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Autore: Jaredsveins    10/08/2016    4 recensioni
OS Destiel in cui Dean e Castiel guardano le stelle, e ciò li porta a voltare pagina.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ecco cosa succede quando vai in terrazza a guardare le stelle.



Shooting Stars


Stai guardando le stelle e pensi che non ci sia niente di più bello. Sei poggiato al cofano della tua amata Impala e ti godi il silenzio che quel posto ti regala. Ti trovi in una zona di campagna appena fuori città, dove puoi ammirare il cielo ricco di stelle. Hai deciso di andarle a vedere questa sera e non ne sai il motivo, non sei un sentimentale che si lascia coinvolgere da queste cose (o forse lo sei, ma non lo hai mai saputo). Sai solo che questa volta hai sentito il bisogno di farlo, di rivolgere i tuoi occhi su quella distesa di blu, puntellata da spille luccicanti. Forse lo stai facendo perché vedi cose orrende ogni giorno, a causa del tuo lavoro, e di certo non ti dispiace vedere qualcosa di bello ogni tanto. E ti rendi subito conto che guardare le stelle è decisamente bello.

Per un attimo prendi un bel respiro e ti lasci andare sul cofano, iniziando a tamburellare con le dita sulla tua pancia, quando qualcosa attira la tua attenzione: una stella cadente. Sei sicuro di averla vista: veloce e scattante, ha lasciato una scia bianca che è scomparsa quasi subito. E pensi a quel che tua madre ti diceva quando eri piccolo “esprimi un desiderio quando ne vedi una”. E tu lo fai, fissi il punto su cui è sparita quella scia magica e sussurri “desidero una vita normale, per me e Sam”. E sai che più di un desiderio, si tratta di un miracolo.

Tu e Sam avete sempre vissuto così, da quando eravate dei bambini. Quando siete venuti al mondo non potevate sapere che la vostra vita sarebbe stata rovinata da un demone dagli occhi gialli. E adesso siete qui: due cacciatori che vivono alla giornata, che mettono da parte la propria vita per salvare quella degli altri. Avete poco tempo per voi stessi, sapete di non poter avere alcun rapporto duraturo con qualcuno, e siete consapevoli di non avere tempo per una relazione. Eppure a te non dispiacerebbe avere qualcuno da amare e da cui essere amato. E proprio mentre pensi ciò, senti il solito battere d'ali che preannuncia l'arrivo di Castiel.

“Ciao, Dean.” Ti dice, e tu lo guardi subito, mettendoti di nuovo seduto sul cofano e facendoti da parte per lasciargli un po' di spazio.

“Come mai sei qui?” Gli chiedi e non sei sicuro di volerlo sapere, perché alle volte le risposte che ti da Castiel ti destabilizzano e non poco.

“Sono preoccupato per te.” Lo senti dire, e tu vorresti davvero sprofondare perché odi quelle parole..soprattutto quando è lui a dirle.

Castiel è un fottutissimo angelo, eppure lo trovi sempre lì, pronto a starti vicino quando ne hai bisogno (e anche quando pensi di non averne), e la cosa ti fa incazzare. E' un essere divino e invece è lì, su quel cofano, a dirti che si preoccupa per te. E poi ti guarda con quegli occhi in cui potresti perderti (ammesso che tu non lo abbia già fatto) e tiene le sopracciglia aggrottate, perché è questa l'espressione che fa quando non capisce qualcosa. E lui adesso non ti capisce e tu ne sei consapevole. Perché, se ti avesse capito, ti avrebbe già detto cosa non andava secondo lui. Perché Cas ha questo potere incredibile: ti capisce. Ma, nonostante ciò, ha anche un difetto: non ha peli sulla lingua. Ti dice tutto, senza preoccuparsi di metterti in imbarazzo o di essere troppo diretto. E inizialmente non era un problema (non sempre, almeno), non fino a quando non ha iniziato a essere sincero su TUTTO. Come quella volta in cui ti ha detto di essere bellissimo e tu lo hai quasi insultato, facendolo svanire nel nulla perché sei stato troppo brusco. E ti senti in colpa quando succede. Ti senti in colpa perché sai che ti fa piacere sentirti dire determinate parole..perché sai di aver bisogno che Castiel ti dica queste cose.

