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Dopo il discorso salutai gli studenti, che presto avrebbero cominciato il primo anno di superiori e scesi dal palco dove si trovava un giovane uomo tutto ben vestito che vedendomi si avvicinò e mi baciò la fronte <> disse sorridendo <> quella mattina mi ero svegliata con un nervosismo tale che neanche due camomille erano riusciti a placare, infondo era normale era la mia prima cerimonia di benvenuto come preside della scuola.

<> disse abbracciandomi forte, io sorrisi ma poi osservai il suo polso dove si trovava un banale orologio da polso, che gli avevo regalato molto tempo fa e mi faceva sempre piacere vederlo, osservai che erano quasi le dieci, decisa mi svincolai dal suo abbraccio, lui mi guardò deluso <<è tardi ai una riunione di lavoro...vai >> dissi sorridendo, lui dopo qualche secondo che rimase a osservarmi mi diede un veloce a stampo <> disse prima di correre verso l'uscita.

Un senso di felicità invase il mio corpo, quel giorno era importantissimo per me molti ricordi invasero la mia mente ricordando tutti i momenti belli e brutto che avevo nella scuola.

Tutto cominciò molti anni prima quando ancora andavo alle superiori, per la precisione pochi mesi prima della fine della seconda superiore.

Il giorno era cominciato come tutti gli altri ed ero in classe che aspettavo il professore, quando entrò squadrò la classe e fece un annuncio, che all'epoca non avevo la minima idea che mi avrebbe cambiato la vita in modo indissolubile, <> a quella lezione non diedi molto ascolto, ero stanca e l'unica cosa che volevo fare era dormire ma il brusio dei miei compagni mi impediva di dormire.

Appena la campanella suonò tirai fuori il mio pranzo e cominciai a mangiarlo in silenzio. Durante i due anni di superiori non mi ero fatta nessun amico, non mi interessava preferivo di gran lunga stare da sola. Non è che non ho amici, ma vanno in una scuola diversa e l'unica persona che ho come amico qui è Lucas, ma andiamo in due sezioni diverse.

Mentre stavo mangiando tranquillamente in gruppo delle “peppie “ della scuola si erano messi vicino al mio banco. Il capo del gruppo di chiama Aly, devo dire che è una bella ragazza ma antipatica come pochi.

<> disse lamentandosi una del gruppo mentre le altre annuivano <> disse convinta Aly, senza volerlo sbuffai e dissi <> Si, io conosceva già i fantomatici “the four” grazie al fatto che durante la scuola ci eravamo incontrati per vari concorsi scolatici erano ragazzi molto simpatici tranne Hiro Sauki, lui proprio non lo sopportavo mi faceva venire sempre i nervi. Io e lui eravamo sempre in competizione e lui arrivava sempre primo in tutto senza il minimo sforzo e mi sfotteva sempre perché arrivavo seconda. Aly si gira verso di me e mi fulmina con lo sguardo <> il suo tono mi fa innervosire <> Mentre lo diceva cercai di nascondere una piccola risata <> dissi freddamente ma poi mi girai verso di lei e con uno dei sorrisi più falsi del mondo disse

<> Lo ammetto, alcune volte me le vado proprio a cercare, Aly stava per rispondermi ma una voce la fermò

<> disse un ragazzo dandomi un bacio sui capelli per poi sedersi sul banco davanti a me.

Osservo sorridente la figura di Lucas è un bel ragazzo, intelligente e bravo negli sport, l'uomo perfetto ma per me è solo un amico, il mio fratello maggiore <> dico annullando la figura si Aly, che però torna alla riscossa poggiandosi su Lucas che non sembra minimamente dispiaciuto e cominciando a parlare tra di loro ignorandomi, che bella persona il mio migliore amico no? Fraternizza con il nemico.

-Due settimane dopo-

Il giorno della pubblicazione dei risultati degli esami fu una giornata molto complicata. Appena arrivata a scuola tutti erano nervosissimi, ognuno sognava di entrare alla St. Lukes non solo per conoscere i “the four” ma anche perché avrebbe portato onore alla propria famiglia e cosa più importante se ti diplomavi con bei voti avevi la possibilità di entrare in qualsiasi università del paese si voleva.

Al contrario degli altri io ero tranquilla non mi interessava entrare in quella scuola, certo mi avrebbe fatto piacere anche perché i miei amici andavano lì.

Appena il professore entrò in classe cominciò a leggere in ordine alfabetico le posizioni, io ero tra le ultime dell'appello <> Quando il professore annunciò i miei risultati in classe si alzò un vocio pazzesco che io però non calcolai.

Il professore dovette richiamare l'attenzione un paio di volte durante la lezione ma la cosa che mi dava più fastidio che tutti mi guardavano e bisbigliarono anche mentre stavo raggiungendo la classe di Lucas in corridoio cera gente che mi indicava, altri che mi vedevano e scappavano e io proprio non capivo, fin dalle elementari ero arrivata prima e seconda ormai non ci facevo più attenzione anzi mi dava fastidio stare al centro dell'attenzione.

Fortunatamente quando durante l'ora di pranzo raggiunsi Lucas riusci a calmarmi, ma l'attimo di pace finì molto preso. Aly e il suo gruppo si presentò in classe di Lucas e come sempre lei cerò l'attenzione del mio amico che però sta volta non gli diede corda, poi ad un certo punto sentimmo dai corridoi dei gridolini e gente che correva a destra a sinistra ma la mia attenzione fu rapito, quando dal l'uscio della porta della classe qualcuno non mi chiamò <> Alzai lo sguardo e capii che quelle parole venivano da una ragazza alta con lunghi capelli neri, fisico mozzafiato e pelle perfetta gli occhi erano coperti da degli occhiali da sole. Tutta la classe la guardava come imbambolata Aly era sbiancata e a Lucas colava un fil di bava, come a tutti i ragazzi infondo.

Io scollai le spalle e tornai a mangiare <> dissi con falsa freddezza, tutti tornarono a guardarmi come se avessi appena dichiarato qualcosa di inopportuno, m la ragazza con qui stavo dialogando scoppio a ridere e si tolse gli occhiali rivelando i suoi bellissimi occhi color nocciola << Sei sempre la solita prima o poi te la farò pagare. Ma ora che ci penso dal prossimo anno verrai a scuola con noi quindi avrò tutto il tempo di torturarti>> Esatto, lei era una mia amica che faceva parte dei tanto acclamati “the four” si chiamava Yuriko ed era una modella dall'età di dieci anni e fin da piccola aveva riscosso molto successo anche internazionale, sua madre era una modella mentre suo padre uno stilita tutte e due di fama internazionale. <> dissi facendo finta di essere dispiaciuta , lei per tutta risposta mise il broncio <> disse come una bambina piccola <> chiesi scocciata <> detto questo un professore chiese il permesso di entrare a Yuriko sorridendo si spostò, cavolo non avevo sentito la campana, anzi nessuno l'aveva sentita perché erano tutti intenti a sentire la nostra discussione. Velocemente mi alzai e dopo aver chiesto scusa al professore uscii dalla classe con Yuriko <> lei sorrise felice e dopo avermi salutato con un bacio sulla guancia uscì dalla scuola infilandosi nella sua macchina lussuosa che partì dopo poco. Stravolta tornai in classe anche se non ero veramente presente perché la mia testa era già volta all'anno successivo nella nuova scuola.