Era uno dei soliti pomeriggi afosi che tormentavano il povero Giappone nei mesi estivi, i nostri bladers erano a terra a corto di energie, Kai seduto di fronte al ventilatore, Takao e Max intenti a mangiare il loro terzo gelato mentre Rei e il professor Kappa sdraiati a terra sotto il rinfrescante condizionatore. La situazione continuava così da circa tre ore e Takao stava iniziando a spazientirsi, non era abituato a tutta questa calma in casa, doveva fare qualcosa, ma nulla gli veniva in mente in quel momento. Poi qualcuno lo riportò alla realtà, era Rei.

-Takao ci sono ancora i biscotti dell'altro giorno?-

-Perché non ti alzi tu?-, chiese il blu un po' seccato. Anche se aveva voglia di muoversi a destra e a sinistra come suo solito, il caldo gli imponeva di stare fermo e buono.

-Che gentile! E poi io sono lontano dalla credenza mentre tu sei a soli 50 cm di distanza.-disse il corvino con una nota d'ironia. Alla sua affermazione Takao distese un braccio in direzione della credenza per poi ritirarlo.

-Ops, il mio braccio si rifiuta di aprire lo sportello.-

-Takao muoviti a prendere quei biscotti ho fame anche io.- sentenziò Kai dall'altro lato della stanza. L'ordine da lui dato fu abbastanza per convincere il leader della squadra a prendere quei maledetti biscotti. Però aprendo la scatola si accorse che ne era rimasto solo uno, a chi avrebbe dovuto lasciare quell'ultimo biscotto? A Kai o a Rei? Si mise a ragionare, Rei in fin dei conti era buono e caro ma Kai come si sarebbe comportato sapendo che qualcun altro avrebbe preso qualcosa che desiderava?

-Ma quanto ti ci vuole per prendere un biscotto?-sbottò il bladers della fenice in tono seccato.

-Hai detto bene, uno.- disse allora il blu con un po' di timore. Il cinese e il nipponico a quell'affermazione scattarono immediatamente in piedi.

-Che sarebbe a dire uno?!- dissero poi all'unisono i due bladers. Il ragazzo con quel povero biscotto in mano si fece sempre più piccolo, rannicchiandosi nel pezzettino più stretto dell'angolo cottura, dato che molto probabilmente da un momento all'altro i suoi amici gli si sarebbero scagliati contro per ucciderlo. Tentando di difendersi mise la testa fra le gambe mentre con un braccio aveva cercato di allontanare da se quell'arma. Ad un tratto qualcuno afferrò il biscotto, Takao allora alzò la testa e come si era già immaginato, ad avere la meglio è stato Kai. Ma Rei poteva accettare il fatto che l'ultimo biscotto non sarebbe stato suo ma del suo amico? Quando mai? Mentre Kai tornava beatamente al suo posto con in bocca il suo bottino qualcuno gli ticchettò sulla spalla per farlo voltare, il nipponico non ne capì il motivo quindi si girò per vedere che cos'altro volessero i suoi compagni di squadra, colui che l'aveva chiamato era l'orientale che, approfittatosi del fatto che il suo amico si fosse voltato a guardarlo cercò di prendere il SUO AMATO BISCOTTO dalla bocca dell'altro...senza successo. Il corvino cercò di portare verso di se il cibo, non curandosi della troppa vicinanza alle labbra del suo rivale e degli sguardi increduli degli altri, il griggetto alzò un sopracciglio ma decise che quella battaglia l'avrebbe vinta lui. I due iniziarono a tirare il biscotto, finendo alla fine per spezzarlo.

-Beh ora avete risolto no?- disse Takao ridendo, con le guance un po' rosee per il comportamento dei due ragazzi. I due non dissero nulla, anzi, tornarono entrambi nelle loro postazioni non curandosi nuovamente degli sguardi altrui.

-Chi li capisce è bravo.- disse in fine Max guardando i suoi compagni di squadra con fare allegro facendoli poi ridere, e stavolta, anche se per non molto, anche la bocca di Kai accolse volentieri una risata spensierata.