?” mi chiede malizioso e provocatorio

“Fratellastro.” Gli dico, puntualizzando e scrollandogli i capelli, come se puntualizzarlo fosse meno grave. Non lo è ma mi fa sentire meglio. Meno..in colpa.

Ma mi fa anche pensare più a lui come il mio ragazzo e non come un parente e questo non aiuta alla mia opera di auto convincimento per smetterla di fare questo. No, per niente.

Ian ride e mi dà un bacio a fior di labbra. Sorrido come un idiota. Sì, mi era mancato.
 
 



*



È una mattina come tante e Ian si è svegliato presto e ha cominciato già a pulire i corridoi e le aule, io mi sveglio appena in tempo per vederlo entrare in camera con una strana espressione.

“Ti va…prima..di fare colazione?” chiese Ian, malizioso.

Stanno ancora dormendo tutti, non sono neanche le sette. Io sorrido, poi mi inginocchio e glielo prendo in bocca.

Lui è in piedi e butta la testa all’indietro, poi mi afferra i capelli. Amo quando lo fa.
 



Se qualcuno ci vedesse in questo momento, non capirebbe. Ci giudicherebbero, cazzo, mi sono giudicato anch’io per tanto tempo.

Ma non mi importa, perché quello che c’è tra me e mio fratello, è amore, solo un amore un po’ diverso.

Non è solo per il sesso..se era solo per il sesso, potevamo finirla facilmente con l’adolescenza..i ragazzi e le ragazze non ci mancano.

Ma è il bisogno di stare vicini, di appartenerci.

Ho provato a scappare da Ian, ma lui è tornato a cercarmi, per ricordarmi che è questo il mio posto.

Che ha bisogno di me, ma cosa più importante, io ho bisogno di lui.
 
 
Quando mi rialzo, Ian vorrebbe già andare a pulire, ma io prendo le braccia di Ian per impedirgli di andare via tanto presto e lo attiro contro di me in un abbraccio.

Lui si abbandona contro di me con le mani sulla mia schiena e la testa sulla mia spalla.

“Sono contento che sei qui.” gli dico.

Ian sorride, è contento.

“Non è che domani mi mandi via?” mi domanda. È sereno ma intuisco la paura che cerca di nascondere. Il rifiuto di qualche giorno fa gli brucia ancora.

Gli stampo tre baci brevi ma intensi con un accenno di lingua sulla bocca e poi gli dico:

“Ian, io non ti manderò mai via."

Lui mi guarda felice. Restiamo così ancora per un po’ abbracciati, beandoci di quel calore ritrovato.

Scusami per non esserci più stato fratellino, ti giuro che non andrò più via.
 
 
 
 
 
 
 
 
 









Note dell'autrice: 

Allora, ciao ragazzi/e!! :D sono emozionata perchè questa è la mia prima storia in questo fandom ahhah - anche se ho già letto due storie qui - ho cominciato shameless davvero da poco...poche settimane e adesso sono alla 6 x 5! non ho idea di cosa è successo nelle altre puntate perchè devo ancora guardarle ma ammetto di shippare Ian e Lip dall'inizio xd ovviamente so che nel telefilm non esiste questa ship, ma li trovo carinissimi insieme e le puntate della sesta stagione mi hanno davvero ispirato per questa storia! Soprattutto non capivo come Ian potesse dormire nella camera di Lip visto che c'è un solo letto o.O

spero che nessuno si sia offeso per questa os, ho visto che ci sono altre storie con loro due protagonisti e non intendo dire niente sulla coppia Ian/Mickey, anche perchè li ho trovati carini, anche se i momenti in cui mi piacevano andava a momenti ^^

Beh, spero vi sia piaciuta questa os e scusate se c'è qualche errore nelle frasi...se è così, è perchè ho seguito le puntate con il doppiaggio in italiano quindi può darsi che ho sbagliato qualcosa nei dialoghi, lo puntualizzo perchè sono la prima ad essere critica con la precisione delle battute ^^

Ciao!!
   
 
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