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Autore: Jichan    02/08/2016    5 recensioni
"Il primo anno di fidanzamento era passato in un battito di ciglia e il tanto atteso quanto temuto giorno dell’anniversario era arrivato. E lui, da bravo fidanzato qual era, aveva pensato al miglior regalo possibile."
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Namjin
Genere: Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sushi Bar








Le coppie giovani sono caratterizzate da alcuni elementi comuni:
I nomignoli sdolcinati, lo stare sempre mano nella mano, le effusioni continue – che spesso potevano diventare qualcosa di più – e… le insicurezze di una delle dolci metà, se non di entrambi.

Una costante di “e se non gli piacessi davvero?” e altre domande simili, tutte accumunate da una sola cosa: l’auto colpevolizzazione.

Kim Namjoon non era di certo un’eccezione. Ventun anni, alto e un sorriso coronato da una tenera fossetta; Namjoon era un bel ragazzo che non aveva nessun motivo di essere insicuro.
Eppure, Kim Namjoon sembrava fare di secondo nome “insicurezza”.

Conquistare Jin, il ragazzo di cui era innamorato da secoli, non era stata affatto un’impresa semplice. Specialmente perché l’altro, ventitreenne dalle ampie spalle e le labbra carnose, era fin troppo bello per poter essere interessato a lui. O almeno questo era quello che pensava Namjoon.
Nella realtà dei fatti Jin era talmente cotto di lui da non rendersi nemmeno conto delle sue impacciate avance.
Namjoon aveva sfoderato le sue migliori battute d’abbordaggio con l’altro, che non le aveva notate affatto essendo troppo intento ad indossare i pantaloni più stretti che aveva nel guardaroba, per fare a sua volta colpo su di lui. Il povero ragazzo aveva anche tentato più volte di invitare l’altro ad uscire nonostante l’imbarazzo, ma i suoi tentativi erano stati tutti vani, poiché l’altro ogni volta chiamava anche qualche altro amico ad uscire assieme a loro, fuorviando la tipologia di appuntamento a cui Namjoon tentava di invitarlo.
La situazione di stallo andò avanti per mesi, fin quando il più grande ad un’uscita con alcuni amici si sbronzò a tal punto da avventarsi sulle labbra di Namjoon senza alcun imbarazzo. Quest’ultimo, dopo essere rimasto con un’espressione ebete a subire il tutto, si era ripreso e aveva risposto entusiasticamente al bacio, corrispondendo la dichiarazione indiretta.

Da lì, il passo a fare coppia fissa e scopare in ogni angolo possibile era stato breve. Molto breve.
 
Tra momenti memorabili, litigi e conseguenti riappacificazioni molto soddisfacenti, il primo anno di fidanzamento era passato in un battito di ciglia e il tanto atteso quanto temuto giorno dell’anniversario era arrivato. E lui, da bravo fidanzato qual era, aveva pensato al miglior regalo possibile.

Infatti si trovava steso su un tavolo di vetro, nudo, cosparso di sushi.
 
Magari messa così la situazione poteva sembrare assurda.

Ma Namjoon aveva deciso che, vista la passione per il cibo del suo ragazzo, quale miglior regalo poteva esserci di una cenetta?
E, per renderla una cena diversa dalle altre, perché non aggiungerci un qualcosa di erotico?

Così, dopo aver mandato un messaggio a Jin nel quale lo invitava a vedersi quella sera nel suo appartamento e dopo avergli lasciato le chiavi sotto lo zerbino, era andato a comprare sotto casa una quantità industriale di sushi. Una volta tornato si era spogliato e disteso sul tavolo al centro dell’open space, rabbrividendo al contatto del vetro contro la sua pelle nuda, e aveva minuziosamente appoggiato il cibo sul suo corpo, ricomprendo tutto il torace, le parti più intime – Namjoon arrossì al solo pensiero di avere del pesce crudo proprio lì – e le cosce.

Ok, anche messa in questo modo la situazione continuava ad essere bizzarra.

