Storie originali > Poesia
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Autore: ragazzo    04/08/2016    0 recensioni
Ecco, la mia prima poesia. Una fra altre rime sparse che scriverò ancora e pubblicherò man mano, secondo i flutti incostanti dell'ispirazione del momento. Se vorrete con me passare qualche vostro gentile minuto, spero che la mia acerba scrittura possa soddisfare un poco i vostri gusti per il tempo che ai miei
vaneggiamenti concederete. E anche vi prego di usare con me
la vostra indulgenza per il mio stile, che potrebbe non di rado parere goffo e pacchiano.
Ciò detto, vi sarei molto grato nondimeno se tenterete di consigliarmi e migliorarmi in tutto ciò che farò, e che voi leggerete. Io, giovane amico della poesia, dunque, mi rallegrerò se con qualche mio verso riuscirò a suscitare anche solo in uno di voi, il più lieve soffio di alcunché di felice. In tal guise facendo, io e voi, a patti chiari, avremo amicizia lunga. Dunque, "dame e messeri", se vi va di far un giro tra i miei ragionamenti, "venite meco!" e cominceremo.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono contento così, e non fate
perdermi tempo con altre sciocchezze
sono tranquillo in me come come la goccia
che non teme pendente sulla foglia
carezzando la fibrosa peluria
che dolce sì traspare con biancore.
Non ho bisogno di corse di rime
per scrivere così placidamente
stasera che i miei flutti della mente
sono calmi di una freschezza viva.
Un endecassilabo ha in sé potere
e il suo bagno che mi sciacqua il sudore
della giornata che va tramontando
mi sfiora morbido e rinfrescante
come un dito di donna delicata.
Così muove in me lieto tutti i cerchi
delle acque che vanno per canali

per il mio corpo bagnato di spirito.
Mi basta lui, la sua armonia disseta
e mi sento dialogare io con lui
e lui che risponde, e noi siamo sempre
in una segreta , eterna concordia.
Mi chiamate pazzo, buon pro sia a voi
che io senza alcuna rima e prigionia
dolce a pensar pensieri questa sera
mi felicito col mio endecasillabo.
   
 
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