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Autore: Caru13    04/08/2016    3 recensioni
Tutto comincia lì, in una città gonfiabile, dove i dati sparsi per i server del digital world vengono imbrigliati e canalizzati in delle uova, che Elecmon, un Digimon guardiano, custodirà fino alla schiusa. La vita di un Digimon è quasi illimitata, l'unico modo che hanno di morire è con la violenza, ma neanche questa basta. La morte è solo uno stato temporaneo, i loro dati convogliano di nuovo alla città gonfiabile, dove cominciano un nuovo ciclo vitale. Perciò, i Digimon, possono morire?
Piccola one-shot, su BlackWarGreymon, e su cosa succede ai Digimon dopo la morte.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Agumon, Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Digimon non muoiono mai


I Digimon. Creature dall'incredibile potenza distruttiva, capaci però anche di stringere amicizie, imparare dai propri errori, evolversi. 
Tutto comincia in una città gonfiabile, dove i dati sparsi per i server del digital world vengono canalizzati e imbrigliati in delle uova, che Elecmon, un Digimon guardiano, custodirà e cullerà fino alla schiusa. 
I Digimon sono senza dubbio le creature più longeve che esistano, sono quasi immortali, non possono morire di cause naturali e l'unico modo per fermare il loro ciclo vitale è ucciderle con la violenza. Comunque, neanche questo basta a stroncare la vita di un Digimon. È vero, inizialmente i suoi dati si disperdono, dando l'illusione della morte, ma tutto ciò è temporaneo, i dati convogliano di nuovo verso la città gonfiabile e lì ritornano digiuova, a volte con e a volte senza i ricordi della vita passata. Per questo, quel luogo magico dove i Digimon vengono alla luce nel loro stadio primario, viene chiamato "città della rinascita". 
Un Digimon, quindi, può morire? Nonostante tutto, pensavo di sì. Io stesso, dovrei essere morto. 
Un Digimon muore definitivamente quando i suoi dati non riescono a tornare a Digiworld, disperdendosi. In poche parole, quando muore sulla terra... proprio come me. Eppure io non sono morto, lo sento. Sento il mio corpo, anche se dolorante e indolenzito. Sento uno strano formicolio pervadermi in più punti, nel torace, sul gomito destro, sulla gamba sinistra. Che diavolo mi sta succedendo? Tutto intorno a me sento un fruscio, uno scricchiolio...
Cerco di alzare un braccio, ma appena lo sposto vengo colpito da una fitta lancinante e con un gemito di dolore lo lascio ricadere, ansimante. I miei pensieri si fanno confusi, offuscati, come sono arrivato qui? E soprattutto dove sono?
Voglio disperatamente avere una risposta, così con quel briciolo di energie che mi sono rimaste apro lentamente un occhio, ed immediatamente lo spalanco. D'improvviso, il mio petto comincia a gonfiarsi e abbassarsi molto velocemente, inizio a respirare sempre più affannosamente e più forte. Possibile che questa sia paura? 
Continuo ad osservare sconvolto il mio corpo, completamente dilaniato, cosparso di sangue, immerso in un luogo senza materia, vuoto, bianco. L'armatura nera che mi avvolge è crepata in più punti, e da ognuno sgorgano fiotti di sangue. All'altezza del petto vi è un buco talmente grande e profondo da sembrare un cratere, dal quale riesco a intravedere solo sangue. Sangue, sangue e ancora sangue.
Devo cercare di calmarmi, in qualche modo. La vista del mio corpo tumefatto mi ha impressionato, ma continuare a respirare affannosamente in questo modo non può farmi altro che male. Chiudo l'occhio e cerco di prendere  un lungo respiro, ma improvvisamente vengo colto da una tosse violenta, mi piego su me stesso e distendo le mani e i piedi, sputando sangue che cola sul mio viso fino a raggiungere gli zigomi. Di nuovo ansimante, cerco a fatica di girare la testa verso il mio braccio destro e finalmente individuo la causa dei miei formicolii e del fruscio. All'altezza del gomito, non vi è più niente. Del mio braccio è rimasto solo un moncone, pervaso da miriadi di dati celesti che girano e vi si posano sopra, cambiando colore, assumendo tonalità lilla, viola, rosa e a volte nere. Sembra quasi che mi stiano... ricostruendo. Lo stesso sembra sta accadendo anche nel resto del mio corpo, dato che ormai il formicolio si è esteso dalla punta del corno alla punta dei piedi. Chiudo l'occhio, esausto, e lascio ricadere la testa all'indietro. 