E te la prendi con te stesso, ti prenderesti a pugni perché ci sono cose più urgenti a cui pensare..ma non ce la fai. Quando vedi Castiel, tutto cambia forma. Tu non ti senti un cacciatore in sua presenza, bensì un comune essere umano. E non ti sta bene. No cazzo, non va bene per niente perché tu non vuoi essere considerato tale. Tu vuoi essere considerato un cacciatore, perché è l'unica cosa che sai fare bene e con cui riesci a combinare qualcosa di buono: salvare vite umane. E tu sai perché non vuoi che Cas ti veda come un comune umano, ma è qualcosa che reprimi da sempre, in quanto, se l'ammettessi a te stesso, saresti costretto ad ammettere di amare quell'angelo che ti ha stravolto l'esistenza.

“A cosa pensi?” Lo senti chiedere, mentre ti poggia la mano sulla spalla sinistra, la stessa su cui ti ha lasciato quell'impronta che quasi ogni giorno guardi e a volte rifiuti di credere che ci sia. Nessuno ti ha mai “toccato” in quel modo e sai che mai nessuno lo farà. Castiel ti ha toccato l'anima, la tua essenza, e adesso sai bene di essere legato a lui. Ma cerchi di negarlo e di ignorarlo..è tutto un enorme casino. Sai di essere un'incoerenza vivente perché vorresti esser visto come un cacciatore da lui, ma al tempo stesso vorresti essere amato come un umano, e nonostante ciò rifiuti di accettare qualsiasi tipo di dimostrazione d'affetto.

In poche parole, sei un fottuto casino, Dean Winchester.

“Si esprime un desiderio quando si vede una stella cadente.” Dice a bassa voce l'angelo, sapendo bene che non gli dirai cosa ti passa per la testa perché c'è talmente tanta merda che non sapresti da dove iniziare. Quindi ti lasci sfuggire una risata e guardi con un sopracciglio alzato il tuo amico “credi che non lo sappia? Sono usanze umane e io, fino a prova contraria, lo sono”. E così vedi Castiel irrigidirsi e storcere il naso, tacendo una volta per tutte quando abbassa lo sguardo sui suoi piedi. E tu vorresti farti del male perché, porca troia, sei proprio un coglione e sai bene che Cas non si merita risposte del genere. Ma tu sei Dean Winchester, è così che sei fatto. Ti diverti a mettere a disagio gli altri quando diventano troppo intimi. E lo fai perché lasciarti andare mostrerebbe ciò che sei davvero..e non vuoi che ciò accada.

Ed è anche stupido, perché sai che non c'è nessuno, oltre Sam, che ti conosca meglio di Castiel. Ti ha sempre osservato e continua a farlo ogni giorno. E' sempre al tuo fianco e ti ha visto piangere tutte le volte in cui ti sei lasciato andare, anche rimanendo a debita distanza e non manifestandosi accanto a te. E tu non ti sei mai girato quando lo hai sentito dietro di te, perché non volevi che ti vedesse con il volto rigato di lacrime.

E adesso, mentre guardi quel cipiglio di preoccupazione e irrequietezza nel viso dell'angelo, non puoi fare a meno di sospirare e dire “senti Cas, è un periodo un po' di merda e non mi va di parlarne”.

Così lo vedi stringere le spalle e rivolgere lo sguardo al cielo, senza dire nulla. E non sai quanto tempo passate così, in silenzio, a osservare quella distesa di diamanti che decorano il cielo. Quel silenzio che poi è interrotto dall'angelo stesso, che vedi sorridere “ho visto una stella cadente”.

E tu non rispondi e lo osservi, perché sai che dirà qualcos'altro.

“Vorrei che Dean Winchester si fidasse di me” dice infatti.

E quella arriva inaspettata, perché mai Cas dovrebbe pensare che tu non ti fidi di lui? Dannazione, metteresti la tua vita nelle mani di quell'uomo senza pensarci due volte. Quindi non puoi fare a meno di ribattere e sbottare “Io mi fido di te, Cas!”

“Allora perché non lasci che ti entri dentro?”

