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Autore: kamy    25/04/2009    5 recensioni
Ho voluto scrivere questa commedia dark dai toni insoliti dopo aver visto Db Evolution.
Fa parte della serie NA.
Lourth ha deciso di creare una sua versione dell'isola dei famosi, mettendo di mezzo Goku e Vegeta.
Genere: Avventura, Commedia, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Ringrazio anche solo chi legge.




Cap.2 Pesca

“Siamo bloccati” sussurrò Goku. Alzò il capo, l’odore di salsedine gli punse le narici, il vento gli fece aleggiare i capelli neri a cespuglio intorno al suo viso facendo muovere le foglie della palma. Infilò le mani nella sabbia e socchiuse gli occhi.

“Probabilmente hai ragione, è opera di Lourth”. Aggiunse con voce rauca.

“Non perdere tempo come un babbeo. Dobbiamo trovare il modo di lasciare questo posto!” ordinò Vegeta. Si voltò e sollevò un sopracciglio, guardando Goku osservare il cielo stellato.

“Le nostre mogli saranno preoccupate. E anche il piccolo Vetrunks. Ti muovi?!” domandò alzando la voce il principe dei saiyan.

“Rilassati. C’è la stessa barriera che ha usato Freezer ultimamente, non possiamo lasciare questo posto neanche usando metodi alternativi ai poteri” sussurrò Goku. Si alzò in piedi, avanzò e si sedette sulla battigia. Infilò le mani nella sabbia bagnata e la compattò creando una collinetta.

“Addio ai tuoi ragionamenti da uomo adulto” sibilò Vegeta. Chiuse gli occhi, inspirò ed espirò passandosi la mano sul viso. Abbassò la mano e vide Goku mettere una pietra sulla sommità della sua torre di sabbia.

“Schiarisciti le idee e pensa a come sventare il complotto” ribatté Vegeta. Si arrampicò sulla palma, tirò una serie di calci alle foglie, si sentirono degli schiocchi e le guardò precipitare a terra, ci furono dei tonfi e la sabbia si alzò.

“Conosco un solo modo per schiarirmi le idee” disse Goku. Si sfilò i vestiti rimanendo ignudo, si mise a correre e si tuffò in acqua. Il principe dei saiyan conficcò le foglie nella sabbia e unì le cime creando una cupola. La guardò franare e sospirò, indietreggiò e si massaggiò il collo. Uno schizzo d’acqua lo colpì in pieno, digrignò i denti e si voltò di scatto tenendo i pugni chiusi.

“Vegeta, vieni anche tu a farti una nuotata!”. Lo invitò Goku. Vegeta si girò, lo guardò e avvampò. Si voltò, corrugò la fronte e sbuffò.

“Sei nudo, idiota” ringhiò.

“Dai Vegeta! Giochiamo un po’!” gridò il Son. Schizzò nuovamente l’acqua e Vegeta sbuffò.

“Tu giochi un po’ troppo. Hai abusato spesso del supersaiyan God da quarto livello contro Baby. Se non avessi sabotato ogni suo attacco saresti stato battuto ugualmente” si lamentò.

 “Dai, che quella volta ti sei vendicato di tutto ciò che ti ho combinato negli anni. Però mi dispiace di averti colpito, non eri totalmente in te” ribatté Vegeta. Si sedette sui sassi levigati, immergendosi nell’acqua. Vegeta si spogliò, rimanendo in boxer e si voltò. Entrò in acqua, incrociò le braccia e si sedette accanto a lui.

“Contento?” domandò. Goku ridacchiò e piegò di lato il capo.

“Ti vergogni a stare nudo?”. Lo punzecchiò.

“Ti ricordo che sono un saiyan con conoscenze mediche. Ho ancora le siringhe di Nameck e posso usarle contro di te” ringhiò il principe dei saiyan. Goku si sporse e indicò una biscia d’acqua nera che emanava un bagliore violaceo nuotando a quattro braccia da loro.

“E io ti lancio addosso quella cosa che striscia” sussurrò.

 

*********************

Freezer scattò un paio di foto ai boxer blu a cuoricini amaranto che Vegeta indossava. Cell gli mise una mano sulla spalla e annuì, le iridi rosa gli brillarono.

“Nemmeno i mal di pancia che Kid Bu ha causato a Ub mentre erano un tutt’uno erano epici come questo momento” sancì. Janenba tirò un pugno sul capo di entrambi, evitando le aureole che aleggiavano sopra le loro teste. Grugnì, gettò indietro la testa e lanciò un verso stridulo. Freezer digrignò i denti e si massaggiò la calotta ossea violacea.

“D’accordo, d’accordo, ora andiamo a omaggiare il grande Lourth” si lamentò.

“Figliolo, togliti quelle cuffie!” si sentì gridare Re Yammer. Il demone Saike sospirò e si tolse le cuffie. Affondò in una delle poltroncine vermiglie che ricoprivano il terreno del pianeta dei Kahioshin, l’erba ondeggiava mossa dal vento.

“Me lo merito di ascoltare un po’ di musica dopo aver rimontato qui il maxischermo” si lamentò.

*******

“Non credevo …”. Disse Goku, ansimò sbattendo un paio di volte gli occhi.

“… che anche tu …”. Tossì un paio di volte, le iridi erano arrossate e le gocce d’acqua scendevano lungo il viso.

“ … sapessi trattenere …”. Boccheggiò, spalancò la bocca e ingoiò delle boccate d’aria.

“… per tutte questo tempo il respiro sott’acqua”. Concluse il Son, Vegeta sbatté i piedi allargando le braccia rimanendo a galla.

“Anche se siamo senza poteri abbiamo una resistenza non umana” disse. Scosse il capo, una serie di goccioline si staccarono dai suoi capelli a fiamma neri dalle ciocche grandi tre dita.

“Però non abbiamo possibilità di pescare niente in queste condizioni”. Aggiunse. Goku sorrise, chiuse gli occhi e negò.

“Guarda” disse. Nuotò fino a riva, uscì fuori dall’acqua e vi immerse solo il fondoschiena, l’acqua gli sbatteva contro i glutei. Dimenò la coda, un pesce abboccò e Goku sollevò la coda. Staccò il pesce e lo sbatté ripetutamente contro una roccia sulla sabbia. Vegeta impallidì, deglutì un paio di volte e negò con il capo.

“Pazzo suicida! Hai idea quanto fa male quello che hai fatto! Non te ne frega niente della tua coda?!” gridò con voce stridula. Nuotò fino a riva, gattonò sulla battigia sentendo le gambe tremare e deglutì un paio di volte. Osservò Goku pescare altri due piedi, si sedette e rabbrividì guardando il Son pescarne altri due.

“Urca, a me non fa male. E di solito quelli che pesco sono dieci volte me” spiegò Goku. Il viso di Vegeta divenne bluastro e scosse il capo. Le labbra di entrambi erano violacee e una serie di piccoli calli erano comparsi sotto i loro polpastrelli rendendoli grinzosi e semi-trasparenti.

“Secondo me ti manca qualche venerdì” borbottò il Briefs.

 


 

  
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