Dove mi trovo? Questa domanda continua a perseguitarmi, ma non riesco a darle una risposta. Sembra quasi che io stia volando, sospeso a mezz'aria, e anche se mi lascio andare non tocco terra, non c'è terra sotto di me. È tutto vuoto, ci sono solo io, o quel che è rimasto di me, e questi dati. Non ricordo come sono arrivato in questo luogo, senza sostanza, senza colore. Ricordo solo di aver dormito a lungo, e di essermi risvegliato qui. Però non avrei dovuto essere in grado di farlo. Dovrei essermi dissolto in dati, chiudendo la breccia che conduceva al mondo umano. 
Quanto tempo è passato da quell'angusta battaglia? Proprio non so dirlo.
Forse, tutti mi hanno già dimenticato. Chissà se qualcuno si ricorda ancora di me. Chissà se coloro per i quali ho provato empatia, amicizia, forse, esistono ancora.
Mi risveglio, lentamente. Stropiccio gli occhi, ancora troppo stanco per aprirli. Devo essermi addormentato, chissà quanto tempo è passato. Improvvisamente, sento una voce familiare chiamarmi e così mi desto. Mi sento strano, i dati hanno smesso di girarmi intorno e si stanno allontanando da me, scomparendo ad uno ad uno. Sposto lo sguardo da destra a sinistra, cercando di capire che cos'abbia di diverso rispetto a prima. Non riesco a capire, ma ora sto meglio, non ho più dolori. Provo a guardare il mio corpo per capire se effettivamente i dati mi hanno curato e spalanco gli occhi, battendo più volte le palpebre. Il mio corpo... è cambiato. Si è trasformato in una piccola palla di pelo nero.
-BlackWarGreymon.-
Quella voce mi chiama ancora, così smetto di pensare e mi muovo, come un'automa, saltellando attratto da quella voce. È così strano, sto saltellando, ma non c'è terra sotto di me. Dove diavolo sono?
Improvvisamente, una luce accecante mi inonda, obbligandomi a chiudere gli occhi. Cerco lentamente di riaprirli, ma la luce è ancora troppo forte e sono costretto a tenerli chiusi. Poi, la luce inizia a diradarsi, lasciandosi dietro un suono sordo. Riapro gli occhi, spalancandoli. Davanti a me è apparso un portale d'oro circolare, con diverse rube antiche incise sopra. Inizia ad aprirsi in due, come fosse una porta, lasciando trasparire l'immagine di un'isola in mezzo al mare.
-L'isola di File.-
Dico, saltando indietro spaventato. Sono rimasto stupito della mia stessa voce, anche quella è cambiata. Da profonda e possente, ora è stridula.
-BlackWarGreymon, finalmente.-
Alzo lo sguardo di nuovo verso il portale, dove l'immagine dell'isola comincia ad appannarsi, disegna dei cerchi ondulati che confluiscono al centro e poi si fermano, trasformandosi nell'immagine di un mio vecchio amico.
-Azulongmon.-
Dico, avvicinandomi a saltelli.
-Finalmente ci rincontriamo.-
Lo fisso per qualche istante, non riuscendo a dire niente.
-Azulongmon... dove siamo?-
-In un luogo senza spazio, senza tempo. In un luogo a metà tra il mondo digitale e quello umano.-
Corrugo la fronte, preoccupato. Proprio non riesco a capire, perché sono qui?
-Amico mio, so che avrai molte domande, ma le risposte che cerchi vanno oltre la comprensione umana e persino oltre quella digitale. Io stesso non sono in grado di darti spiegazioni. Sappi solo che sono riuscito a donarti una nuova vita. I tuoi dati, tempo fa, non sono riusciti a tornare a Digiworld e si sono dissolti nei cieli terrestri, sono rimasti imbrigliati nella rete informatica degli umani per molto tempo. Nell'epoca nella quale viviamo, tuttavia, il mondo digitale è in stretto contatto con quello umano e questo ha concesso ai tuoi dati di tornare alla città della rinascita, come ogni altro Digimon morto sulla terra. Ora, è il momento di tornare a vivere, anche se con sembianze diverse.-
D'improvviso, spalanco gli occhi. Finalmente, ho capito. I dati che mi giravano attorno mi hanno curato, riportandomi alla mia forma base, Botamon. 
-Azulongmon, quanto tempo è passato?-
-Venticinque anni. Sono successe tante, tante cose. Ma non appena abbiamo avuto le condizioni ideali, abbiamo subito pensato a un modo per riportarti tra di noi.-
Improvvisamente vengo circondato da una luce bianca, mentre l'immagine di Azulongmon comincia ad ondeggiare andando a ricreare l'isola di File.
-Forza, è il momento di tornare alla vita.-
Sento gli occhi arrossarsi, riempirsi di lacrime che scivolano dagli occhi sulle guance, bagnando tutto il pelo nero. 
-Grazie, Azulongmon, grazie!-
Singhiozzando, scoppio in un pianto di felicità, mentre il mio amico sorride ridacchiando ed io entro nel portale, felice, tra lacrime di gioia.

