05/08/2016
1 recensioniRitorno a Londra
Una macchina nera si era parcheggiata davanti al portone del 221B, un uomo alto con i capelli ricci e neri si avvicinò alla porta,nel frattempo nel palazzo la proprietaria ,la signora Hudson stava lavando il pavimento del piano di sotto quando a un tratto l'uomo dai capelli scuri si trovò davanti alla porta, la donna corse in cucina a prendere una padella, tornò all’ entrata e la persona che si trovò si fronte la lasciò senza parole tanto che fece cadere la padella che teneva in mano poco prima: Era Sherlock, il suo Sherlock, la donna ancora non ci credeva. A un tratto l’uomo parlò:
“Salve signora Hudson come sta?” chiese il giovane uomo
La donna a un tratto gli corse in contro e lui la prese al volo :”Oh caro Sherlock non posso credere che sia davvero tu dimmi che non è un sogno ti prego”
L’uomo le diede un bacio sulla guancia (lei era la seconda persona a cui lui concedeva un gest0 di affetto così grande almeno per lui la prima era stata Molly durante la festa di natale) e poi le rispose:” No signora Hudson sono tornato e mi dispiace moltissimo per tutto quello che vi ho fatto passare lo fatto solo per proteggervi” disse lui con sul volto un espressione veramente molto mortificato, la signora vedendo l’espressione del uomo che per lei era come un figlio gli sorrise e gli prese le mani dicendogli:”Non devi punirti io non so perché l’hai fatto ma sono sicura che l’hai fatto per il nostro bene e anche per il tuo” a quelle parole Sherlock si sentì di nuovo a casa e guardando la signora Hudson le ripose: “Mi siete mancati tutti signora non ha idea quanto, le va se andiamo nell’appartamento e le racconto tutto fin dal principio?” la donna con un sorriso rispose “Certo caro”.
UN PAIO D’ORE PIU’TARDI
“Ora signora Hudson conosce tutta la storia” la signora lo guardò negli occhi sempre sorridendo e gli disse:”Ascolta caro la cosa migliore che puoi fare adesso è andare a parlare con John, lui e stato quello che più di tutti non a sopportato la tua “morte” sai da quando te ne sei andato a lasciato il vostro appartamento, è passato la settimana scorsa a prendere le ultime cose è mi ha detto che si è fidanzato” Sherlock era molto stupito :”E’ andato avanti senza di me” pensò nella sua testa, ma poi tornò alla realtà e rimise gli occhi sulla signora Hudson:” Sai la sua fidanzata mi a detto che ha di novo gli incubi e che a ripreso a zoppicare da quel maledetto giorno” .A quelle parole Sherlock ebbe una stretta al cuore non poteva sopportare che una delle poche persone a cui lui teneva davvero in modo tanto importante e sincero stesse così male a causa sua.
Sherlock si alzò dal divano è si voltò verso la signora Hudson:”Signora ci vediamo più tardi adesso vado a parlare con John” disse aprendo la porta dell’appartamento e scendendo le scale, ma prima di uscire dal palazzo aggiunse:”Che bello essere tornato!” disse con tono felice aprendo la porta per uscire mentre la signora Hudson lo guardava allontanarsi pensò tra le lacrime : ”Anche per noi è bello riaverti a casa Sherlock”.
“Salve signora Hudson come sta?” chiese il giovane uomo
La donna a un tratto gli corse in contro e lui la prese al volo :”Oh caro Sherlock non posso credere che sia davvero tu dimmi che non è un sogno ti prego”
L’uomo le diede un bacio sulla guancia (lei era la seconda persona a cui lui concedeva un gest0 di affetto così grande almeno per lui la prima era stata Molly durante la festa di natale) e poi le rispose:” No signora Hudson sono tornato e mi dispiace moltissimo per tutto quello che vi ho fatto passare lo fatto solo per proteggervi” disse lui con sul volto un espressione veramente molto mortificato, la signora vedendo l’espressione del uomo che per lei era come un figlio gli sorrise e gli prese le mani dicendogli:”Non devi punirti io non so perché l’hai fatto ma sono sicura che l’hai fatto per il nostro bene e anche per il tuo” a quelle parole Sherlock si sentì di nuovo a casa e guardando la signora Hudson le ripose: “Mi siete mancati tutti signora non ha idea quanto, le va se andiamo nell’appartamento e le racconto tutto fin dal principio?” la donna con un sorriso rispose “Certo caro”.
UN PAIO D’ORE PIU’TARDI
“Ora signora Hudson conosce tutta la storia” la signora lo guardò negli occhi sempre sorridendo e gli disse:”Ascolta caro la cosa migliore che puoi fare adesso è andare a parlare con John, lui e stato quello che più di tutti non a sopportato la tua “morte” sai da quando te ne sei andato a lasciato il vostro appartamento, è passato la settimana scorsa a prendere le ultime cose è mi ha detto che si è fidanzato” Sherlock era molto stupito :”E’ andato avanti senza di me” pensò nella sua testa, ma poi tornò alla realtà e rimise gli occhi sulla signora Hudson:” Sai la sua fidanzata mi a detto che ha di novo gli incubi e che a ripreso a zoppicare da quel maledetto giorno” .A quelle parole Sherlock ebbe una stretta al cuore non poteva sopportare che una delle poche persone a cui lui teneva davvero in modo tanto importante e sincero stesse così male a causa sua.
Sherlock si alzò dal divano è si voltò verso la signora Hudson:”Signora ci vediamo più tardi adesso vado a parlare con John” disse aprendo la porta dell’appartamento e scendendo le scale, ma prima di uscire dal palazzo aggiunse:”Che bello essere tornato!” disse con tono felice aprendo la porta per uscire mentre la signora Hudson lo guardava allontanarsi pensò tra le lacrime : ”Anche per noi è bello riaverti a casa Sherlock”.