Girò la testa verso la grande vetrata, osservando i palazzi che circondavano la zona e le scritte al neon che illuminavano le strade di Seoul. Gli attraversò la mente il vago pensiero che Jin avrebbe potuto non apprezzare il regalo, ma decise di ricacciarlo nella profondità del suo subconscio. Anche perché l’idea di essersi ricoperto di appiccicoso riso e pesce inutilmente non era affatto contemplabile.
Pregò che non mancasse troppo all’ora prestabilita, essendo impossibilitato a controllare l’orologio.

Come se il semplice pensarlo lo avesse fatto apparire lì, un leggerò bussare echeggiò nell’appartamento, seguito subito dopo dal rumore delle chiavi che giravano nella toppa.
«È permesso?~» chiese la voce di Jin.
Namjoon se lo immaginò mentre faceva capolino dalla porta con un sorrisetto furbo, impaziente di ricevere la propria sorpresa.
Il ragazzo ricoperto di sushi ebbe l’istinto di scrollarsi di dosso tutto quel salmone crudo e correre nella sua stanza a vestirsi, e magari rinchiudersi nell’armadio per l’eternità, quando Jin parlò ancora.
«Io sto entrando, spero di non trovarti ancora nudo!»
Namjoon mal trattenne una risata sbuffata, ritenendo che nemmeno se la terra si fosse aperta sotto quel tavolo facendolo sprofondare fino all’inferno sarebbe riuscito ad evitare tutto l’imbarazzo che stava per investirlo.

Oh diamine, ma come gli era venuto in mente che quella poteva essere una buona idea?

Immediatamente tutte le classiche domande da fidanzato insicuro gli passarono per la testa, quando Jin entrò nella stanza.
Namjoon tentò di evitare di guardarlo, nonostante con la coda dell’occhio avesse visto lo sguardo sbalordito dell’altro. Serrò gli occhi, immaginando di essere in qualsiasi altro posto tranne quello, ma la risata di Jin raggiunse comunque le sue orecchie.
Namjoon aprì gli occhi e la bocca, pronto a sommergere l’altro di scuse, ma Jin avanzò verso di lui, la risata che andava ad affievolirsi man mano che si avvicinava, fino a spegnersi totalmente e lasciare solo l’ombra di un sorriso.
Una volta arrivato al tavolo, il sorriso di Jin si fece più malizioso. Allungò una mano ed afferrò il california maki che si trovava appena sotto l’ombelico dell’altro, portandoselo alla bocca e mangiandolo in un solo boccone, facendo fluire tutto il sangue dell’altro tra le guance e le… parti inferiori.

«È il tuo modo di dirmi che non mi lascerai per questa cosa?» si arrischiò a chiedere.
Il sorrisetto dell’altro si allargò «È il mio modo di dirti che ricoperto solo di sushi sei fottutamente eccitante e non vedo l’ora di mangiare tutto quello che ti copre per scopare su questo tavolo» detto questo, con la schiettezza più disarmante e il tono più innocente del mondo, afferrò il nigiri che copriva il capezzolo destro del ragazzo e ne morse metà, mettendo l’altra in bocca al fidanzato, che la mandò giù con qualche fatica.
«Allora… Buon anniversario» tossicchiò Namjoon.
«Ti amo, tonno» gli sorrise affettuosamente l’altro, sporcandogli la punta del naso con un po’ di wasabi.
 
 
E le insicurezze gli scivolarono pian piano di dosso, insieme ad ogni pezzo di sushi.












(Peccato che anche a distanza di giorni, Namjoon ancora odorava come una pescheria)





























 
 
Annyeong haseyo, Jichan imnida
E non so che dirvi ^^''

La storia, per chi non lo avesse notato,
è chiaramente ispirata ad una puntata di Sex & The City.
E se esiste, è sempre colpa delle istigazioni di YoongiYah e.e

La cosa che più mi scombussola di questa One Shot
è che il mio tentativo di renderla un po' meno demenziale
ha solamente peggiorato le cose.

Fatemi sapere cosa ne pensate,
sono curioso di sapere le vostre impressioni!
Come al solito, grazie infinite a chi legge le mie storie,
silenziosamente o meno.
(comunque non mangio nessuno, giuro)

E per chiunque volesse, ho da poco aperto un account twitter:
https://twitter.com/jichanfab

Adieu,
Jichan ♥
 







 
  
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