Apro gli occhi, trovandomi però in un posto scuro. Ci sono riuscito? Sono vivo, ora? La risposta non si fa attendere. Sento di venire sollevato, una mano inizia a sfregare qualcosa che mi sta intorno, un calore immenso mi pervade e chiudo gli occhi, felice. Poi, sento un rumore, qualcosa che si spezza, uno spiraglio di luce attraversa il foro appena creato dalla rottura e mi colpisce un occhio, così lo apro, lentamente. Sono all'interno di un uovo e si sta per schiudere. Sono vivo, sono tornato in vita... ma chi ero prima? Inizio a dimenticare, ma non importa, va bene così. Sento l'uovo schiudersi ancora, e in un attimo mi ritrovo tra le braccia di un umano, un ragazzino piccolo, immerso in una città gonfiabile. L'umano mi appoggia una mano sulla testa, accarezzandomi, lentamente. China la testa e digrigna i denti, e io vedo delle lacrime che iniziano a rigargli il volto. Così, spingo il muso verso la sua mano, ricambiando la carezza, cercando di farlo smettere di piangere. Lui spalanca la bocca, mi fissa, poi sorride e mi stringe a sé. E con ancora le lacrime agli occhi, aggiunge solo:
-Ciao, mi chiamo Shigeaki Okawa, vuoi essere mio amico?-


Angolo dell'autore 

Hey! Ok, questa one-shot la volevo fare da mesi, ma non trovavo mai il tempo e la voglia. Finalmente, in pochi giorni sono riuscito a scriverla! Spero vi sia piaciuta, ho voluto dare una mia visione di ciò che succede quando un Digimon muore e viene ricostruito, ed ovviamente l'unico che potevo scegliere era BlackWarGreymon, grandissimo personaggio della seconda serie. Spero veramente che vi sia piaciuta, ricordatevi di questa fic perché il nuovo personaggio annunciato alla fine si farà valere nelle mie prossime opere! (Se vogliamo chiamarle così😂) 
   
 
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