E se la situazione fosse diversa scoppieresti a ridere, Cas fa schifo nello scegliere le parole ma tu hai capito cosa intende dire. Per questo sospiri e distogli lo sguardo, puntandolo in un punto indefinito davanti a te. E ancora una volta non rispondi, perché sei un fottuto stronzo e codardo. Sai bene che se iniziassi a lasciarti andare sarebbe la fine per te, perché non riusciresti più a tornare indietro. Sei una persona che ama e, quando lo fai, ci metti tutto te stesso pur di farlo bene. E tu non puoi permettertelo, non con un essere come Castiel.

Lui è una creatura pura, tu sei un cacciatore. Lui è la luce, tu sei l'oscurità. E tu non vuoi avvolgere di nero la grazia di Castiel. Tutti coloro che tu abbia mai amato, alla fine sono morti, e tu non vuoi che a quell'angelo accada qualcosa di brutto. Lo vuoi proteggere da te stesso.

“E' una mia scelta essere qui e adesso.” Dice deciso l'angelo e tu stringi i pugni, perché sta mettendo a dura prova la tua resistenza. Perché vorresti dirgli che lo sai, che vorresti solo poter essere libero di amarlo senza paura che gli accada qualcosa di male a causa tua, e senza la convinzione di non meritarlo..ma non lo farai. Tu fai sempre così, Dean, neghi a te stesso tutto ciò che ti può fare stare bene.

“E guardami.” Sbotta l'angelo questa volta, ormai senza pazienza, e tu ti ritrovi con il viso tra le sue mani, mentre ti guarda quasi con rabbia. “Smetti di allontanarmi.”

“Non lo sto facendo.” Rispondi, distogliendo lo sguardo e vorresti prenderti a pugni per l'ennesima volta, perché sai di aver esagerato. E te ne accorgi quando Castiel ti lascia andare malamente e si mette in piedi, infilando le mani nelle tasche del trench. Lo hai fatto arrabbiare e questa consapevolezza ti scuote da capo a piedi, perché non vuoi che lui ce l'abbia con te..

Oh, ma perché deve essere tutto così difficile? Perché devi essere così coglione?

E mentre ti fai queste domande, vedi la figura di Castiel che inizia a svanire davanti i tuoi occhi e, rendendotene conto, urli il suo nome perché non vuoi che vada via.

“Non vuoi che me ne vada ma mi cacci.”

“Non ti ho detto di andartene.” Mormori, sapendo che ormai il tempo per nascondersi è finito. Lo senti, dentro te, che qualcosa si è appena rotto. E non sai perché stia succedendo in questo momento e non in un altro. Sai solo che Castiel adesso ti sta guardando rassegnato, mentre tiene ancora le mani in tasca.

“Lo fai ogni volta che mi respingi.” Ti dice l'angelo e guardandolo negli occhi riesci a vedere quanto tu lo abbia fatto soffrire fino ad adesso. E ti senti una merda, perché per tutto questo tempo ti sei trattenuto “per proteggerlo”, senza renderti conto che lo hai solo fatto stare peggio.

Quindi fai qualche passo verso lui e, senza dargli il tempo di dire nulla, lo tiri a te per il colletto del trench e lo baci con impeto. Lo senti ricambiare all'istante, mentre si aggrappa alla tua maglietta, stringendola nei pugni. E tu pensi “vorrei amarti senza freni” mentre lo baci, esprimendo questo desiderio muto, che a lui non dirai mai. E proprio mentre lo fai, non ti rendi conto della stella cadente che passa proprio sopra le vostre teste.




NOTE: Hola!
Bene, se siete arrivati fin qui vi ringrazio. Dovete sapere, per chi non ne fosse al corrente, che io ero e ripeto ERO in pausa. Se non fosse che sono andata a guardare le stelle cadenti ed è uscita fuori questa OS che spero voi abbiate gradito.
Fatemi sapere cosa ve ne pare!
-Feffe

Ps. Chiedo scusa alle autrici delle storie che seguo se non ho recensito gli ultimi capitoli che ho pubblicato, ma per ora al pc ci posso stare poco e niente e recensire dal cellulare è diventato un casino (è impallatissimo e lo odio). Mi farò viva al prossimo aggiornamento, ve lo giuro..non vi ho abbandonate!

  
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